INIEZIONI CONTRO COVID – UNA FINESTRA SUL MONDO

Raccolta senza filtri di notizie che ci raccontano problematiche, reazioni avverse e controversie mediche legate alla iniezione contro Covid.

STUDI E RELAZIONI SUGLI EFFETTI AVVERSI

Riattivazione del virus dell’ epatite C dopo l’iniezione anti-covid-19 – Relazione su un caso Una donna olandese di 82 anni, ospite di una casa di riposo, affetta da morbo di Alzheimer e che aveva avuto l’epatite C in passato, si è ammalata di nuovo tre giorni dopo la prima dose dell’ iniezione anti-covid, nel febbraio 2021, e altri venti giorni dopo è morta. 

Rapporto sulle miocarditi post-iniezione anti-covid  Il rapporto, basato sui dati del VAERS aggiornati al 2 settembre 2021, confronta anche il numero di miocarditi sviluppate in seguito ad altre vaccinazioni con quelle sviluppate dopo l’iniezione anti-covid. Queste ultime sono molto più numerose. Si conferma anche la prevalenza della malattia nei giovani di sesso maschile.

Risultato dell’autopsia su di un giovane di 22 anni in Corea morto di miocardite post-iniezione Il giovane aveva cominciato a soffrire di dolore al torace 5 giorni dopo la somministrazione della prima dose ed è morto sette ore dopo. L’esame istologico ha rilevato una miocardite atriale isolata, con prevalenza di neutrofili e istiociti. Sono state osservate anche necrosi negli atrii e nei ventricoli senza evidenze di microtrombosi o di infezioni. La miocardite, associata all’infezione, è risultata essere la causa della morte.

Israele: studio sui casi di miocardite post-iniezione  Uno studio israeliano ha calcolato l’incidenza dei casi di miocardite dopo l’iniezione anti-covid. I casi registrati sono stati 304, per 21 dei quali è stato possibile diagnosticare altre cause. Il numero è sceso così a 283 su 5,442,696 persone che avevano ricevuto la prima dose e 5,125,635 che avevano ricevuto due dosi. Si è tenuto conto solo delle persone che avevano sviluppato la malattia tre settimane dopo la prima dose o un mese dopo la seconda. Nonostante il numero basso, tuttavia, si è rilevato un aumento dei casi nella popolazione rispetto a prima dell’iniezione, in particolare nei giovani di sesso maschile. 

Studio su tre casi di miocardite post-iniezione  Tre uomini, di 25, 28 e 36 anni, hanno presentato dolori al torace pochi giorni (rispettivamente quattro, tre e due) dopo aver ricevuto la seconda dose dell’iniezione anti-covid. A tutti e tre è stata diagnosticata una miocardite.

Studi di casi di effetti avversi, anche fatali, in seguito alle iniezioni anti-covid Thread che riporta una serie di casi. Tra gli effetti avversi: miocardite, neuropatia ottica ischemica, mielite trasversa, miocardite atriale (fatale), neuromielite ottica, trombosi longitudinale superiore (fatale), morte cerebrale. I pazienti hanno dai 18 ai 66 anni. 

Studio sulla trombosi con sindrome trombocitopenica (TTS) post iniezione anti-Covid  E’ il primo studio analitico quantitativo dei casi, sospettati o confermati, di questa malattia riportati nella letteratura medica. Le donne tra i 18 e i 59 anni che hanno ricevuto l’iniezione AstraZeneca sono le più colpite, ma anche le iniezioni a mRNA possono provocare questa malattia.  “I clinici dovrebbero mantenere un alto grado di sospetto quando individui vaccinati da poco si presentano con mal di testa o altri sintomi che suggeriscono una trombosi.”

Studio sulla trombocitopenia indotta dall’iniezione a vettore virale L’autoimmunità suscitata dalla risposta chemochinica alle iniezioni a vettore virale può essere alla radice della trombocitopenia trombotica immune indotta dall’iniezione: un’ ipotesi.

Dati OMS sulle reazioni avverse alle iniezioni anti-Covid  L’ OMS ha un database per le reazioni avverse ai farmaci chiamato VigiAccessTM. Ho cercato lì le reazioni avverse alle iniezioni anti-Covid-19 e ho trovato questo: un totale di 2,183,912…reazioni avverse alle varie iniezioni sperimentali contro il Covid. Noterete che si verificano in tutto l’organismo.

Il CDC ha manipolato i dati sulle iniezioni nelle donne incinte, ma 4 su 5 hanno avuto un aborto spontaneo La manipolazione è avvenuta perché si è sorvolato sul fatto che 700 delle 827 donne che hanno partecipato allo studio sono state “vaccinate” negli ultimi tre mesi di gravidanza, quando si può verificare più facilmente una nascita prematura che un aborto, ma sulle 127 donne “vaccinate” nel primo o secondo trimestre di gravidanza, 104 hanno perso il loro bambino.

USA: imponente aumento delle morti anomale dall’inizio delle iniezioni anti-Covid I dati ufficiali del CDC mostrano un aumento paurosamente alto delle morti dovute a cause sconosciute (malattie senza una diagnosi specifica, sintomi di cui non si capisce la causa, ecc…) da quando sono iniziate le iniezioni anti-Covid. Morti di questo tipo erano più di 1000 alla settimana nel 2020, ma dalla fine di marzo-inizio di aprile di quest’anno sono aumentate, fino a raddoppiare a metà aprile e arrivando a 7000 a metà settembre. Questo vuol dire un aumento del 600%. 

Uno studio israeliano su un focolaio in un ospedale smentisce l’efficacia delle iniezioni anti-covid Lo studio trova che le iniezioni non funzionano dopo che un paziente “vaccinato” ha fatto esplodere un’epidemia in un ospedale tra persone completamente “vaccinate”, lasciandone molte in gravi condizioni mentre i non “vaccinati” stavano bene. Un documento pubblicato il 30 settembre su Eurosurveillance solleva domande sulla legittimità dell’ “immunità di gregge generata dal vaccino”.

Aumento delle morti di giovanissimi in Inghilterra e Galles Secondo I dati dell’ ONS (Office for National Statistics), nel periodo dal 1 maggio al 17 settembre 2021 si è visto un eccesso di morti, soprattutto nei ragazzi (maschi) nella fascia d’età tra i 15 e i 19 anni. A seconda delle linee di riferimento, quest’eccesso è del16% o del 47% rispetto alla norma. La data dell’inizio di quest’aumento di morti coincide con l’inizio delle somministrazioni delle iniezioni anti-covid ai giovanissimi.

Aggiornamento al 26 settembre del rapporto tra richiami e morti in Israele Se si esaminano i dati sulle morti nel lasso di due settimane dai richiami, si scopre che c’è una relazione molto stretta tra i richiami e l’aumento dei decessi, confermata anche dal rapporto tra nuove iniezioni e morti per milione di abitanti. 

Studio sulla necessità di indagini autoptiche accurate per determinare le cause delle morti post-iniezione I risultati dello studio dimostrano la necessità di indagini su tutte le morti che seguono l’iniezione  anti-covid. Per accertare la correlazione tra l’iniezione e la morte, tuttavia, queste indagini devono essere ad ampio spettro, includendo non solo gli esami istopatologici, ma anche quelli neuropatologici e diagnosi di laboratorio, compresi i test sulle piastrine.

Michael Yeadon: la fertilità e l’iniezione. Da Planet Lockdown In questo frammento del documentario Michael Yeadon affronta i possibili effetti che le iniezioni anti-covid potrebbero avere sulla fertilità femminile. Nell’autunno del 2020 fu co-autore di una lettera all’autorità regolatoria europea sottolineando queste preoccupazioni, ma fu ignorato.

