“Procurato allarme, minaccia, violenza privata, falso ideologico, sono solo alcuni dei reati che a mio dire sono stati compiuti da diversi soggetti rappresentativi del mondo dell’industria, della politica, della scienza e della medicina. Tra questi tre in particolare, per il ruolo che svolgono, la visibilità che hanno e l’autorità che detengono sono stati personalmente denunciati dalla sottoscritta insieme all’ Avvocato Edoardo Polacco: il Presidente dell’Ordine dei Medici, Filippo Anelli, al direttore generale di Confindustria, Francesca Mariotti e alla dottoressa Ilaria Capua…” GUARDA L’INTERVENTO DI SARA CUNIAL IN CONFERENZA STAMPA ALLA CAMERA (VIDEO)
DI SARA CUNIAL
Evidentemente costoro non hanno chiare le leggi che ancora sono in vigore nel nostro Paese. Se no non si spiegherebbe il continuo calpestare la nostra carta Costituzionale e i diritti dei cittadini italiani.
Sto parlando delle gravissime affermazioni della Mariotti che recentemente ha messo in discussione il diritto al lavoro e l’art. 1 della nostra Cost., configurando una possibile sospensione dal lavoro e dello stipendio per tutti coloro che rifiutano il siero sperimentale.
E ancora, le dichiarazioni della Capua, sul negare la sanità pubblica a chi decide di non voler fare da cavia ai cosiddetti vaccini anti-covid, dichiarazioni in palese contrasto con l’articolo 32 della Cost. e con tutto il nostro Sistema sanitario nazionale.
E infine quanto detto dal pres. Anelli, che in più riprese ha dato sfogo alle sue libere interpretazioni sull’emergenza e sui vaccini, consigliando a giovani e giovanissimi ‘di affrettarsi a fare la vaccinazione prima dell’inizio della scuola’.
Un atto gravissimo che ho evidenziato anche tramite interrogazione al Ministro Speranza. Il pres. di una Federazione non può in alcun modo rappresentare l’opinione di un’intera categoria, ne svolgere attività di lobbying, attività politica o sindacale durante il suo mandato. Al contrario! Per il ruolo che ricopre Anelli è chiamato a promuovere e assicurare l’indipendenza, l’autonomia e la responsabilità dell’esercizio professionale, in linea con il Codice Deontologico della professione sanitaria.
Perciò la sua rimozione immediata è atto dovuto e insindacabile per poi lasciare spazio alla magistratura che da oggi è stata chiamata a lavorare su quanto denunciato in sede parlamentare e penale dalla sottoscritta.