STOP CONSUMO DI SUOLO! STOP CEMENTIFICAZIONE!

In una Regione ai vertici per cementificazione e consumo di suolo, dove già oggi la crisi idrica si sta facendo sentire come non mai e le temperature stanno raggiungendo livelli folli, l’ennesimo spazio di verde, uno degli ultimi, sta per essere sacrificato sull’altare delle lobby del cemento.

Una nuova area produttiva/immobiliare, è appena stata progettata a pochi passi dal casello ovest della Pedemontana, in pieno quartiere San Lazzaro, a Bassano del Grappa. Qui, tra la Spv e via Cartigliana, dove oggi trovano spazio queste distese di campi e alberi, un domani non troppo lontano saranno edificati nuovi immobili. È l’ipotesi emersa a seguito dell’assegnazione da parte del tribunale di Vicenza di questo lotto agricolo di 16 ettari, per lo più, ad oggi, dedicato alla coltivazione di grano

La Superautostrada Perennemente Vuota sarà così il grimaldello della speculazione immobiliare per aumentare l’edilizia diffusa, indifferenziata e priva di controllo urbanistico, unico modo per remunerare l’investimento di questa inutile infrastruttura, perennemente inutilizzata. A scapito, ancora una volta, di tutti i cittadini e della nostra Terra.

Il Veneto è, infatti, la seconda regione d’Italia per consumo suolo e tra le prime più cementificate d’Italia. Non c’è più verde! Non c’è più ossigeno! Con 217.744 ettari sottratti alla campagna, la Regione viene subito dopo la Lombardia e prima della Campania. Nel giro di un anno, dal 2019 al 2020, altri 682 ettari sono stati sacrificati al cemento.

Ma poco importa. Alla faccia di questi numeri e delle loro tragiche conseguenze il Tribunale di Vicenza, così come la giunta di Bassano, hanno decretato da che parte stare: quella delle lobby del cemento e di un’economia predatoria e fallimentare che da decenni sta violentando la nostra Regione.

In un momento in cui la vera emergenza sarebbe quella di recuperare la nostra sovranità alimentare, soprattutto a fronte della narrazione speculativa della crisi alimentare ucraina e della crisi idrica e climatica tanto conclamata, preservare e recuperare la capacità agricola di un territorio sarebbe cosa logica, urgente e saggia.

Siamo però purtroppo guidati da gente che tutto ha a cuore fuorché le sorti dei suoi concittadini. I noti esponenti della galassia sovranista locale, guidati da interessi notoriamente collusi anche ad alti e più sporchi livelli, sono responsabili delle norme regionali che consentono questo scempio.

Dall’altra parte un gruppo di coraggiosi cittadini liberi, da anni in lotta per il Bene Comune, contro una giunta e uno Stato che non solo non li rappresenta ma li osteggia costantemente. A loro va tutto il nostro supporto.