Gran Bretagna: i rapporti del governo suggeriscono che i “vaccinati” svilupperanno l’AIDS entro la fine dell’anno INDAGINE –  L’ultimo rapporto di Public Health England e dell’ UK Health Security Agency sulla vaccinovigilanza mostra che i “vaccinati” tra i 40 e i 79 anni hanno perso il 50% della loro capacità di difesa immunitaria, e ne stanno perdendo un 5% in più ogni settimana. Le proiezioni suggeriscono che entro la fine dell’anno le persone in questa fascia d’età non avranno più nessuna difesa contro i virus, e nel peggiore dei casi svilupperanno l’AIDS, mentre i trentenni perderanno la parte del loro sistema immunitario capace di difendersi dal covid entro le prossime 13 settimane. 

New York: assistente medico rivela che i ricoveri in ospedale sono al 90% di “vaccinati” La dottoressa Deborah Conrad ha raccontato che il suo ospedale, l’United Memorial Medical Center, traccia i pazienti ricoverati e il loro stato vaccinale, e mentre nella sua comunità meno del 50% è vaccinato, la percentuale tra i ricoverati sale al 90%. Ha segnalato la cosa al CDC e all’FDA, ma è stata ignorata.

La Svezia sospende l’iniezione Moderna a tempo indeterminato La decisione è dovuta alle gravi miocarditi e pericarditi sviluppate da uomini giovani. In un primo momento era stata fissata una scadenza al 1 dicembre, ma poi le autorità sanitarie hanno deciso la sospensione a tempo indeterminato. Decisioni simili sono state prese in Finlandia, Islanda e Danimarca, mentre la Norvegia ha incoraggiato gli uomini giovani a non fare quest’iniezione, ma non l’ha vietata.

Studio sulla contagiosità dei “vaccinati”  Le persone completamente “vaccinate” con infezioni repentine hanno una carica virale simile a chi non è “vaccinato” e possono trasmettere tranquillamente l’infezione nei contesti familiari, anche a contatti completamente “vaccinati”. 

19.916 “disturbi oculari”, inclusa la cecità a seguito del siero sperimentale COVID-19, segnalati in Europa. Più di 10.000 segnalazioni di disturbi agli occhi dopo i colpi di COVID nel solo Regno Unito. Centinaia di casi di cecità sono tra le 19.916 segnalazioni di “disturbi oculari” all’agenzia europea di monitoraggio dei farmaci dell’Organizzazione mondiale della sanità a seguito dell’iniezione di vaccini sperimentali COVID-19. I quasi 20.000 disturbi oculari segnalati a VigiBase, un database per l’OMS gestito dal Centro di monitoraggio di Uppsala (UMC) a Uppsalla, in Svezia, includono: Dolore agli occhi (4616), visione offuscata (3839), fotofobia o intolleranza alla luce (1808), compromissione della vista (1625), gonfiore agli occhi (1162), iperemia oculare o occhi rossi (788), irritazione agli occhi (768), prurito agli occhi o prurito oculare (731), lacrimazione o aumento della lacrimazione (653), visione doppia o diplopia (559), affaticamento oculare o astenopia (459), occhio secco (400), gonfiore intorno all’occhio o gonfiore periorbitale. I disturbi oculari non sono stati segnalati negli studi clinici per i vaccini a cui è stata concessa l’autorizzazione all’uso di emergenza (EUA). Più di 100.000 donne in gravidanza hanno riferito di aver ricevuto una vaccinazione contro il Covid-19 e tuttavia solo una piccola frazione (4,7%) si è iscritta al registro delle gravidanze v-safe. Questa situazione sottolinea l’urgente necessità non solo di includere le donne in gravidanza nelle sperimentazioni cliniche, ma anche di investire nei sistemi di sorveglianza sanitaria pubblica per la gravidanza, coinvolgendo un numero molto maggiore di donne. Per prepararsi alla prossima pandemia e migliorare i risultati sanitari per le donne in gravidanza più in generale, è tempo di investire nella sorveglianza e nella ricerca sulla salute materna.

I problemi riproduttivi sia negli uomini che nelle donne stanno aumentando ad un ritmo allarmante.  L’intero spettro dei problemi riproduttivi nei maschi sta aumentando di circa l’1% all’anno nei paesi occidentali. Questo “effetto dell’1%” include i tassi di diminuzione del numero di spermatozoi, la diminuzione dei livelli di testosterone e l’aumento dei tassi di cancro ai testicoli , nonché un aumento della prevalenza della disfunzione erettile . Dal lato femminile dell’equazione, anche i tassi di aborto spontaneo stanno aumentando di circa l’1% all’anno negli Stati Uniti, così come il tasso di maternità surrogata gestazionale. Nel frattempo, il tasso di fertilità totale in tutto il mondo è diminuito di quasi l’1% all’anno dal 1960 al 2018. Se si considera che il numero di spermatozoi è diminuito del 50% in soli 40 anni, come ha mostrato la meta-analisi di Shanna pubblicata in un numero del 2017 della rivista Human Reproduction Update, è difficile negare o scartare quanto sia allarmante. Quindi, continuiamo a chiederci: dov’è l’indignazione su questo problema? Il calo annuale dell’1% della salute riproduttiva è più veloce del tasso di riscaldamento globale (per fortuna!) – eppure le persone sono infuriate per il riscaldamento globale (giustamente) ma non per questi effetti sulla salute riproduttiva. La verità è che questi effetti sulla salute riproduttiva sono interconnessi e sono in gran parte guidati da una causa comune: la presenza di sostanze chimiche che alterano gli ormoni (ovvero sostanze chimiche che alterano il sistema endocrino o EDC) nel nostro mondo. Queste sostanze chimiche sono diventate onnipresenti nella vita moderna. Si trovano in bottiglie d’acqua e imballaggi per alimenti, dispositivi elettronici, prodotti per la cura personale, prodotti per la pulizia e molti altri articoli che usiamo regolarmente. E hanno iniziato a essere prodotti in numero crescente dopo il 1950, quando il numero di spermatozoi e la fertilità hanno iniziato il loro declino.

Infarto miocardico acuto con sopra slivellamento del tratto ST secondario a trombosi immunitaria indotta da vaccino con trombocitopenia (VITT). Un uomo di 40 anni senza storia cardiaca ha presentato dolore toracico centrale 8 giorni dopo aver ricevuto il vaccino ChAdOx1 nCov-19 contro COVID-19. Gli esami del sangue iniziali hanno dimostrato una trombocitopenia (24×10 9 μg/L) e un d-dimero aumentato (>110.000 μg/L), ed è stato urgentemente trasferito al nostro centro di riferimento terziario per sospetta trombocitopenia e trombosi immunitaria indotta da vaccino (VITT). Un’occlusione della sua arteria coronaria discendente anteriore sinistra è stata osservata all’angiografia coronarica TC. Il suo anticorpo contro il fattore piastrinico-4 (PF-4) è tornato fortemente positivo. I tentativi di ridurre la pandemia di SARS-CoV2 hanno portato allo sviluppo di diverse vaccinazioni contro il COVID-19. Uno di questi vaccini è il vaccino vettoriale adenovirale ChAdOx1 nCoV-19 contro COVID-19 prodotto da AstraZeneca. È stato ampiamente somministrato in tutto il Regno Unito, con il suo uso recentemente limitato a persone di età superiore ai 40 anni a causa di problemi di sicurezza. È stato collegato a complicazioni rare ma potenzialmente fatali. Il più preoccupante di questi è la trombocitopenia e la trombosi immunitarie indotte dal vaccino (VITT). La VITT è una rara sindrome di trombosi e trombocitopenia immuno-guidata che sembra mimare la trombocitopenia e la trombosi immunitaria indotte dall’eparina (HITT). Colpisce pazienti di tutte le età e di entrambi i sessi senza apparenti fattori di rischio predisponenti. La VITT si presenta più comunemente dopo 5–28 giorni dalla vaccinazione ed è caratterizzata da trombocitopenia, trombosi, aumento del d-dimero e presenza di anticorpi contro il fattore 4 delle piastrine. Indichiamo un ennesimo caso di un uomo di 40 anni senza storia cardiaca che si è presentato con trombosi coronarica isolata secondaria a VITT. Ciò ha provocato l’occlusione dell’arteria discendente anteriore sinistra e un infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST.

