Verbale Incontro del Fuoco Venezia Mestre il 12 luglio 2021

Verbale incontro del Fuoco del 12 luglio 2021, tenuto  presso la Fattoria Rosmarino a Marcon (Ve), ritrovo ore 17,30, inizio ore 18,00. n. 21 partecipanti

O.d.G. e Relatori :

1)- Possibile adesione del Fuoco Venezia Mestre all’Assemblea Nazionale del Fronte del Dissenso: Silvia Favaretto

Alla riunione del di lunedì 12 luglio ho ribadito l’urgenza di unire le forze disponibili sul territorio italiano per portare avanti iniziative organizzate e condivise, volte al conseguimento di obiettivi comuni prioritari e vitali. Tiziana Alterio, con il suo movimento MARCIA DELLA LIBERAZIONE, con l’intento di unire le forze per liberarci da un modello economico, finanziario, politico, di pensiero che ci sta portando alla distruzione, ha riunito il 10 ottobre 2020 a Roma circa 15.000 persone, movimenti, associazioni, categorie produttive… (100 sigle aderenti). A seguito di ciò è nato l’11 maggio 2021 il FRONTE DEL DISSENSO atto a coordinare le azioni a livello territoriale e nazionale.  I punti sono i seguenti:

  • Fine dello stato di emergenza
  • Adozione di cure domiciliari
  • No all’obbligo vaccinale
  • No al passaporto sanitario
  • Riapertura immediata delle scuole e delle attività
  • Indennizzo a chi è stato falciato dai lockdown
  • Moratoria 5G
  • Tutela della libera informazione

A questo FRONTE non hanno aderito ITALEXIT di PARAGONE, il movimento M3V,Riconquistare l’Italia (ex F.S.I), il nazionale di R2020 (hanno aderito solo singoli fuochi poiché Sara Cunial ribadisce la libertà di ogni singolo fuoco di autodeterminarsi).

Da allora io mi chiedo…perché? Non mi sembra che abbiamo tempo per procrastinare. Iniziative sempre più insensate e pericolose si stanno attuando alla velocità della luce. Non salta giorno che non ne inventino una nuova.  Non abbiamo tempo perché tutto parla di “depopolazione, controllo e assorbimento delle piccole e medie imprese da parte delle Multinazionali”. Credo che rappresenti un dovere da parte di tutte queste forze, che alla fine desiderano le stesse cose, fare un atto di umiltà e mettersi in gioco per trovare le modalità di convivenza necessarie al di là del colore, degli interessi, dei particolarismi… Oltretutto diventa una grossa sfida sul piano evolutivo. Come possiamo pensare che la massa impaurita e imbrigliata ci segua se neanche noi sappiamo diventare una risorsa e quindi una forza? Si può continuare ad andare in piazza con 300/5.000 persone? O fare i flash mob? Si, si può. Ma non sarà di incentivo al risveglio delle masse che spesso esprimono diniego e derisione. Quindi bisogna cominciare a sognare in grande per diventare una potenza che trascini.

Alla riunione del FUOCO DI MESTRE abbiamo deciso all’unanimità di aderire al FRONTE DEL DISSENSO.

Inoltre la proposta è di fare tamtam con tutti gli altri fuochi d’Italia per poter associarci numerosi, nella speranza che Sara Cunial riveda la sua posizione o la motivi in modo chiaro e trasparente. Non è più tempo di affidarsi e delegare, per questo la chiarezza è indispensabile.

Non so se il FRONTE DEL DISSENSO abbia pensato anche a un piano politico che possa accomunare tutti. Sabato 17 luglio ci sarà l’Assemblea Nazionale ad Assisi (alla quale  parteciperanno Daniela, Marcella, Francesca ed io) con i seguenti temi:

  • Organizzazione e funzionamento del FRONTE DEL DISSENSO
  • Manifestazione nazionale di ottobre (che vorrei proporre di anticipare poiché ad ottobre potremo essere già rinchiusi)

Altro tema è di fare volantinaggio in modo massiccio e in sedi diverse. Volantini più o meno lunghi ma che siano semplici e chiari…alla portata di tutti.

