Voto sul Green Pass: dichiarazione di Sara Cunial (VIDEO, TESTO E FONTI)

La dichiarazione di voto di Sara Cunial oggi alla Camera dei deputati, in occasione della conversione in legge del decreto 6 agosto 2021, n. 111, recante “Green Pass Scuola e Trasporti: misure urgenti per l’esercizio in sicurezza delle attività scolastiche, universitarie, sociali e in materia di trasporti”. A seguito della dichiarazione, come da diritto di ogni parlamentare, è stato richiesto di inserire nel resoconto stenografico il testo del discorso corredato da tutte le fonti, così che quanto detto possa rimanere agli atti. Il presidente Mandelli si è rifiutato di ottemperare alla richiesta e mettere il testo nello stenografico.

GUARDA LA DICHIARAZIONE DI VOTO DI SARA CUNIAL

Riporto una testimonianza da parte di un gruppo di universitari, uno delle centinaia che riceviamo ogni giorno.

“L’istruzione ci ha fornito gli strumenti per essere cittadini attivi, dotati di pensiero critico e capaci di intervenire consapevolmente nella società in cui viviamo.

Ci insegnano a porci delle domande e mettere in discussione quello che percepiamo, ad analizzarlo con consapevolezza storica e sviscerarlo con tutti i potenti mezzi di informazione che ad oggi abbiamo a disposizione.

Le università sono istituzioni che hanno il dovere di garantire e accogliere il dibattito e il confronto, assicurando l’effettiva uguaglianza fra tutti gli studenti. Eppure, questi decreti legge promuovono una grave discriminazione e disuguaglianza all’interno del corpo studentesco, del personale universitario ed indiscutibilmente all’interno della cittadinanza tutta.

Lo svolgimento delle nostre naturali, umane attività viene oggi subordinato al possesso ed esibizione di un lasciapassare sanitario, nonostante la nostra libertà di scelta di sottoporci ad un trattamento sanitario, inclusa la vaccinazione, sia garantita dalla nostra Costituzione, baluardo della democrazia, che tutela il rispetto della dignità della persona umana e i principi democratici tutti. Non vi è nulla di dignitoso nell’essere pubblicamente esclusi dalla scuola, dai propri amici e famigliari, da cinema, musei, teatri, palestre e persino dal proprio lavoro, con la seguente brutale sospensione dello stipendio.

Oltre ad essere umanamente inaccettabile, le iniziative legislative del Governo risultano anche in chiara contraddizione con le normative nazionali ed europee.

I Regolamenti Europei 953/2021 e 954/2021 sanciscono il dovere degli stati membri di evitare qualsivoglia discriminazione (parola orgogliosamente usata anche dal Min Orlando), diretta o indiretta, nei confronti di chi ha scelto di non sottoporsi alla vaccinazione, nonché l’impegno degli stessi ad informare la popolazione riguardo alla non obbligatorietà del trattamento.

Nel nostro Paese stiamo tuttavia assistendo all’imposizione di un pensiero unilaterale: autorità, politici, giornali, televisione, celebrità e la Chiesa si assumono la pubblica responsabilità di promuovere un farmaco sperimentale, garantendone un’indiscussa efficacia ma omettendo dalla narrativa ufficiale i rischi e gli ancora sconosciuti effetti a medio e lungo termine.

La scienza dovrebbe convincere, non obbligare: a noi invece non è stato lasciato il beneficio del dubbio, bensì siamo stati posti di fronte ad un ricatto: o ci vacciniamo o sottoponiamo a frequenti test invasivi, o vedremo i nostri diritti alla libertà individuale, all’autodeterminazione, a un’esistenza dignitosa, alla libera circolazione, allo studio, al lavoro, allo sport e all’eguaglianza sottrattici a favore di una parte di popolazione apparentemente più meritevole. 

Toglierci diritti e libertà senza aver commesso alcun reato non è umanamente, eticamente, scientificamente e democraticamente giustificabile: è una scelta arbitraria e un atto di potere. Il green pass non è stato accettato dagli italiani, come afferma il Presidente del Consiglio: è stato l’unico liberticida strumento, per alcuni, di intravedere un barlume di normalità, ma come può un lasciapassare far intravedere un barlume di normalità?