Le iniezioni anti covid-19 stanno uccidendo migliaia di persone. Il 62% degli eccessi di decessi si sono verificati a casa. Il 62% di tutti i decessi in eccesso dal marzo 2020 si sono verificati a casa; ma solo il 3% sono associati a Covid-19 – I vaccini Covid-19 stanno uccidendo migliaia di persone? Dal 7 marzo 2020 ci sono stati 250.725 decessi che si sono verificati in casa fino al 27 agosto 2021, con un aumento di 68.411 rispetto alla media dei 5 anni precedenti. Ma solo 8.249 di queste morti sono associate alla presunta malattia di Covid-19. Allora perché sono morte così tante persone? E perché stanno ancora morendo? Se i vaccini Covid-19 sono davvero “sicuri ed efficaci” come affermano i governi di tutto il mondo, allora perché ci sono siti web come “Covid vaccine victims”, che descrivono centinaia di storie su persone che sono state ferite o uccise da loro, che appaiono online? Dati ufficiali mostrano 8 volte più persone sono morte poco dopo aver ricevuta l’iniezione Covid-19 nello spazio di 6 mesi, rispetto al numero di persone che sono morte da infezione Covid-19 in 18 mesi. Possiamo ufficialmente confermare che il numero di persone che sono morte poco dopo aver ottenuto uno dei vaccini Covid-19 ha superato il numero di persone che sono morte di Covid-19, e crediamo che i dati siano stati rilasciati per caso… I decessi tra gli adolescenti sono aumentati del 47% nel Regno Unito da quando hanno iniziato ad iniettare il siero sperimentale Covid-19 secondo i dati ufficiali ONS. Secondo le statistiche il 18,1% della popolazione degli Stati Uniti sono attualmente coperti da Medicare, il programma nazionale di assicurazione sanitaria negli Stati Uniti, e dati trapelati hanno rivelato che oltre 48.000 di quelli coperti da Medicare sono morti entro 14 giorni dopo aver ricevuto la dose sperimentale di Covid-19. UE all’11 settembre 2021 – 24.528 Covid-19 morti per iniezione e quasi 2,3 milioni di feriti, segnalati da oltre 929.000 persone per Eudravigilance Database. La tabella mostra una sintesi di tutti i problemi segnalati dal sistema sanitario a seguito delle iniezioni di Covid-19 come input da parte dell’EMA. L’Eudravigilance riguarda i paesi del SEE e anche alcuni paesi esterni.

Più di 726.000 lesioni da vaccino COVID segnalate al VAERS. I dati VAERS pubblicati venerdì dal CDC includevano un totale di 726.965 segnalazioni di eventi avversi di tutte le fasce d’età a seguito delle iniezioni COVID, inclusi 15.386 decessi e 99.410 lesioni gravi tra il 14 dicembre 2020 e il 17 settembre 2021. I dati includevano un totale di 15.386 segnalazioni di decessi, un aumento di 461 rispetto alla settimana precedente. Ci sono state 99.410 segnalazioni di feriti gravi, inclusi decessi, durante lo stesso periodo di tempo, in aumento di 7.887 rispetto alla settimana precedente. Esclusi i “rapporti esteri ”depositati nel VAERS, 569.294 eventi avversi , inclusi 6.981 decessi e 44.481 feriti gravi , sono stati segnalati negli Stati Uniti tra il 14 dicembre 2020 e il 17 settembre 2021. Negli Stati Uniti, al 17 settembre sono state somministrate 383,6 milioni di dosi di vaccino COVID. Ciò include: 220 milioni di dosi di Pfize , 149 milioni di dosi di Moderna e 15 milioni di dosi di Johnson & Johnson (J&J). Ogni venerdì, la Vaers rende pubbliche tutte le segnalazioni di lesioni da vaccino ricevute in una data specificata, di solito circa una settimana prima della data di rilascio. Le segnalazioni presentate al VAERS richiedono ulteriori indagini prima di poter confermare una relazione causale. Altri decessi riportati di recente includono due pazienti [VAERS ID 1655100 ] che sono morti dopo la loro seconda dose di Pfizer, tra cui una donna di 13 anni, un ragazzo di 15 anni (VAERS ID 1498080 ) che in precedenza aveva COVID, è stato diagnosticato con cardiomiopatia nel maggio 2021 ed è morto quattro giorni dopo aver ricevuto la sua seconda dose di vaccino di Pfizer quando è collassato sul campo di calcio ed è andato in tachicardia ventricolare; e una ragazza di 13 anni (VAERS ID 1505250 ) che è morta dopo aver sofferto di problemi cardiaci dopo aver ricevuto la sua prima dose di Pfizer.

Il chirurgo di volo dell’esercito senior avverte che i piloti potrebbero morire in volo a causa degli effetti collaterali del vaccino. Un chirurgo di volo senior dell’esercito americano con una formazione specializzata in malattie infettive ha presentato una dichiarazione giurata contro il mandato di vaccinazione dell’amministrazione Biden per il personale militare in servizio attivo, avvertendo che gli effetti collaterali cardiaci problematici possono causare la morte dei piloti durante il volo. Il tenente colonnello Theresa Long, il chirurgo responsabile della certificazione dell’idoneità di 4.000 aviatori pronti per il volo presso la 1a Brigata dell’aviazione a Ft. Rucker , Alabama, ha detto che essere preoccupata per il fatto che i vaccini possano causare l’infiammazione dei muscoli cardiaci nei giovani uomini nella fascia di età della maggior parte dei piloti pronti al volo e che il Dipartimento della Difesa non ha seguito i propri protocolli richiedendo una risonanza magnetica di ciascuno aviatore dopo la vaccinazione. “La maggior parte dei giovani aviatori del nuovo esercito ha poco più di vent’anni. Sappiamo che esiste il rischio di miocardite con ogni vaccinazione con mRNA”, afferma il dott. Long nell’affidavit. Poiché i “vaccini prodotti da Pfizer e Moderna sono stati entrambi collegati alla miocardite, specialmente nei giovani maschi tra i 16 ei 24 anni” , afferma “è ragionevole concludere che questi colpi rappresentano un serio rischio per molti umani a causa di effetti avversi diretti effetto o reazione allergica”.

