Una Generazione In Bilico

Serata estremamente interessante ed istruttiva quella che si è svolta la sera del 12 di luglio, a Sordevolo (Biella), organizzata da Traterraecielo.live e da R2020 Biella. Tra una portata e l’altra, servite dal personale del ristorante “I 4 Folli”, i presenti hanno potuto godere della presenza, e delle parole, di eminenti relatori, i quali hanno illustrato le condizioni, i problemi, i disagi che bambini e adolescenti hanno avuto (subito?) tra limitazioni di libertà e stravolgimenti scolastici.

Con un contributo video, ha aperto la serata l’attore e regista Antonio Bilo Canella, esordendo che solo con l’esempio, e senza l’aspettativa di un ritorno immediato, genitori ed insegnanti possono ottenere il maggiore apprendimento dai ragazzi.

La dottoressa Patrizia Scanu, psicologa e insegnante, portavoce di Sinergetica (http://sinergeticapsi.org/), riportando dati redatti dai loro studi, ha presentato un quadro allarmante delle condizioni psicologiche e fisiche di bambini e ragazzi, dovute alla quarantena forzata, l’interruzione scolastica, l’uso continuo della mascherina. Condizioni presentate alla sala stampa della Camera, a Roma, ma che non hanno avuto nessun esito, poiché rimaste inascoltate.

Anche due insegnanti, Daniele Crepaldi e Manuela Baretta, del liceo Sella di Biella, e tre loro studenti, oltre ad un universitario, hanno arricchito la serata con le loro testimonianze.

Il dottor Massimo Citro, autore, tra gli altri, dei libri Cepus Dei ed Eresia, ha confermato che i bambini e ragazzi, nonostante possano infettarsi, non si ammalano, per cui la chiusura delle scuole non può essere motivata da cause scientifiche o mediche, ma da altra natura.

Scaricare su di loro ansie e responsabilità, uccidendone l’entusiasmo, le passioni, l’allegria, ha causato tali danni da aspettare anni prima che si possano risolvere. Se mai si risolveranno.

La battagliera e determinata Solange Hutter, ex preside del liceo Marini-Gioia di Amalfi, ed unica preside, come ha tenuto a sottolineare, ad aver parlato quando ha intuito che nella scuola stava avvenendo un pericoloso cambiamento, in atto già da molti anni, ma che ora stava per raggiungere il culmine, e che avrebbe coinvolto soprattutto i ragazzi. Solange non è stata tenera con la scuola, né con quei docenti e quei genitori che si sono resi complici di questo cambiamento.

Ci ha ricordato che la scuola, malata da tempo, riversa sugli studenti il proprio malessere, rendendoli, a loro volta, adulti malati ipocondriaci.

L’appello dei relatori è stato unanime: salviamo i nostri ragazzi.

Salviamoli dalla tristezza, dalla solitudine, dalla depressione, dall’abbandono, dalla paura del futuro.

Ridiamogli la gioia di vivere, l’allegria della loro età, l’abbraccio delle persone care, la fiducia nella vita.

Doniamo loro gli strumenti per diventare adulti liberi, consapevoli e responsabili e, per concludere con le parole di incoraggiamento di Antonio Bilo Canella, con la consapevolezza che la trasformazione di questa era accadrà. Indubitabilmente accadrà. Non è possibile che non accada. L’unica variabile è quanto tempo ci metteremo.

Questo dipende da noi.

Buona visione

https://youtu.be/V3VsG-ILEcs

 

Maria Palladino