15 OTTOBRE – IN MEMORIA DI SANKARA, RESTIAMO INTEGRI

15 OTTOBRE – IN MEMORIA DI SANKARA, RESTIAMO INTEGRI

«È possibile che a causa degli interessi che minaccio, a causa di quelli che certi ambienti chiamano il mio cattivo esempio, con l’aiuto di altri dirigenti pronti a vendersi la rivoluzione, potrei essere ammazzato da un momento all’altro. Ma i semi che abbiamo seminato in Burkina e nel mondo sono qui. Nessuno potrà mai estirparli. Germoglieranno e daranno frutti.
Se mi ammazzano arriveranno migliaia di nuovi Sankara!»
(Thomas Sankara)

Il 15 ottobre del 1987, in un colpo di Stato organizzato con l’appoggio di Francia e Stati Uniti, moriva Thomas Sankara: rivoluzionario, visionario, respinse i prestiti della Banca mondiale e si impegnò per garantire sovranità politica, alimentare e energetica al suo Paese. Si schierò con i più deboli, predicò le virtù dell’economia locale. Diede più diritti alle classi lavoratrici e i contadini che vivevano sotto il giogo dei capi villaggio. Abolì il lavoro obbligatorio che colpiva i piccoli agricoltori, promosse l’uguaglianza tra i sessi, vietò l’escissione e la poligamia.
Nel 1984, cambiò il nome del Paese in Burkina Faso, che in More e Djoula, i due idiomi più diffusi nella nazione, significa “Terra degli uomini integri”.

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