Miocardite a seguito di vaccinazione COVID-19. I vaccini BNT162b2 (Pfizer, Inc) e mRNA-1273 (Moderna, Inc) a base di acido ribonucleico messaggero (mRNA) hanno dimostrato in ampi studi clinici randomizzati di essere altamente efficaci nella prevenzione di malattie gravi da COVID-19 e di avere profili di sicurezza accettabili. Data la breve tempistica tra lo sviluppo e l’utilizzo diffuso di questa nuova tecnologia vaccinale, tuttavia, è essenziale un’attenta indagine sui possibili effetti avversi imprevisti durante l’uso nel mondo reale. In questo rapporto, descriviamo 2 casi di infiammazione del miocardio temporalmente associati alla ricezione di un vaccino mRNA COVID-19 in pazienti senza evidenza di infezione da COVID-19 concomitante o precedente. Descriviamo 2 pazienti con miocardite acuta che si verificano entro 72 ore dalla somministrazione del vaccino COVID-19 a base di mRNA. I risultati della risonanza magnetica cardiaca e gli elettrocardiogrammi di entrambi i pazienti con miocardite sono mostrati in Fig.1 . Entrambi i pazienti erano giovani maschi senza anamnesi significativa e si sono presentati 2-3 giorni dopo aver ricevuto la seconda dose di vaccino. Nessun paziente aveva una storia di infezione da COVID-19 precedente o attuale e tutti avevano test del tampone nasofaringeo RT-PCR negativi per COVID-19 durante il loro percorso ospedaliero. Con un tempestivo riconoscimento e trattamento, tutti i pazienti si sono ripresi rapidamente e sono stati dimessi dall’ospedale. Il secondo paziente è stato seguito a 3 mesi dalla dimissione ed era completamente asintomatico senza altri effetti collaterali. Questa serie di casi contribuisce a un corpo limitato di letteratura che descrive la malattia infiammatoria miocardica e/o pericardica acuta che si verifica in stretta associazione temporale con l’impiego del siero mRNA COVID-19. La possibilità di una connessione tra la nuova tecnologia vaccinale COVID-19 e la malattia infiammatoria cardiaca è stata suggerita per la prima volta da un rapporto preliminare del Ministero della Salute israeliano che descriveva un piccolo numero di casi di miopericardite tra i giovani adulti, dopo aver ricevuto il vaccino BNT162b2. Coerentemente con questi recenti rapporti, nella nostra serie tutti i pazienti affetti erano maschi e la loro malattia era caratterizzata da un decorso ospedaliero semplice e da una guarigione senza incidenti con il trattamento convenzionale per la miopericardite.

Reazioni avverse, decessi dopo aver ricevuto il vaccino cinese. Stando a quanto un rapporto ha riferito, la Cina ha vaccinato oltre 1,1 miliardi di persone, praticamente senza segnalazioni di decessi correlati ai sieri genici o altri effetti collaterali negativi. Ma è un miracolo o un insabbiamento? Ed è anche realistico? In confronto, Taiwan ha vaccinato 100 volte meno persone della Cina, ma ha riportato quasi 800 decessi. Un gran numero di cittadini cinesi afferma di aver avuto effetti collaterali post-inoculazione. In questo rapporto speciale, diamo uno sguardo ad alcuni dei tanti casi di quei sintomi avversi, provocati dopo essere stati inoculati con dosi sperimentali cinesi.

Infiammazione cardiaca dopo le inoculazioni di mRNA COVID-19: un’analisi di farmaco vigilanza globale. Per contrastare la pandemia di COVID-19, i sieri genici mRNA, ovvero tozinameran ed elasomeran, sono stati autorizzati in diversi paesi. Questi sieri di nuova generazione hanno mostrato un’elevata efficacia contro COVID-19 e hanno dimostrato un profilo di sicurezza favorevole. Poiché sono in corso sforzi di sperimentazione diffusi, sono stati segnalati episodi di miocardite e casi di pericardite a seguito della vaccinazione. Questo segnale di sicurezza è stato recentemente confermato dalla European Medicine Agency e dalla US Food and Drug Administration. Questo studio mirava a indagare e analizzare questo segnale di sicurezza utilizzando un’analisi del database di farmacovigilanza duale. Le reazioni cardiache infiammatorie, vale a dire miocardite e pericardite, sono state segnalate in tutto il mondo subito dopo la vaccinazione con mRNA per il COVID-19. Un’importante segnalazione sproporzionata tra adolescenti e giovani adulti, in particolare nei maschi, è stata osservata soprattutto per la miocardite. Le linee guida devono tenere conto di questo rischio specifico e ottimizzare i protocolli di vaccinazione in base al sesso e all’età. Sebbene i sostanziali benefici della vaccinazione COVID-19 prevalgano ancora sui rischi, i medici e il pubblico dovrebbero essere consapevoli di queste reazioni e cercare cure mediche adeguate.

Rapporto sugli eventi avversi della miocardite nel sistema di segnalazione degli eventi avversi del vaccino degli Stati Uniti (VAERS) in associazione con i prodotti biologici iniettabili COVID-19. “A seguito dell’introduzione e della somministrazione globale dei vaccini Pfizer Inc./Biontech Bnt162b2 e Moderna mRNA-1273 il 17 dicembre 2020, negli Stati Uniti, e del prodotto Janssen Ad26.COV2.S il 1º aprile 2021, in modo senza precedenti, centinaia di migliaia di individui hanno segnalato eventi avversi (Aes) utilizzando il Vaccine Adverse Events Reports System (VAERS). Abbiamo usato i dati VAERS per esaminare AES cardiache, principalmente miocardite, riferito dopo l’iniezione della prima o seconda dose dei prodotti iniettabili COVID-19. I tassi di miocardite riportati nel VAERS erano significativamente più alti nei giovani tra i 13 e i 23 anni… con l’80% che si verificano nei maschi. Entro 8 settimane dall’offerta pubblica di prodotti COVID-19 al gruppo di età 12-15 anni, abbiamo trovato 19 volte il numero previsto di casi di miocardite nei volontari di questa innovativa tecnologia vaccinale, su tassi di miocardite di fondo per questa fascia di età. Inoltre, è stato osservato un aumento di 5 volte del tasso di miocardite dopo la dose 2 rispetto alla dose 1 nei maschi di 15 anni. Il 67% di tutti i casi si è verificato con BNT 162b2. Dei rapporti totali di miocardite AE, 6 individui sono morti (1,1%) e di questi, 2 erano sotto i 20 anni di età da 1 a 13. Questi risultati suggeriscono un rischio marcatamente più elevato per la miocardite dopo l’uso di COVID-19 prodotto iniettabile rispetto ad altri vaccini noti, e questo è ben al di sopra dei tassi di base noti per la miocardite. I sieri iniettabili COVID-19 sono nuovi e hanno un meccanismo di azione genetico e patogeno che causa l’espressione incontrollata della proteina spike SARS-Cov-2 all’interno delle cellule umane. Quando si combina questo fatto con la relazione temporale di occorrenza e segnalazione AE, plausibilità biologica di causa ed effetto, e il fatto che questi dati sono internamente ed esternamente coerenti con le fonti emergenti di dati clinici, supporta una conclusione che il COVID-19 prodotti biologici sono deterministici per i casi di miocardite osservati dopo l’iniezione”.

La Slovenia sospende le iniezioni di J&J dopo la morte di uno studente di 20 anni. 26.041 decessi e 2.448.362 feriti a seguito delle inoculazioni per COVID, nel database dell’Unione europea. Un   abbonato a Health Impact News dall’Europa ci ha ricordato che questo database gestito da EudraVigilance è solo per i paesi europei che fanno parte dell’Unione Europea (UE), che comprende 27 paesi. Il numero totale di paesi in Europa è molto più alto, quasi il doppio, circa 50. (Ci sono alcune differenze di opinione su quali paesi sono tecnicamente parte dell’Europa). Quindi, per quanto questi numeri siano alti, NON riflettono tutta l’Europa. Il numero effettivo in Europa di morti o feriti a seguito di colpi di COVID-19 sarebbe molto più alto di quello che stiamo segnalando qui. Il database EudraVigilance riporta che fino al 25 settembre 2021 ci sono stati 26.041 morti e 2.448.362 feriti segnalati a seguito di iniezioni di quattro colpi sperimentali di COVID-19:

Ecco i dati riepilogativi fino al 25 settembre 2021. 28.662 Patologie del sistema emolinfopoietico incl. 172 morti

29.569 Patologie cardiache incl. 1.834 morti

277 Malattie congenite, familiari e genetiche incl. 23 morti

14.027 Patologie dell’orecchio e del labirinto incl. 9 morti

822 Patologie endocrine incl. 5 morti

16.330 Patologie dell’occhio incl. 30 morti

92.590 Patologie gastrointestinali incl. 514 morti

274.633 Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione incl. 3.517 morti.