UNIAMOCI CON IL CUORE….NON ABBIAMO PIU’ TEMPO!!!!

Silvia Favaretto

 

2)- Green pass, cosa fare per aiutare la cittadinanza?: Carolina Zambelli

Riepilogo:

Green pass norma che prevede controllori e controllati (noi).fra i controllori potenziali oltre le forze dell’ordine ci stanno “teatri” e strutture sanitarie. Cosa fare se si accede a qualunque struttura sanitaria?Serve documento da volantinare alle persone davanti gli ospedali che li aiuti a reagire nel rispetto della tutela della privacy che con il green pass viene meno. Magari anche un numero verde di legali che  h 24 possano assistere chi ha bisogno. Ma una cosa fondamentale da proporre sarebbe quella di creare una rete di persone amiche che riconosci da un oggetto ( graffetta grande)attaccato a borsa o collo o vestiti o chiavi . Il green pass attraverso codice a barre ti cataloga,chi è contro si sente solo, serve rete di sostegno da valutare se anche economico. L’ assistenza legale e riconoscersi con elemento discreto ma visibile ci fa sentire comunità e da’ forza al singolo . Il sito di “arca21.ch” ha creato una raccolta di persone che offrono servizi,o solo chiedono aiuto .Loro si riuniranno il 24 luglio’ sarebbe bello unirci a questa o a Freedom di Diamante.

Per arrivare ad un gruppo locale che si scambia aiuto davanti al green pass o a un tampone

…”L’ egoista non sono io”…

campagna di sensibilizzazione contro la discriminazione di quelli che non vogliono vaccinarsi.

Un vaccinato contagia come chi non si è vaccinato ma si ammala forse solo meno. Quindi il vero egoista è chi si vaccina

3) – progetto di scuola parentale primaria a Mestre in partenza a settembre 2021, le classi 1° e 2°:  Milena de Matteis (allego locandina)
Il progetto «Prim’Aria nel Vento» dell’associazione Guizzino APS è rivolto alle famiglie con bambini in età 6-10, che vogliano perseguire un’offerta formativa e pedagogica innovativa, a misura di bambino.

Il progetto si pone come naturale prosecuzione di «Porta Verde», laboratori permanenti a ispirazione montessoriana e asilo nel bosco per la fascia 3-6, avviati già nel 2018 dall’APS Guizzino a Mestre.

Sono entrambi progetti no-profit, finanziati e gestiti interamente da genitori volontari, con insegnanti qualificati che collaborano a diverso titolo, e si fondano sull’idea di Comunità Educante,che coinvolge insegnanti, genitori, bimbi, psicopedagogisti ed alcune realtà locali di supporto.

Per iniziare, il progetto partirà con una multiclasse di prima e seconda elementare, per cui abbiamo individuato due maestre prevalenti e altre volontarie. Il progetto sarà declinato diversamente in orari e costi, a seconda del numero di bambini presenti, che potrà essere tra 6 e 12.

Le attività saranno svolte in modi costituzionali.

Il progetto ha attualmente alcune criticità.

Innanzitutto il numero di bambini che hanno aderito con certezza non è sufficiente per partire coprendo i costi vivi (affitto e utenze, stipendi maestre, pulizie, materiali, ecc…). Questo rende la suddivisione dei costi insostenibile per le famiglie aderenti. Abbiamo pubblicizzato su telegram e whatsapp in molti canali di homeschooling recentemente nati, canali di libera scelta e sulla pagina facebook di Guizzino APS, ma molte famiglie stanno temporeggiando per capire l’andazzo della scuola pubblica, che a differenza del nostro progetto resta quantomeno gratuita. Ogni pubblicizzazione o ipotesi di finanziamento è vitale, in questa fase.