Come è possibile che voi uomini di legge che dovreste essere in quest’ aula per tutelare i diritti di TUTTI e ripeto TUTTI, anche di voi stessi e delle vostre famiglie e che dovreste avere a cuore il bene del nostro paese, ignoriate come venga minata la libertà del singolo individuo e la mole di trattati e leggi alla base della nostra storia democratica che viene infranta con questi decreti legge che parallelamente crea una spaccatura nella società e nella convivialità delle persone, un muro invisibile ma marmoreo e quasi impossibile da abbattere.

Sappiate che noi siamo disposti a morire per smantellarlo e ricreare una realtà libera da ricatti sanitari e monetari, dove regnerà il rispetto reciproco, l’inclusione e soprattutto un senso di comunità che da quasi due anni a questa parte è stato smarrito.

Da studenti ci ricordiamo bene le lezioni svolte in occasione della giornata della memoria, del giorno della liberazione e ricordiamo che nel 1938 molti studenti italiani con la sola colpa di avere una fede diversa da quella della massa sono stati espulsi dalle scuole italiane, dai propri luoghi di lavoro, dalle biblioteche e da tutti quei luoghi di interesse che ora nel 2021 sono nuovamente sbarrati a noi cittadini che abbiamo scelto precauzioni e terapie sanitarie diverse da quelle imposte dai governanti.

Questo è inaccettabile, tanti giovani hanno deciso di vaccinarsi per paura, non per paura di morire, come ha avuto il coraggio di dire il presidente Draghi, ma per paura di non poter più entrare in discoteca, di non poter più andare a fare aperitivo nel loro locale preferito. Qui allora sorge una domanda: è davvero questo il popolo che volete? Un popolo che vi è suddito per terrore e che per un briciolo di libertà è disposto a farsi inoculare un liquido di cui non conosce il contenuto, firmando un consenso informato con cui sia le case farmaceutiche produttrici sia voi governanti, vi sollevate da ogni responsabilità concernente gli effetti del farmaco, attribuendo a noi soli la responsabilità di un trattamento sperimentale.

Siamo in milioni tra medici, infermieri, OSS, insegnanti, studenti, sportivi e lavoratori di ogni campo a non essere disposti a sottostare al vostro ricatto: la nostra mezza libertà, solo se ci iniettiamo il vostro siero. Sappiate che cosi avrete sì, un popolo sottomesso e terrorizzato… ma chi dopo la terza, chi dopo la quarta e chi dopo la quinta dose si chiederà quando tutto questo avrà una fine, in quel momento, vi accorgerete che la maggior parte di quelli che chiamavate sudditi, sarete costretti a chiamarli sovversivi”.

Consegno il testo con le fonti per il resoconto stenografico così che possano rimanere agli atti.​

Riporto il caso di Maddie De Garay una ragazzina di 12 anni dell’Ohio finita in gravi condizioni dopo aver ricevuto la seconda dose del vaccino Pfizer, lo scorso 20 gennaio, come volontaria nell’ambito della sperimentazione per la sua fascia d’età. Appena dopo l’iniezione la ragazza è rimasta completamente paralizzata e ora deve essere alimentata artificialmente.

https://ilsimplicissimus2.com/2021/09/21/la-medicina-dei-bari/amp/

Le reazioni avverse della ragazza sono classificate ufficialmente dalla Pfizer ancora oggi come “dolore addominale” senza ulteriori aggiunte o specificazioni. 

Il dottor Steve Kirsch che ha tirato fuori il caso De Garay, ha evidenziato pure che nella sperimentazione clinica di Pfizer risultano morte più persone nel gruppo vaccinato che nel gruppo di controllo. come è possibile vedere nella tabella, mostrata in diretta e sulla quale nessuno ha avuto nulla da dire.

Slide proiettata nel corso del 167° meeting (VRBPAC) alla FDA il 17 settembre scorso.