1.186 Patologie epatobiliari incl. 59 morti

10.876 Disturbi del sistema immunitario incl. 65 morti

36.113 Infezioni e infestazioni incl. 1.214 morti

13.804 Traumatismo, avvelenamento e complicazioni procedurali incl. 191 morti

26.554 Indagini incl. 387 morti

7.555 Disturbi del metabolismo e della nutrizione incl. 225 morti

138,223 Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo incl. 155 morti

837 Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi inclusi) incl. 78 morti

185.082 Patologie del sistema nervoso incl. 1.341 morti

1.347 Gravidanza, puerperio e condizioni perinatali incl. 39 morti

172 Problemi relativi al prodotto incl. 1 morte

19.436 Disturbi psichiatrici incl. 159 morti

3.605 Patologie renali e urinarie incl. 205 morti

24.848 Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella incl. 4 morti

46,177 Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche incl. 1.443 morti

50.420 Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo incl. 111 morti

2.007 Circostanze sociali incl. 15 morti

1.034 Procedure mediche e chirurgiche incl. 34 morti

28.555 Patologie vascolari incl. 532 morti.

Gli ospedali di Mumbai registrano un aumento del 50% del traffico di emergenza di pazienti con infarto. Gli ospedali di Mumbai stanno assistendo a un aumento di quasi il 50% dell’afflusso di emergenza di pazienti con attacchi di cuore rispetto al periodo di picco della pandemia nella seconda ondata. I medici ritengono inoltre che anche il Covid-19, che aumenta le possibilità di malattie cardiache, possa essere un fattore che contribuisce. Mettono l’accento sulla conduzione di più studi per concludere sulla correlazione. L’infarto è il più grande killer di Mumbai. In media, ogni giorno muoiono circa 90 persone a causa di esso, secondo i dati della Brihanmumbai Municipal Corporation (BMC). Quando la pandemia è iniziata nel marzo 2020, sia gli ospedali privati ​​che quelli a gestione civica hanno assistito a un drastico calo dei casi di infarto. Ma con il calo dei casi quotidiani di Covid-19, negli ultimi 2-3 mesi c’è stato un improvviso aumento dei casi di infarto. Quando è iniziata la pandemia, le persone si sono rifiutate di visitare gli ospedali per evitare di contrarre il Covid-19. Così un gran numero di pazienti con diabete e ipertensione è rimasto inosservato o è rimasto indietro con i farmaci. Allo stesso modo, il rilevamento di pazienti con ipertensione è sceso da 230.476 a 166.968 nel periodo di tempo nello stato. Il dottor Anup Taksande, cardiologo interventista consulente ha dichiarato: “Da quando i casi di Covid-19 hanno iniziato a gonfiarsi nel paese, non a molte persone sono state diagnosticate malattie cardiovascolari poiché non hanno optato per gli screening cardiaci e non hanno cercato un intervento tempestivo a causa alla paura di essere contagiati dal virus. A causa della mancanza di una diagnosi adeguata, del trattamento ritardato e della complicata guarigione e dell’ignoranza, molti hanno sofferto in silenzio. Tuttavia, molti casi non vengono denunciati. Le persone hanno evitato il trattamento anche dopo aver avuto un infarto”. “I ricercatori hanno concluso che le persone avevano più del doppio delle probabilità di morire per un attacco di cuore rispetto ai tempi pre-pandemia, probabilmente perché avevano meno probabilità di essere ricoverate in ospedale”, ha detto.

I decessi tra gli adolescenti sono aumentati del 47% da quando sono iniziate le inoculazioni da Covid-19. Indagine: I decessi tra gli adolescenti sono aumentati del 47% nel Regno Unito da quando hanno iniziato a ricevere l’iniezione di Covid-19 secondo i dati ufficiali ONS. L’edizione 2020 di Decessi I morti I registrati settimanalmente in Inghilterra e Galles, che possono essere scaricati, o accessibili sul sito ONS, mostra che tra la settimana che termina il 26 giugno e la settimana che termina il 18 settembre 2020, si è verificato un totale di 148 morti tra i 15 e i 19 anni. Considerando che edizioni di morti registrate settimanalmente in Inghilterra e Galles nel 2021, che possono essere scaricate e accessibili sul sito web ONS, mostrano che tra la settimana che termina il 25 giugno 2021 e la settimana che termina il 17 settembre 2021, si sono verificate un totale di 217 morti tra i 15 e i 19 anni nel corso di un anno.

BAMBINI

L’NNTV (Numero necessario da vaccinare) nei bambini dai 5 agli 11 anni  Il numero necessario da vaccinare (NNTV) è uno standard per valutare l’efficacia di un vaccino, ma nel caso dell’iniezione anti-Covid-19 nei bambini dai 5 agli 11 anni, basandosi sui dati della stessa Pfizer, per prevenire un solo caso di ricovero, ricovero in terapia intensiva o morte bisognerebbe “vaccinare” tutti i bambini, esponendone alla morte 117 per ogni bambino salvato dall’iniezione.

USA: mascherine ai bambini raccomandate anche dopo l’iniezione anti-covid La dottoressa Rochelle Walensky, dirigente del CDC, in un briefing alla Casa Bianca ha detto che la sua agenzia raccomanderà le mascherine per i bambini in età scolare anche dopo che le iniezioni saranno somministrate nella loro fascia d’età.

L’ Accademia Americana di Pediatria fa pubblicità a Big Pharma spingendo sull’iniezione anti- covid ai bambini L’ Accademia ha una lunga storia di sostegno a Big Pharma, dalla negazione dei pericoli del mercurio nei vaccini al sostegno all’uso del Ritalin anche per bambini di 4 anni. Ora la sua presidente, Lee Savio Beers, ha pubblicato un articolo in cui sostiene che i bambini dovrebbero fare l’iniezione anti-covid “per rallentare la diffusione della malattia”.

INEFFICACIA DELLE INIEZIONI

Il fallimento del Regno Unito  L’ 81% delle morti per covid-19 si verifica tra i “vaccinati”, le morti degli adolescenti maschi sono aumentate del 63% da quando si è cominciato a “vaccinarli”, le morti per covid-19 sono 12 volte più alte dell’anno scorso nello stesso periodo…

Cosa succede se Israele fallisce lo stress test?  Israele ha iniziato presto a “vaccinare” la sua popolazione e la terza dose dell’iniezione a mRNA ha cominciato ad essere somministrata agli anziani in luglio. I risultati di uno studio basato sull’osservazione sono molto positivi, ma sono stati rilevati a 12 giorni dall’iniezione. A lungo termine, però, si può prevedere un aumento della resistenza del virus alle iniezioni, che aumenterà drammaticamente con la “vaccinazione” dei più giovani e porterà anche i non “vaccinati” ad ammalarsi invece di infettarsi restando asintomatici. 

Gran Bretagna: crollo dell’efficacia dell’iniezione nei quarantenni La percentuale di infezioni nelle persone quarantenni “vaccinate” ora DUPLICA quella dei non “vaccinati”: lo mostrano i dati di PHE. L’efficacia delle iniezioni crolla del 109% in questa fascia d’età, dell’85% per i cinquantenni, dell’88% per i sessantenni e del 79% per i settantenni.

L’iniezione FACILITA la diffusione del virus –chi fermerà questa follia? Secondo un esperto tedesco che preferisce restare anonimo, l’immunità data dalle iniezioni è molto limitata perché l’organismo sviluppa anticorpi solo contro una parte del virus, la proteina spike. Inoltre le iniezioni di massa hanno alterato il comportamento del virus, che per la prima volta non è più stagionale.

