Il cigno bianco – Riportiamo il Messaggio di Pasqua di Maria Fida Moro.
In un mondo come sospeso ed immoto abbastanza rattristante dove ritrovare la gioia e la speranza? In un tempo in cui i bambini vengono abbandonati nei cassonetti oppure uccisi nel sonno ed anche buttati dalle finestre e giù dai ponti come possiamo ritrovare la nostra perduta umanità? Lo stesso dicasi per le donne vessate, abusate ed infine uccise perché considerate meno di un oggetto. A chi rivolgerci? Che cosa fare? Io proprio non lo so, ma non si può e non si deve accettarlo con indifferenza come se bastasse non pensarci per lasciarselo alle spalle. Siamo spiriti splendenti, incarnati in un corpo terreno, per sperimentare le emozioni ed i sentimenti. Non possiamo fare a meno della luce, dell’amore, della verità, che ci tengono in vita e che è anche nostro compito testimoniare e far risplendere. Non siamo soltanto cattivi ed inconsapevoli siamo meglio e di più. La nostra epoca è faticosa e difficile, appunto un’epoca buia ma perché arrendersi senza neanche tentare di cambiare le cose? Tutto ci riguarda, tutto dipende anche da noi, dalla microplastica dei mari, alle balene spiaggiate, alla sorte della gran parte dell’umanità che muore di fame ed in guerre permesse da noi. È necessario erodere il male o almeno scalfirlo costi quel che costi. E come? Forse con una manciata piccola piccola di bene. Difendendo i deboli, dando voce ai muti e proclamando e ricordando i diritti inviolabili sanciti dalla nostra Costituzione, la più bella del mondo.
Il pianeta azzurro è la nostra casa di smeraldo e non possiamo lasciarlo distruggere senza punire noi stessi nel senso di auto cancellarci dall’esistenza.
In assoluto contrasto con i bambini di cui parlavo prima c’è un’immagine che mi ha profondamente commossa che voglio condividere con voi. In quella che oggi è la Danimarca, 9000 anni fa, è stato seppellito un neonato accanto alla sua mamma ed il piccolo è posato sull’ala di un cigno. Quanta tenerezza e quanto amore! C’è un rispetto estremo in questa straordinaria sepoltura, che ci parla dalla notte dei tempi. Quasi che il cigno potesse portare il neonato verso l’altra vita sulle sue grandi ali bianche. Intenerisce il cuore. E noi saremmo quelli civili e buoni! Per favore facciamo qualcosa, qualsiasi cosa sia amorevole ed umana, che aiuti gli altri a sentirsi bene ed umanizzati, che ci riporti al respiro del cosmo, al profumo dei prati in fiore, al nostro cuore che miracolosamente batte, al sole che ritorna ogni giorno portando la vita a tutte le creature di cui siamo parte. Forse basta uno sguardo, una risata, un saluto, una parola incoraggiante, un complimento sincero o magari fare spazio nella fila. Lo vogliamo capire sì o no che basterebbe un solo super terremoto, uno tsunami, un meteorite per cancellarci dalla faccia della terra. Tutto quello che abbiamo è in dono e, come diceva la saggezza degli antichi pellerossa, abbiamo ereditato la terra dai nostri figli e che ogni cosa è in continuo divenire.
Una volta, non molti anni fa, ho parlato alle quinte elementari di Montecatini. Venivo dal Trentino, dove abitavo, e stavo andando a Roma per una manifestazione e mi sentivo malissimo. Ero partita nel cuore della notte per essere alle 8.30 a scuola. Avrei dovuto parlare di papà a quei bambini ed è molto difficile raccontare una storia terribile, in modo veritiero, senza turbarli. All’improvviso per prendere fiato ho posto una domanda all’assemblea dei piccoli uditori. Non so proprio perché ho chiesto loro “Secondo voi chi tiene insieme il cosmo?”. Si sono guardati. Erano seri e compunti. Poi un bimbo pacifico e rotondetto ha alzato la mano. Gli ho chiesto come si chiamasse e mi ha risposto “Alessandro” poi ha dichiarato con fare pacato e sicuro di sé “che il cosmo è tenuto insieme dall’amore e dalla verità”. Quindi è partito un dibattito di altissimo livello tra i bambini che mi spiegavano il miracolo della vita mentre le loro maestre stupefatte, li ascoltavano in religioso silenzio. Io sono come resuscitata, mi sentivo bene ed ero felicissima, ogni cellula del mio corpo vibrava all’unisono: la vita è bella, la vita è bella!
Questo è il mio regalo di Pasqua per voi. Come ha detto Alessandro l’amore e la verità sostengono il firmamento, impedendo ad esempio alla terra di scomparire in un buco nero o chissà dove nello spazio.
Noi siamo uno e possiamo essere felici ed in armonia “nonostante”. Che la luce risplenda dunque “in perfetta letizia” e noi con lei!
Maria Fida Moro