Con Pfizer a 6 mesi i deceduti per effetti avversi in USA, segnalati dal sistema di sorveglianza VAERS, sono il doppio dei salvati 2:1.

https://fda.yorkcast.com/webcast/Play/502a2c9649c84b06972d9f93d36094d61d

Un risultato del genere è ovviamente scomodo per una sperimentazione clinica il cui scopo è quello di testare un vaccino che dovrebbe proteggere dalla morte.

Il 6 agosto scorso il CDC, l’autorevole organo per il controllo e la prevenzione delle malattie statunitense, ha pubblicato i risultati del monitoraggio sulle salute di 129.059 adolescenti 12/17 anni nei 7 giorni seguenti alla vaccinazione Covid, in particolare nella tabella 3 sono riportate le percentuali  dei tipi di eventi avversi (EA) che si sono verificati.

https://www.cdc.gov/mmwr/volumes/70/wr/mm7031e1.htm#T3_down

Si tratta dei dati cumulativi delle 2 dosi e, ribadisco, si tratta dei soli eventi avversi rilevati entro i primi 7 giorni, perché poco o nulla si sa su quelli a media-lunga scadenza. 

Può essere interessante capire quindi cosa accadrebbe nel nostro paese se vaccinassimo tutti i giovani fra 12 e 17 anni. 

La popolazione italiana fra 12 e 17 anni conta attualmente 3.414.410 individui e, se tutti venissero vaccinati, proiettando le statistiche emerse dai dati USA sopra riportati, nella settimana successiva la vaccinazione avremmo:

  • 935 ragazzi ricoverati in ospedale con problemi di salute seri, anche a rischio morte (circa 1 ogni 2000)
  • 244 ragazzi che necessiteranno di una visita in pronto soccorso (3 ogni 1000)
  • 930 ragazzi che necessiteranno di una visita in ambulatorio (4,6 ogni 1000)
  • 103 ragazzi che necessiteranno cure mediche (12 ogni 1000)
  • 871 ragazzi che non saranno in grado di frequentare la scuola o lavorare (10 ogni 100)
  • 121.112 ragazzi che saranno incapaci di svolgere le normali attività quotidiane per almeno 1 giorno (circa 33 ogni 100)

Vale davvero la pena vaccinare massivamente in questa fascia di età, visto che secondo i dati dell’ISS, il tasso di ricoveri settimanale per COVID di ragazzi sotto i 17 anni è di 10-20 casi per milione di ragazzi? 

https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/bollettino/Bollettino-sorveglianza-integrata-COVID-19_1-settembre-2021.pdf 

Vorrei chiedere alla presidenza qui in aula: siamo certi che Il Presidente della Repubblica abbia letto l’ultimo decreto uscito dal consiglio dei ministri del Super GP obbligatorio per i lavoratori perché è chiaro che un Garante della Costituzione non possa che essere stato a sua volta costretto e ricattato, mettendosi nei panni dei suoi cittadini, a firmare una simile ignobile nefandezza, capace di cancellare i nostri diritti e rovesciare le sovranità, compresa quella della presente Camera, supina ad un Governo dittatoriale al soldo delle Lobby finanziarie e delle famiglie dei festini di Davos e Bilderberg. Almeno spero che il Presidente sia distratto dal Processo Trattativa Stato-mafia in Corte d’Assise d’Appello, dove si dovrebbe confermare la condanna per apparati deviati del nostro Stato che hanno aperto (e mai chiuso) il dialogo con Cosa Nostra, rafforzandone il potere a suon di stragi. Dietro quelle stragi, e ben prima a partire dall’attentato Moro, è stata riscritta la storia della nostra Repubblica, è stata annientata la nostra Costituzione e la nostra democrazia.

La Dia ci conferma le infiltrazioni mafiose nella gestione emergenza, forte anche del ricatto del payback con cui le multinazionali farmaceutiche pagano il bilancio della sanità regionale.

Ci ricordiamo allora le parole testimonianza di Totò Rina: “Io non cercavo nessuno, erano loro che cercavano me”.