A cosa servono i passaporti vaccinali se in Gran Bretagna i dati mostrano che gli adulti “vaccinati” sono più suscettibili di ammalarsi di covid? Secondo i dati ufficiali gli adulti dai 30 anni in su completamente “vaccinati” hanno sostanzialmente più probabilità di avere il covid rispetto a quelli che non lo sono, ma non ci si può aspettare che i media mainstream riportino questi dati. 

Robert Malone: i “vaccinati” sono i “superdiffusori” del covid L’inventore della tecnologia a mRNA, nell’ultimo episodio di The hidden gateway, ha sostenuto che è una “totale menzogna” che i “vaccinati” non trasmettono il covid, anzi, ha affermato che i “superdiffusori” di cui si parlava tanto l’anno scorso sono proprio loro. Si è anche soffermato sull’autoritarismo e il paternalismo usati dal governo americano per spingere le persone a “vaccinarsi” senza dati sicuri a disposizione. 

Milioni di americani licenziati per non volere un’iniezione ora efficace al 3% La CNN sta riferendo che un nuovo studio, che ha coinvolto più di 600,000 veterani, ha rilevato un crollo dell’efficacia dell’iniezione Johnson & Johnson dall’88% di marzo al 3% di agosto. Uno studio israeliano ha rivelato l’efficacia molto superiore dell’immunità naturale, ma negli USA non viene presa in considerazione come causa di esenzione.

LOTTI DANNEGGIATI E MENZOGNE UFFICIALI

Il 100% delle morti da iniezioni anti-covid è stato causato dal 5% dei lotti Ma l’indagine del VAERS ha identificato anche I lotti specifici di iniezioni Pfizer e Moderna che hanno causato più danni negli USA, il che porta ad altre domande estremamente serie che richiedono risposte urgenti: perché certi lotti si sono rivelati più dannosi di altri? Perché certi lotti si sono rivelati più mortali di altri? Perché le iniezioni più dannose e mortali sono state distribuite su tutto il territorio degli USA, mentre le meno dannose e mortali sono state distribuite solo a pochi stati? E’ stato fatto di proposito?

RNA troncato e modificato presente in alcuni lotti dell’iniezione Pfizer I documenti che rivelavano quest’informazione sono stati pubblicati sul dark web e inviati a diversi giornalisti e accademici in tutto il mondo dopo un attacco informatico al sito dell’EMA. Il problema riguarda alcuni dei primi lotti messi in commercio.

La prova che il CDC sta mentendo al mondo sulla sicurezza dell’iniezione anti-covid Il CDC ha affermato che I dati sui danni e sulle morti da iniezione derivano da un aumento della propensione a segnalarli, e che riguardano condizioni pregresse che non hanno a che fare con l’iniezione, ma un suo documento prova che sta mentendo.

ALTRE NOTIZIE

Aumentano le richieste di indennizzo per danni da iniezioni anti-covid, ma non si riesce a ottenerli  Più di 1300 cause sono in sospeso davanti ad un tribunale governativo, che finora ha preso una decisione solo in due casi, e per negare l’indennizzo. Secondo le testimonianze di diversi avvocati, l’iniezione è troppo nuova perché possano esserci ricerche sui danni da citare come prove.

Una donna muore per coaguli di sangue da iniezione e Twitter censura il necrologio Esclusivo: Jessica Berg Wilson, una madre giovane e sana, è morta per una trombocitopenia indotta dall’iniezione Johnson & Johnson. Twitter ha censurato il suo necrologio perché vi si diceva esplicitamente che la sua morte era stata causata dall’iniezione, come hanno dichiarato suo marito e suo zio in un’intervista a The Defender.

Rapporto di sorveglianza dell’iniezione COVID-19: Settimana 39. UK Health Security Agency, UK HAS, ex Public Health England (PHE), lavora a stretto contatto con Medicines and Healthcare Regulatory Agency (MHRA), NHS England, e altri governi, amministrazioni decentrate e partner accademici, per monitorare il programma di sperimentazione COVID-19. Nel Regno Unito sono stati condotti diversi studi sull’efficacia del siero, che indicano che le dosi sono tra il 65 e il 95% efficaci nella prevenzione della malattia sintomatica con COVID-19 con la variante Delta, con livelli più alti di protezione contro le malattie gravi compreso, il ricovero in ospedale e la morte. Ci sono alcune prove di una diminuzione della protezione contro infezione e malattia sintomatica nel tempo, anche se la protezione contro le malattie gravi rimane nella maggior parte dei gruppi almeno 5 mesi dopo la seconda dose. L’impatto del programma di sperimentazione sulla popolazione è valutato tenendo conto della copertura dei sieri, prove dell’efficacia dell’iniezione e dell’ultima malattia COVID-19 come indicatori di sorveglianza. Presentiamo i dati sui casi COVID-19, ricoveri e decessi per stato di vaccinazione. Sulla base dei test degli anticorpi dei donatori di sangue, il 97,9% della popolazione adulta, ora ha gli anticorpi da infezione COVID-19 rispetto al 18,7% che hanno anticorpi da solo per l’infezione. Oltre il 95% degli adulti di età compresa tra 17 anni hanno gli anticorpi da entrambe: le infezioni o le inoculazioni. Le ultime stime indicano che il programma di sperimentazione ha evitato direttamente oltre 261.500 ricoveri. L’analisi dell’impatto diretto e indiretto del programma di sperimentazione sulle infezioni e sulla mortalità suggerisce che il programma di sperimentazione ha evitato tra 23,9 e 24,3 milioni di infezioni e tra 123,600 e 131,300 decessi.

Gli aumenti di COVID-19 non sono correlati ai livelli di inoculazioni in 68 paesi e 2947 contee negli Stati Uniti. Si sostiene che la narrativa relativa al continuo aumento di nuovi casi negli Stati Uniti (USA) sia guidata da aree con bassi tassi di inoculazioni. Una narrazione simile è stata osservata anche in paesi come la Germania e il Regno Unito. Allo stesso tempo, Israele, che è stato acclamato per i suoi rapidi ed alti tassi di inoculazione e, ha visto anche una sostanziale ripresa dei casi di COVID-19. A livello nazionale, non sembra esserci alcuna relazione distinguibile tra la percentuale di popolazione completamente vaccinata e i nuovi casi di COVID-19 negli ultimi 7 giorni. In particolare, Israele con oltre il 60% della popolazione completamente vaccinata ha avuto i casi di COVID-19 più alti per 1 milione di persone negli ultimi 7 giorni. In Islanda e Portogallo, in entrambi i paesi hanno oltre il 75% della loro popolazione completamente vaccinata e hanno più casi di COVID-19 per 1 milione di persone rispetto a paesi come il Vietnam e il Sudafrica che hanno circa il 10% della loro popolazione completamente vaccinata.

Perché stiamo vaccinando i bambini contro il COVID-19? Questo articolo esamina i problemi relativi alle vaccinazioni COVID-19 per i bambini. La maggior parte dei decessi pro capite attribuiti a COVID-19 ufficiali si verifica negli anziani con comorbilità elevate e i decessi pro capite attribuiti a COVID-19 sono trascurabili nei bambini. Una nuova analisi costi-benefici dello scenario migliore ha mostrato in modo molto conservativo che ci sono cinque volte il numero di decessi attribuibili a ciascuna vaccinazione rispetto a quelli attribuibili a COVID-19 nella fascia demografica 65+ più vulnerabile. Il rischio di morte per COVID-19 diminuisce drasticamente con il diminuire dell’età e gli effetti a lungo termine delle vaccinazioni sui gruppi di età inferiori aumenteranno il loro rapporto rischio-beneficio, forse in modo sostanziale. Oltre all’età, l’altra metrica importante nel determinare i decessi per COVID-19 è la presenza di comorbidità. Più comorbidità e più gravi sono le comorbilità, maggiori sono le possibilità di morte o gravi esiti avversi da COVID-19. Gli alti tassi di mortalità sia per COVID-19 che per le vaccinazioni nella fascia demografica over 65 non dovrebbero sorprendere. In entrambi i casi, il sistema immunitario è messo a dura prova e, in entrambi i casi, un sistema immunitario disfunzionale caratteristico di molte persone anziane con comorbilità multiple non può rispondere adeguatamente alla sfida.

