Alla ricerca della Libertà – Tappa romagnola

Due giorni tra le montagne dell’Appennino romagnolo, nei pressi del Parco delle Foreste Casentinesi. Due giorni per scoprire che si può fare e per capire come farlo. Siamo andati a conoscere il progetto di Francesco Rosso e della Fattoria dell’Autosufficienza, e poi Lucilla e Hubert, e la loro esperienza in Remedia.

Abbiamo toccato con mano due realtà che hanno fatto dell’autosufficienza il loro faro e che da anni lavorano in questa direzione:

indipendenza alimentare, energetica, idrica, ma anche sovranità individuale e crescita spirituale.

Una comunità che ha deciso di smettere di delegare e si è presa la responsabilità della propria vita, dei propri figli, della loro educazione, della salute delle persone che vi vivono e dei legami che si instaurano in quel territorio. Un territorio da decenni abbandonato che negli ultimi anni ha ripreso Vita e oggi sta prosperando in armonia ed equilibrio.

Guarda il video con la storia della Fattoria dell’Autosufficienza.

Nel dettaglio, in questo luogo, si può apprendere:

  1. Autosufficienza alimentare. Come coltivare il proprio cibo in maniera autonoma, senza combustibili fossili e senza alcun utilizzo di concimi chimici, pesticidi o altro che non possa essere riprodotto naturalmente nel luogo.

Già adesso la colazione e i pasti sono 100% biologici, vegetariani e con prodotti principalmente provenienti dall’azienda agricola stessa o da altre aziende locali.

  1. Autosufficienza energetica. Come essere indipendenti dalla rete nazionale grazie alla produzione di energia tramite il sole, l’acqua, il vento e la legna.

Qui il 100% dell’energia usata è proviene da fonti rinnovabili. Tutte le luci sono a led per favorire il risparmio energetico e i rifiuti sono attentamente differenziati. L’acqua calda dei sanitari è fornita dai pannelli solari d’estate e dalla caldaia a legna d’inverno. Il riscaldamento della struttura è affidato al sistema micro capillare a parete alimentato sempre dalla caldaia a legna. Tutta la struttura ha anche un sistema di ricircolo dell’aria con scambio di calore e pareti e tetto sono isolati rispettivamente con calce-canapa e fibra di legno.

  1. Bioedilizia. Come costruire in maniera intelligente e naturale riducendo al minimo il consumo energetico,  l’impatto ambientale ed offrendo ospitalità in strutture sane e confortevoli.

La struttura terminata di restaurare nel 2017 è stata realizzata con materiali naturali come il sasso del posto, la calce-canapa, legno e terra. L’arredamento ecologico e naturale presenta forme organiche che rendono la struttura calda ed accogliente.

  1. Autosufficienza idrica. Le acque piovane raccolte dal tetto vengono totalmente recuperate per l’irrigazione. Sono stati costruiti tre biolaghi. In uno di questi tramite fitodepurazione avviene la pulizia delle acque nere, anch’esse recuperate.
  2. Formazione ecologica ed olistica. Come rendere sostenibile un insediamento umano, dalla piccola casa ad un itera città, grazie alla permacultura, le transition town, la decrescita felice, l’agricoltura naturale, l’agricoltura sinergica, le tecniche di costruzione in biodilizia, l’autosufficienza energetica, le tecniche olistiche, la cucina naturale…

Durante tutto l’anno sono organizzate giornate aperte, corsi intensivi, seminari, eventi che affrontano le tematiche dell’autosufficienza, della permacultura, della salute e alimentazione naturale, autocostruzione, yoga, meditazione, sciamanesimo, sopravvivenza in natura e tanto altro che si tengono solitamente nella sala ottagonale realizzate con balle di paglia e terra cruda.

  1. Sovranità individuale e spiritualità. Come prendersi cura della propria persona e del proprio ben-essere, smettendo di delegare e prendendosi le proprie responsabilità.
  2. Fare Comunità. La fattoria ha come obiettivo di diventare un centro autosufficiente dal punto di vista energetico ed alimentare, ma anche di essere la realizzazione pratica a livello sociale, personale, mentale e spirituale che vivere in un mondo di persone consapevoli e in salute non solo è possibile ma è anche concretamente realizzabile.

Gli eventi che hanno contraddistinto gli ultimi anni hanno già spinto diverse famiglie a risiedere in maniera permanente alla Fattoria, sopratutto nella zona dell’agricampeggio. Con largo anticipo sulle previsioni, si è formata così una variegata e armoniosa comunità, che si sta sempre più espandendo anche nei territori limitrofi con cui la collaborazione, l’incontro e lo scambio sono sempre più intensi e proficui.

In questi luoghi è anche possibile toccare con mano quella sovranità individuale che tanto auspichiamo, come autodeterminazione e riconoscimento della capacità di scelta dell’individuo, nella sua piena libertà e consapevolezza. Solo attraverso un rapporto armonico con noi stessi, il nostro corpo, l’ecosistema che ci ospita, questo può essere possibile. E Remedia ne è esempio tangibile e insegnamento prezioso.

Remedia è un progetto, che mira a testimoniare e diffondere con semplicità l’incontro e il contatto amorevole ed equilibrato con la Terra e le sue creature. Oltre 300 specie di piante aromatiche, officinali, alberi e arbusti vengono curati, studiati e coltivati con i principi dell’agricoltura biologica e bioenergetica, le cui parti vengono raccolte a mano negli orari balsamici e trasformate con metodi semplici e naturali, che mantengono inalterate le proprietà della pianta. Un luogo incontaminato e pieno di energia accoglie questi piccoli e grandi gesti, scanditi dalle stagioni, dai ritmi e dall’abbondanza della natura.

“Cerchiamo e cercheremo sempre di liberare le persone dalle regole e dai vizi della società contemporanea, di donare consapevolezza e libertà ai consumatori inconsapevoli e consumati, vittime delle strategie di mercato delle grandi aziende. Educhiamo e invitiamo le persone a fidarsi delle piante…questo è il nostro più grande sogno, nonché la missione che Madre Natura ci ha affidato. Perché in Natura abbiamo tutto ciò che ci serve, dobbiamo solo cercarlo e sicuramente nel verde troveremo la risposta: la bellezza e la salute possono essere curate con metodi semplici e naturali. La guarigione non è porre rimedio a un problema ma intraprendere un percorso di comprensione, apertura e trasformazione nell’amore, nel rispetto e nella fiducia per Madre Terra”.

Questo è il loro sogno e la loro lezione. Se volete contattarli, trovate tutte le informaizoni QUI.

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