REGALA ABBRACCI! – Un flashmob per dire no al distanziamento sociale, sì all’umanità!

Riportiamo la bellissima esperienza di un gruppo di ragazze, donne, bambine che sul lago di Bracciano hanno dato vita a un flashmob degli abbracci.  Un evento che in questi anni si è visto in tante città italiane, ma che di questi tempi è più che mai significativo. Sotto la spiegazione di come è stato creato e di come si è svolto l’evento. Grazie!  

Questa ‘flashmob’ nasce da un’intuizione, una sorta di visualizzazione che è arrivata nel corso di una meditazione in gruppo.

RINGRAZIAMO DI CUORE il gruppo Encanto al Alma, per averci concesso l’uso del brano El Abrazo, di Leticia Passeggi, autrice e cantante.

COME NASCE
Stavamo semplicemente ascoltando il respiro, prima con l’aiuto di una musica e poi in silenzio (30 min in tutto), e con l’intento di ricevere dall’alto una luce dorata, e una volta assorbita inviare tutti quanti luce alla terra, in questi tempi bui. Preciso che in questo gruppo di amiche ed amici meditanti non si è mai parlato di ‘politica’, si è sempre solo mantenuto l’incontro in presenza, seguito da un momento di convivialità e di affetto. Personalmente in quei giorni ero molto preoccupata dalla paura che vedevo insinuarsi tra la gente, gli uni degli altri, e che sentivo contro natura. Mentre ricevevo luce e dal cuore la inviavo alla terra, ho visualizzato umani a cui mandarla, cercavo la via ed è come se si fosse risvegliata una chiave che connette tutti i cuori, una chiave di accesso all’unione perduta: mi sono vista su una seggiolina gracile ai bordi di una strada affollata, con il cartello “regalo abbracci”. Quando ho condiviso questa visualizzazione, ha raccolto più entusiasmo di quanto pensassi e così l’abbiamo realizzata.

COME SI ORGANIZZA

QUANDO
– Il meteo deve essere favorevole
– Meglio un sabato, una domenica o un giorno di festa, in cui le persone hanno meno pensieri e più apertura verso la propria interiorità
– A metà mattinata è un buon momento perché la mattina, si sa, ha l’oro in bocca, un’energia più pulita del pomeriggio, e perché i luoghi pubblici iniziano ad essere affollati ma non lo sono troppo.

DOVE
– Si scelga un luogo pubblico, pedonale, bello e di passaggio, largo almeno 4-5metri per poter formare un cerchio senza ostruire il passaggio, (la via dello struscio insomma) senza essere troppo affollato e che rappresenti un punto di ritrovo della comunità locale, della polis.

PERCHE’
– È importante tenere a mente che l’obiettivo non è dispensare quanti più abbracci possibile!!! La nostra disposizione in cerchio che fiorisce verso l’esterno, la presenza, la musica, la disponibilità all’abbraccio senza maschera è in sé l’essenza di questa azione ❤️

– È FONDAMENTALE prepararsi meditando per una mezz’ora subito prima di uscire e portare con sé quel senso di pace interiore che è la risorsa che andiamo ad offrire sostanzialmente.

QUANTO
– Per noi, 30-40 minuti sono stati un tempo giusto per ancorare la propria presenza nel luogo scelto ed iniziare ad “irradiare” la nostra intenzione, senza prolungare troppo la nostra presenza sul suolo pubblico per evitare di incorrere in contestazioni .

COME
– Vi disporrete in cerchio, rivolte/i verso l’esterno come un fiore, e al centro quindi alle vostre spalle potrete deporre la cassa audio da collegare con un telefono, noi abbiamo scelto di mandare in loop il bellissimo brano ‘El abrazo’, di Encanto al alma
– Siate carichi di intenzione pura, pulita, amorevole accogliente
– I passanti si allargheranno e vi passeranno attorno, forse vi chiederanno un abbraccio o forse conserveranno questa immagine in testa
– Una volta fissati data e luogo potete chiedere agli amici di sostenervi se passano di lì facendo riprese o prendendosi un abbraccio, ma possibilmente senza parole.

COME SI INTERAGISCE IN CASO DI CONTROLLI
Quando e se passano le forze dell’ordine, potrete parlarci: fatelo con il cuore. Io ho spiegato loro che al di là di tutti i discorsi, ci stavamo perdendo qualcosa che ha a che vedere con la natura intima della nostra specie, il rapporto umano. Da quel momento in poi abbiamo parlato di contenuti più che di forme e regole. Ci hanno portato le loro esperienze personali. I discorsi relativi alle mascherine sono stati rapidamente accantonati, e abbiamo parlato di contenuti e di esperienze personali più che di forme e di regole. Un amico gli ha fatto notare che era stato sorpreso da quanti passanti avevano effettivamente chiesto un abbraccio. Ci di levare il campo in modo molto cortese e senza eccessiva pressione, gli abbiamo spiegato che sentivamo questa cosa come necessaria e lo avremmo probabilmente fatto di nuovo. Siamo andati via con calma, essendo già rimasti il tempo previsto.La conversazione che potrete avere con eventuali detrattori o con le forze dell’ordine è probabilmente la parte più bella del lavoro. Perché in quel momento vi troverete sulla pubblica via, a dibattere in modo civile tra cittadini che hanno visioni differenti di quale sia il bene comune. In una parola: l’essenza della democrazia, che nasce come cittadinanza attiva e in presenza, in grado di accogliere tutti e di arricchirsi delle nostre diversità, purché ci si parli dal cuore.

Per supporto, scrivete a Dafnoula@pm.me