UE: Il vaccino J&J potrebbe essere collegato a un’altra condizione di coagulazione. L’Agenzia europea per i medicinali (EMA), l’ente regolatore dei farmaci dell’Unione europea, ha scoperto venerdì un possibile collegamento tra il vaccino COVID-19 di Johnson & Johnson e rari casi di coagulazione del sangue nella microcircolazione. “Il TEV è una condizione in cui un coagulo di sangue si forma in una vena profonda, di solito in una gamba, un braccio o un inguine, e può viaggiare fino ai polmoni causando un blocco dell’afflusso di sangue, con possibili conseguenze potenzialmente letali”, ha scritto l’agenzia. nei suoi momenti salienti della riunione. L’agenzia raccomanda inoltre che la trombocitopenia immunitaria (ITP) sia elencata come effetto collaterale del vaccino J&J e del vaccino AstraZeneca. L’ITP è una malattia emorragica in cui “il sistema immunitario prende di mira erroneamente le cellule del sangue chiamate piastrine che sono necessarie per la normale coagulazione del sangue”, ha scritto l’agenzia. “Sosteniamo fortemente la sensibilizzazione sui segni e i sintomi di eventi rari per garantire che possano essere rapidamente identificati e trattati efficacemente”, ha affermato la società in una dichiarazione di luglio.

Pfizer sta facendo esperimenti illegali su bambini orfani in Polonia, Spagna, Finlandia e Stati Uniti? La difesa della salute dei bambini è stata recentemente avvisata da informatori polacchi che Pfizer sta conducendo esperimenti su bambini orfani di 6 mesi per testare i loro nuovi vaccini. Neonati e bambini non muoiono di Covid e raramente trasmettono la malattia. Questo da solo dovrebbe essere sufficiente per rifiutare qualsiasi tipo di sperimentazione clinica con vaccini sperimentali. Ma Pfizer sembra operare al di fuori dei confini legali. Se questo è il caso, è semplicemente inaccettabile e deve fermarsi. Pfizer sta conducendo esperimenti sui bambini orfani che sono i più vulnerabili e non hanno nessuno che prenda a cuore i loro interessi se le cose vanno male? Se sì, perché e chi ha acconsentito a ciò? Perché Pfizer rifiuta ai funzionari eletti l’accesso ai loro documenti? L’EMA e la FDA stanno davvero facendo il loro lavoro? Cosa sta succedendo negli altri paesi in cui vengono condotti questi esperimenti? E infine… i produttori di vaccini operano in completa segretezza e al di fuori di qualsiasi controllo legale? Maggiori informazioni sulle prove di Pfizer. L’elenco completo dei 101 centri in 4 paesi (USA, Spagna, Finlandia e Polonia) è disponibile Qui.

Reazioni avverse dei vaccini contro il coronavirus (COVID-19). Rapporto settimanale sulle reazioni avverse ai vaccini COVID-19 approvati.

Risultati preliminari della sicurezza del vaccino mRNA Covid-19 nelle donne in gravidanza. Risultati preliminari della sicurezza del vaccino mRNA Covid-19 nelle persone in gravidanza (Articolo originale, N Engl J Med 2021;384:2273-2282). Nella sezione Risultati dell’Abstract (pagina 2273), la terza frase avrebbe dovuto leggere: “Tra 3958 partecipanti arruolati nel registro delle gravidanze v-safe, 827 hanno avuto una gravidanza completata, di cui 115 (13,9%) erano aborti e 712 (86,1%) erano nati vivi (per lo più tra i partecipanti vaccinati nel terzo trimestre),” piuttosto che “…di cui 115 (13,9%) hanno provocato una perdita di gravidanza e 712 (86,1%) hanno provocato un parto vivo (per lo più tra i partecipanti con vaccinazione nel terzo trimestre).” Nel primo paragrafo della sezione Discussione (pagina 2277), la parentesi nella terza frase avrebbe dovuto iniziare, “(cioè, nascita pretermine, taglia piccola” piuttosto che “(ad esempio, perdita fetale, nascita prematura, taglia piccola ”. Nella Tabella 4 (pagina 2280), il simbolo del doppio pugnale nella riga Aborto spontaneo avrebbe dovuto seguire . La cella “Incidenza pubblicata” nella stessa riga avrebbe dovuto leggere “Non applicabile” anziché “10–26” e la cella “Registro gravidanze V-safe” avrebbe dovuto leggere “104” anziché “104/827 (12.6).” Nelle note a piè di pagina della tabella, alla nota a piè di pagina del doppio pugnale avrebbe dovuto essere aggiunto il seguente contenuto: “Nessun denominatore era disponibile per calcolare una stima del rischio per aborti spontanei, perché al momento di questo rapporto, il follow-up fino a 20 settimane non era ancora disponibile per 905 delle 1224 partecipanti vaccinate entro 30 giorni prima del primo giorno dell’ultima mestruazione o nel primo trimestre. Inoltre, qualsiasi stima del rischio dovrebbe tenere conto del rischio specifico della settimana di gestazione di aborto spontaneo”.

Aver contratto il SARS-COV2 una volta, conferisce un’immunità molto maggiore di un siero mRna, ma la sperimentazione rimane vitale. Gli israeliani che avevano un’infezione erano più protetti contro la variante del corona virus Delta, rispetto a quello che avrebbero avuto mediante un siero Covid-19, già attentamente efficace. La protezione immunitaria naturale che si sviluppa dopo un’infezione da SARS-CoV-2 offre uno scudo molto maggiore contro la variante Delta del coronavirus pandemico rispetto a due dosi del vaccino Pfizer-BioNTech, secondo un ampio studio israeliano che alcuni scienziati vorrebbero esporre. Un’etichetta: “Non provarlo a casa”. I dati appena rilasciati mostrano che le persone che una volta avevano un’infezione da SARS-CoV-2 avevano molte meno probabilità rispetto alle persone mai infette e inoculate, di contrarre la variante Delta, sviluppare sintomi da esso o essere ricoverate in ospedale con un grave COVID-19. I ricercatori hanno anche scoperto che le persone che avevano precedentemente la SARS-CoV-2 e avevano ricevuto una dose del vaccino Pfizer-BioNTech a RNA messaggero (mRNA) erano più protette contro la reinfezione rispetto a quelle che una volta avevano il virus e non erano ancora vaccinate. Il nuovo lavoro potrebbe informare la discussione se le persone precedentemente infette debbano ricevere entrambe le dosi del vaccino Pfizer-BioNTech o il vaccino mRNA simile di Moderna. I ricercatori hanno anche scoperto che le persone che avevano precedentemente la SARS-CoV-2 e avevano ricevuto una dose del vaccino Pfizer-BioNTech a RNA messaggero (mRNA) erano più protette contro la reinfezione rispetto a quelle che una volta avevano il virus e non erano ancora vaccinate. Il nuovo lavoro potrebbe informare la discussione se le persone precedentemente infette debbano ricevere entrambe le dosi di Pfizer-BioNTech o l’inoculazione di mRNA simile di Moderna. I mandati dei sieri non esentano necessariamente coloro che avevano già un’infezione da SARS-CoV-2 e l’attuale raccomandazione degli Stati Uniti è che siano completamente vaccinati, il che significa due dosi di mRNA o uno delle dosi a base di adenovirus Johnson & Johnson. Eppure, una dose di mRNA potrebbe essere sufficiente, sostengono alcuni scienziati.