Un’altra criticità è la sede, che è stata scelta per quest’anno presso il Lab Altobello al centro di Mestre, ma per varie vicissitudini attualmente non si ha la certezza di poterne usufruire. Questo nodo si scioglierà prossimamente, e nel peggiore dei casi sarà necessario da fine agosto reperire in velocità un altro spazio adatto. Ci si sta muovendo chiedendo ad associazioni che svolgono attività prevalentemente serali se è possibile condividere gli spazi, o anche famiglie che hanno una sala da poter prestare/affittare. Ogni suggerimento è gradito.

Con il nostro lavoro, a titolo completamente volontario, speriamo di riuscire a creare questa piccola realtà alternativa, in un periodo in cui la scuola e l’istruzione in generale necessitano di grandi trasformazioni. Per troppo tempo abbiamo lasciato i nostri figlie siamo stati noi stessi “robotizzati” da un’istituzione in cui non si può più credere, se non per quei pochi insegnanti che ancora hanno una coscienza sveglia e un cuore pulsante.

4)- Necessità e metodi di diffusione alla popolazione di informative corrette sulla situazione nel Paese: Chiara  Zanardo 

All’ incontro ho ribadito l’importanza di farsi sentire sulle piazze non solo attraverso manifestazioni ma anche sit in, flashmob, eventi danzanti, com’è stato per la canzone “danser encore” e ora per quella nuova della Costituzione.

L obiettivo è diventare tanti e capillari facendo una rivoluzione dal basso di poche persone ma distribuite a tappeto.

Oltre a questa azione che è di facile esecuzione, poco dispendio energetico ed economico e che non comporta spese e grosso dispendio di energie, è necessario incontrarci e fare rete tra diverse realtà locali che di fatto stanno promuovendo le stesse azioni, in modo da creare una sorta di federazione e collaborazione: a questo proposito abbiamo iniziato con i pic nic, per poterci confrontare e simpatizzare tra noi, ed eventi musicali. La proposta è dunque quella di proseguire nel costruire alleanze per poter creare oltre che un fronte comune nella lotta  e resistenza al sistema, anche una rete di sostegno per avere a disposizione servizi e strutture che ci ospitano e supportano oltre a fornirci beni e servizi.

5)- Informazione sulle attività che vengono svolte davanti alle Procure  da semplici cittadini che chiedono legalità e giustizia: Diana Bof

Davanti a 60 Procure in tutta Italia l’Associazione di Promozione Sociale GOVERNO DEL POPOLO (presidente Francesco Carbone), tramite suoi associati e simpatizzanti, ha PRESIDIATO ininterrottamente dal giorno 23 maggio fino al 30 giugno 2021 distribuendo volantini che spiegavano come dal 1989 in Italia siamo di fatto ostaggio di un golpe politico-giudiziario. Quell’anno infatti fu cambiato il codice di procedura penale e furono introdotti i Mod. 44 e 45 con lo scopo apparente e lodevole di snellire la gran mole di pratiche accumulate nei Palazzi di Giustizia. Tali due modelli permettevano infatti di spedire velocemente e direttamente in archivio, senza esser perciò sottoposte ad indagini, tutte quelle pratiche che per la loro natura non richiedevano di dare luogo a procedere e comunque non ne avrebbero tratto beneficio alcuno ai fini della giustizia (un esempio su tutti, quando si smarrisce un documento di identità si è obbligati a denunciarne lo smarrimento altrimenti non possiamo ottenerne una copia però tale denuncia non darà ovviamente il via ad alcuna indagine in proposito, idem dicasi nel caso dello smarrimento del blocchetto degli assegni per il quale la banca chiede sia effettuata la denuncia. ecc.).

Tutto questo però fu utilizzato da allora in modo criminale da tanti magistrati che tramite soprattutto il mod. 45 (non luogo a procedere) sabotarono ed insabbiarono immediatamente denunce e processi contro Sistemi Criminali dentro e fuori le Istituzioni (Cosche, Logge, Ordini e Sette).

