CALL TO ACTION: NO AL COVID PASS #1 – I TEST PCR NON FUNZIONANO

Parte la campagna di 10 giorni di mailbombing verso gli Eurodeputati e i Senatori della Repubblica Italiana, impegnati nella votazione del Regolamento Europeo che introduce il Passaporto Vaccinale. Questa è la prima mail che vogliamo inviare per fornire ai parlamentari in buona fede delle argomentazioni ragionevoli per un voto contrario. Vi chiediamo il vostro impegno quotidiano nel inviare le email per i prossimi 10 giorni.

Gli Eurodeputati interessati sono i membri della Commissione LIBE, mentre i Senatori sono quelli della Commissione Politiche Europee del Senato. Entrambe le commissioni inizieranno domani i lavori (LIBE sarà live a questo indirizzo dalle 10:25 alle 12).

  1. Un test PCR non è in grado di distinguere tra virus vivi e morti. Pertanto, un test PCR positivo non fornisce alcuna informazione sull’infettività di un individuo (1).

  2. Le persone infettate da SARS-CoV-2 possono essere infettive per un breve periodo prima della comparsa dei sintomi di COVID-19 e per circa otto giorni dopo la comparsa dei sintomi. A causa della sensibilità dei test PCR, i frammenti virali inattivi possono essere rilevati nei tamponi nasali fino a 83 giorni dall’inizio della malattia (1).

  3. E’ possibile che una persona risulti positiva al test SARS-CoV-2 quando non ha il virus. Risultati “falsi positivi” possono anche verificarsi a causa delle contaminazioni (2).

  4. I “primer” (brevi sequenze genetiche) utilizzati nei test PCR potrebbero non rilevare con precisione SARS-CoV-2 (4) e confondere il materiale genetico del genoma umano o di altri coronavirus per SARS-CoV-2 (2).

  5. Il ciclo di amplificazione – il numero di volte in cui il materiale genetico viene amplificato – è importante quando si interpretano i risultati del test PCR. Se il valore del ciclo di amplificazione è basso (ad es. inferiore a 25), questo indica che c’è un sacco di materiale genetico virale e quindi è più probabile che il virus sia attivo. Se il valore (TC) è alto (ad es. superiore a 30), è più probabile che l’infezione non sia più attiva.

Se non è presente alcun virus attivo, una persona non è contagiosa.

Nel novembre 2020, un gruppo di scienziati ha condotto una revisione dell’articolo Corman-Drosten (3), che definisce lo standard per i test PCR globali per SARS-CoV-2. Gli scienziati hanno concluso che “il documento Corman-Drosten è gravemente difettoso rispetto al suo design biomolecolare e metodologico(4). Nel gennaio 2021, anche l’OMS ha pubblicato una guida tecnica sul rischio di falsi positivi (5).

La validità e l’utilità degli attuali regimi di test PCR, in particolare quando si testano persone asintomatiche, devono essere messe in discussione. L’evidenza scientifica mostra chiaramente che il test PCR non può fornire risultati affidabili sull’infezione da Covid-19. Pertanto, il passaporto  vaccinale potrebbe portare a un trattamento iniquo e discriminatorio del cittadino, che vedrebbe vietata la sua libertà fondamentale di movimento, annullata su una base scientifica dubbia.

Invia questa mail anche tu. Compila il form sottostante.

    Accetto che R2020 invii la mail per mio conto

    FONTI

    (1) https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2020.08.04.20167932v4

    (2) https://www.pandata.org/a-miscarriage-of-diagnosis/

    (3) https://www.eurosurveillance.org/content/10.2807/1560-7917.ES.2020.25.3.2000045

    (4) https://cormandrostenreview.com/report/

    (5) https://www.who.int/news/item/20-01-2021-who-information-notice-for-ivd-users-2020-05