Nessuna differenza significativa nella carica virale tra gruppi vaccinati e non vaccinati, asintomatici e sintomatici infetti con variante Delta SARS-CoV-2. Data la proporzione sostanziale di casi di vaccini vaccinali asintomatici con alti livelli virali, gli interventi, inclusi mascheramento e test, dovrebbero essere presi in considerazione per tutti in contesti con elevata trasmissione di COVID-19. Il laboratorio del Genome Center che ha condotto i test COVID-19 è stato approvato CLIA come estensione del laboratorio dello Student Health Center. L’amministrazione dell’IRB di UC Davis ha stabilito che lo studio soddisfaceva i criteri per la segnalazione di salute pubblica ed era esente dalla revisione e dall’approvazione dell’IRB. UeS: Il Comitato per la ricerca umana dell’UC San Francisco ha stabilito che lo studio soddisfa i criteri per la sorveglianza della salute pubblica. Tutti i partecipanti hanno fornito il consenso informato per il test. È stato ottenuto tutto il necessario consenso del paziente/partecipante e sono stati archiviati i moduli istituzionali appropriati. Confermo che qualsiasi studio di questo tipo riportato nel manoscritto è stato registrato e viene fornito l’ID di registrazione dello studio (nota: se si pubblica uno studio prospettico registrato retrospettivamente, fornire una dichiarazione nel campo ID dello studio che spieghi perché lo studio non è stato registrato in anticipo).

Pfizer dice che i Vaccini COVID sono ‘sicuri’ per i bambini. Ma Pfizer ha mentito a proposito di Bambini e Medicine in passato.  Nel 1996 il Trovan, una medicina prodotta da Pfizer, era ancora in fase di sperimentazione quando il colosso ha iniziato a testarla – senza il consenso dei genitori- su circa 200 bambini. Pfizer diceva che Trovan era ‘sicuro’, ma 181 ragazzi sono rimasti gravemente danneggiati e 11 sono morti. Il pattern continua con altre cause e non ultimo con il caso di Maddie de Garay, una ragazza di 12 anni danneggiata a seguito della seconda dose del vaccino COVID-19 della Pfizer il 20 Gennaio 2021.

L’Australians medicine regulator conferma che ci sono stati nove volte più decessi dovuti ai vaccini Covid-19 inn soli 7 mesi rispetto ai decessi dovuti a tutti gli altri vaccini in oltre 50 anni (28-09-21) Sono state sollevate molte domande sul motivo per cui i regolatori della medicina non abbiano ritirato i vaccini Covid-19 dalla distribuzione dopo questo allarmante dato. Un’inchiesta da parte di Doctors for Covid Ethics ha anche rivelato che la TGA Australiana non ha mai visionato né richiesto i documenti del piccolo studio sulla sicurezza ed efficacia del vaccino a mRNA della Pfizer prima di approvarlo.

Un nuovo studio avverte che i rischi per la salute derivanti dai vaccini Covid-19 sono troppo elevati nei bambini. (28-09-21) Un recente studio pubblicato sulla rivista scientifica Toxicology Reports ha rivelato che i rischi sono troppo alti per i bambini. Ricercatori Americani ed Europei, dopo aver analizzato i dati, sono arrivati alla conclusione che i rischi derivanti da questi tipi di vaccini sono più alti dei possibili benefici nella popolazione giovane.

Indagine: i decessi tra gli adolescenti sono aumentati del 47% nel Regno Unito da quando hanno iniziato a ricevere il vaccino Covid-19 secondo i dati ufficiali dell’ONS La campagna vaccinale contro il Covid-19 per i ragazzi 15-18 nello UK è iniziata a fine giugno 2021. L’edizione 2020 di “Deaths Registered Weekly in England and Wales”, scaricabile qui e accessibile dal sito web dell’ONS qui, mostra che tra la settimana terminata il 26 giugno e la settimana terminata il 18 settembre 2020, si sono verificati un totale di 148 decessi nella fascia tra i 15 e i 19 anni. Considerando che le edizioni 2021 di ‘Morti registrate settimanalmente in Inghilterra e Galles’, scaricabili qui e consultabili sul sito web dell’ONS qui, mostrano che tra la settimana terminata il 25 giugno 2021 e la settimana terminata il 17 settembre 2021, sono stati complessivamente 217 i decessi nella stessa fascia tra i 15 e i 19 anni- il 47% di più che nel 2020.

Nessuna differenza significativa nella carica virale tra gruppi vaccinati e non vaccinati, asintomatici e sintomatici infetti con variante Delta SARS-CoV-2  ‘Non abbiamo riscontrato differenze significative nei valori di soglia del ciclo tra gruppi vaccinati e non vaccinati, asintomatici e sintomatici infetti da SARS-CoV-2 Delta. Data la proporzione sostanziale di casi di vaccinati asintomatici ma con alti livelli virali, gli interventi, inclusi mascherine e test, dovrebbero essere presi in considerazione per tutti in contesti con elevata trasmissione di COVID-19.’

Misterioso aumento in infarti causati da arterie bloccate – The times (30-09-21) Medici ed esperti sono rimasti sconcertati da un forte aumento di un tipo comune e potenzialmente fatale di infarto nell’ovest della Scozia. Durante l’estate c’è stato un aumento del 25%.

Miocardite a seguito del vaccino Covid Questo studio, pubblicato sulla rivista scientifica IJC Heart & Vasculature l’08-09-21, presenta due casi di miocardite in pazienti poche ore dopo l’inoculazione con vaccini a mRNA contro il COVID. I pazienti di 21 e 28 anni- senza patologie pregresse- hanno sviluppato una miocardite tra le 48 e 72 ore dopo la seconda dose. Questo breve lasso temporale sembra indicare un nesso causale.

Reazioni avverse, Morti a seguito del Vaccino Cinese (01-10-21) La Cina, secondo quanto riferito, praticamente senza segnalazioni di decessi correlati al vaccino o altri effetti collaterali negativi. Ma è un miracolo o un insabbiamento? In confronto, Taiwan ha vaccinato 100 volte meno persone della Cina, ma ha riportato quasi 800 decessi. Questo speciale video report esplora i casi di molte persone danneggiate dal vaccino cinese.

Pfizer è accusata di aver sperimentato su bambini orfani per testare il suo vaccino contro il Covid-19 Le accuse secondo cui Pfizer sta conducendo esperimenti su orfani di sei mesi per testare il suo vaccino contro il Covid-19 sono state fatte da informatori in Polonia che hanno portato un gruppo di avvocati, professionisti medici e attivisti a chiedere ai membri del parlamento polacco e del Senato di organizzare una conferenza urgente sabato 2 ottobre.

Walgreens “accidentalmente” fa un iniezione sperimentale a una bimba di 4 anni nel Maryland Nel Maryland, un farmacista della catena americana Walgreens ha somministrato ‘per sbaglio’ una dose del vaccino anti Covid-19 a una bambina di 4 anni al posto del vaccino antinfluenzale.

Miopericardite acuta dopo il vaccino COVID-19 negli adolescenti. Descrizione di due casi clinici di ragazzi di 16 e 17 anni e del loro decorso. “E’ fondamentale che tutti gli operatori sanitari che si prendono cura degli adolescenti siano a conoscenza di questo fenomeno…”