L’ultimo oserei dire disperato tentativo attuato da Carbone con l’Associazione GDP al fine di forzare la mano al sistema RICERCANDO IN TUTTA ITALIA (partendo dalla Sicilia ed arrivando fino a Trieste passando fra gli altri da Palermo, Catanzaro, Roma, Firenze, Genova, Torino, Brescia, Milano, Venezia e Trieste) ALMENO UN MAGISTRATO che accogliesse nei 3 giorni prescritti dalla legge la DENUNCIA CODICE ROSSO MINORE presentata di volta in volta ai vari organi di polizia nelle sedi di competenza e convocasse lui e l’avv. Virginia Cerullo (quale madre della minore affidata al padre, violento ed abusatore della piccola, suo ex marito, e che lei non vede da 5 anni e non sa nemmeno se sia ancora viva). L’avv. Cerullo ha REFERTI “anche” di due medici della Polizia di Stato attestanti le prove di abusi sessuali subiti dalla piccola, all’epoca dell’età di poco più di 2 anni.

PURTROPPO però il padre ed ex marito è in stretta amicizia con l’ex Procuratore Capo di Salerno (pur se ora pensionato) e con i membri politici (in odore di mafia) della famiglia Conte (omonimi dell’ex p.m.) potentissima nel salernitano dove lui abita (a Quadrivio di Campagna).

Tale denuncia però, presentata risalendo tutto lo stivale col solito identico risultato di non ESSERE PRESA IN CARICO nei 3 giorni PREVISTI per Codice Rosso Minore, è sempre stata boicottata. Addirittura a Brescia l’hanno fatta presentare due volte…. Ma l’immenso Palazzo di Giustizia (a cosa servono edifici così enormi se poi non danno seguito neppure a denunce Codice Rosso???) non l’ha accolta anzi, è pure stata malmenata – all’interno di tale tempio della legalità e da un personaggio in divisa! – una socia dell’aps GDP che accompagnava Carbone e l’avv. Cerullo.

Così in codeste 5 settimane di mobilitazione è stato chiarito, se ce ne fosse stato bisogno e comunque una speranza c’era di trovare un – UNO ALMENO IN TUTTO LO STIVALE! – magistrato ‘coraggioso’ al punto da FARE IL LAVORO PER CUI È PAGATO!!!

La delusione è stata cocente più del sole che ci ha abbrustolito la pelle durante i presidi.

 

6)- Gruppo “Istruzione e futuro nuove generazioni”(ref.Francesca Dei Rossi) non si parlerà del Gruppo ma di proposte personali

Argomenti esposti durante la riunione inter-fuochi del 12 luglio 2021.

La scuola da un anno a questa parte ha rappresentato per i bambini ed i ragazzi un luogo ostile fatto di regole assurde e imposizioni limitanti le libertà fisiche e psicologiche al limite della legalità.

Bambini ed insegnanti distanziati e con il volto coperto da una pezza di tessuto. Una maschera che per un anno intero ha impedito agli alunni di trasmettere/ricevere emozioni in una realtà senza sorrisi. Una barriera contro le espressioni umane e la mimica facciale, che sono alla base dello sviluppo cognitivo e dell’interazione sociale.

Cos’è cambiato nelle loro menti e nelle loro anime? Tutto tace nei media asserviti ai poteri forti, eppure ci sono studi di esperti accreditati e innumerevoli ricerche sul tema. Inoltre esistono testimonianze sul malessere dei giovani.

Quindi sarebbe opportuna un’azione di volantinaggio rivolta alle famiglie che impongono la mascherina ai loro figli dentro l’istituzione scolastica, ma anche fuori, in strada.

Sottolineare nei volantini, citando studi, rimandando a link, inserendo codici QR negli stessi, che:

– Il genitore NON sta facendo il bene del proprio figlio.

-Informare che si sta portando avanti un vero e proprio business delle mascherine.

Questa “normalità” non deve passare per consuetudine. Speriamo in un “risveglio” delle famiglie italiane.

7) – Creazione di  un gruppo Telegram dove vengano inseriti solo video o link a video e niente altro. Questo per fare in modo di trovare più velocemente i video ed eventualmente scaricarli prima che vengano censurati: Paolo Mattiazzi

In sintesi,  l’idea è di creare un’archivio dove all’interno vengono salvati solo video e documenti dove tutti possono accedere e inserire.(dati utili con testimonianze e prove di quello che sta succedendo da presentare in un eventuale processo). Dopodiché questi dati si cercherà di scaricarli e salvarli in almeno 2 HD esterni per evitare che vengano persi in caso di censura e cancellazione.

8)-  Sottrazione dei bimbi alle famiglie: Cristina Tegon, Diana Bof

Diana: Ci sono incredibili intrighi in TUTTI i palazzi di in-giustizia, clientelarismi settari e/o massonici ed è anche per questo motivo che anche la gravissima piaga dei FIGLI sottratti alle proprie famiglie non TROVA GIUSTIZIA! Invece di aiutare una famiglia eventualmente in momentanea difficoltà si PRELEVANO I FIGLI come fossero dei pelouches e di incarcerano in strutture costosissime allo stato (cioè a tutti noi) creando eventi traumatici e dolore, spese incredibili per genitori e nonni che per vedere un minore “un’ora al mese in presenza di controllori” devono produrre certificati continuativi redatti da psicologi & co. quasi a dover continuamente provare di non essere socialmente pericolosi.

Tutto ciò è inaccettabile in un paese che si crede, si dice civile ma è invece irrimediabilmente marcio dentro le sue istituzioni.

Io non ero assolutamente a conoscenza di quanto fosse inesistente, inattuata, vergognosamente inefficace la nostra giustizia, l’ho verificato da fine maggio fino ad inizio luglio parlando anche con molti avvocati e personaggi che entravano ed uscivano dal Tribunale di Padova, ed è stata una scoperta scioccante ed amara.

Un Paese in cui la legalità è imbavagliata, accecata e avviluppata nei fili tirati da massoneria, cosche, mafia, logge e simili continuerà ad insabbiare tutte le denunce ‘scomode’ che toccano amici o amici degli amici…. e noi del popolo sovrano saremo soffocati infine da tutta quella sabbia e moriremo senza avere mai avuto giustizia….. (proprio come nella parabola di Kafka “Davanti alla legge” inserita nel Processo e che vidi rappresentata in una raffinatissima ed angosciante opera intitolata “La porta della legge” al Malibran di Venezia)

  1. Bof

 

9)- Salvaguardia dell’ambiente: Antonella Vitocco

Antonella : alla riunione di Lunedì 12 luglio ho parlato della lotta alla vivisezione (milioni di euro per una ricerca universitaria crudele e inutile..) – poi ho detto che possiamo andare a firmare per il referendum per abolire la caccia, presso gli uffici Comunali-(elettorale o anagrafe) (basta la carta di identità) – poi ho sintetizzato la vicenda di Franco Malosso von Rosenfranz(nostro compagno di lotte) chiedendo di aiutare il Comitato in sua difesa, di firmare la petizione in sua difesa e di fare iniziative in Anfiteatro (assemblea dei Fuochi ed eventi per Raccolta soldi per le spese legali e per la manutenzione dell’Anfiteatro…)

10)– Riorganizzazione Referenti/Ambasciatori Fuoco/comunicatori in chat

Fatti: dal punto di vista organizzativo è stato stabilito che devono entrare nel gruppo Interfuochi non più di due componenti dei vari Fuochi, indipendentemente da quante persone fanno parte del Fuoco stesso.

Mie considerazioni: dato che il Fuoco di Venezia Mestre è costituito da un centinaio di persone (al 24 luglio 21) fra iscritti (72) e simpatizzanti (33), avevo chiesto che ci potessero essere almeno 3 o 4 referenti per potersi distribuire il lavoro, poterlo farlo in modo adeguato e non trascurare la propria vita privata.

Mi è stato detto che doveva venir conservato il numero di due  componenti del Fuoco che potevano entrare in Interfuochi, che questo non era un “ruolo” ma un “compito”, che il “ruolo invece era del “rappresentante o ambasciatore”, così come definito dallo Statuto R2020.

“I fuochi locali R2020 potranno, a loro volta, avere una struttura di tre cerchi concentrici che definiscono flessibilmente il ruolo e la disponibilità a partecipare di ciascuno – senza comportare alcuna distinzione di tipo gerarchico tra i diversi cerchi.”

Mentre i ruoli (ambasciatori) nell’ambito del Fuoco si potevano decidere in “piena liberta’”.

Faccio presente che sono perfettamente d’accordo e auspico che ci sia una rotazione fra rappresentanti a condizione che questa rotazione sia libera per permettere a chi vuole di farne esperienza, ma sono anche pienamente convita che se anche si debba svolgere il ruolo di rappresentante solo per “un giorno” lo si debba fare nel pieno delle proprie possibilità di conoscenza e quindi di azione .

Per togliere qualsiasi equivoco vorrei precisare, conoscendo un po’ me stesa, che non  lo dico né per un aspetto “egoico”, né per operare una sorta di ricatto, lo dico solo sulla base dell’esperienza e del buon senso.

Interfuochi pur non essendo un luogo decisionale, dato che è stato ribadito che i luoghi decisionali sono solo in presenza, è un luogo organizzativo e di conoscenza, sia delle attività che vengono svolte nei Fuochi del Veneto, sia un luogo di conoscenza dei referenti degli altri fuochi. E’ un luogo che permette di far rete anche al di fuori di Interfuochi stesso.

Faccio degli esempi.

La prima cosa che ho fatto entrando in Interfuochi è stato fare una tabellina dei suoi componenti con l’indirizzo email del loro Fuoco.

Questo mi ha permesso di capire la situazione non reale dei Fuochi nella mappa R2020 (fuochi spenti oppure fuochi accesi non presenti in mappa). Problema che verrà risolto  a seguito segnalazione dei Fuochi, fatta entro il 30 giugno, delle loro attività, nella  rispettiva pagina.

Questa conoscenza di quali erano i fuochi attivi e dei relativi referenti mi è stata utile in varie occasioni per poter fare rete con l’ invio, nelle pagine personali, di comunicazioni in merito alla diffida Zaia, flash mob in Campo San Geremia di lunedì 5 luglio, apertura del gruppo “green  pass strutture, certificazione verde”. Di indirizzare, specialmente dopo le manifestazioni di maggio e giugno, le persone che scrivevano ai Fuochi e che non ricevono risposta, ai referenti dei fuochi accesi.

Inoltre conoscere e far rete con i rappresentanti degli altri Fuochi mi ha permesso di inserire parecchi di loro, nella mailing list, fra i simpatizzanti del fuoco Venezia Mestre, di conoscere le loro attività e far conoscere le nostre, per poterle condividere come i Flash Mob che verranno esportati anche a Venezia Mestre, l’incontro di – Macroeconomia ” “la grande truffa, tasse &e debito pubblico”” con Francesca Salvador referente del fuoco di Vittorio Veneto , il picnic del Fuoco di Treviso dell’11 luglio,  ecc…

Conclusione: l’”escamotage” (non in senso negativo) che viene proposto di conservare il numero di due i “comunicatori” in Interfuochi e lasciare a livello di Fuoco di avere più referenti che ricevono informazioni dai “comunicatori” non  permette quella informazione/conoscenza diretta che poi ognuno utilizza in base alla propria sensibilità, che permette di comprendere le varie realtà dei fuochi e quindi di agire di conseguenza e fare rete.

Ovviamente questo non ha niente a che vedere con il non avere fiducia dei “comunicatori” da Interfuochi a Fuochi, si tratta solo di una questione di ermeneutica, di linguaggio, di logica e di permettere ad ognuno di raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati con i propri talenti e sensibilità.

24 luglio 2021

Informo che per una questione di turnazione , come prevista dallo Statuto R2020, non sono piu’ referente/ambasciatore del Fuoco Venezia  Mestre e amministratrice dei Gruppi Telegram R2020, compito che lascio ai nuovi referenti.

Vi ringrazio  per l’aiuto, affetto e l’amicizia che  mi avete dimostrato nello svolgere tale ruolo.

Vi invio un forte abbraccio  e un caro saluto

Daniela

24 luglio 2021