F.A.Q. delle F.A.Q. AIFA Vaccinazione anti covid 19 vaccino Pfizer mRNABNT162b2

PROVE DI LETTURA CRITICA E CONSAPEVOLE.

Dal sito ufficiale dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), sito governativo, abbiamo letto e ragionato intorno alle risposte che danno in merito alle principali domande relative al vaccino suddetto.

Leggendo una domanda tira l’altra, nel senso che le risposte hanno fatto nascere ulteriori interrogativi.

Di seguito riportiamo i dubbi che sono sopravvenuti durante una lettura attenta delle F.A.Q. riportate dal sito ufficiale dell’AIFA in data 23 dicembre 2020.4_6010507345761667712 (1)

 

1. Che cos’è e a che cosa serve?

Il vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) è un vaccino destinato a prevenire la malattia da coronavirus 2019 (COVID-19) nei soggetti di età pari o superiore a 16 anni. Contiene una molecola denominata RNA messaggero (mRNA) con le istruzioni per produrre una proteina presente su SARS-CoV-2, il virus responsabile di COVID-19.Il vaccino non contiene il virus e non può provocare la malattia.

  • Dato che non contiene il virus, né attivato né inattivato, si può chiamare vaccino?

5.  La sperimentazione è stata abbreviata per avere presto il prodotto?

Gli studi sui vaccini anti COVID-19, compreso il vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty), sono iniziati nella primavera 2020, perciò sono durati pochi mesi rispetto ai tempi abituali, ma hanno visto la partecipazione di un numero assai elevato di persone: dieci volte superiore agli standard degli studi analoghi per lo sviluppo dei vaccini. Perciò è stato possibile realizzare uno studio di grandi dimensioni, sufficienti per dimostrare efficacia e sicurezza.

  • Quali sono i tempi abituali per ottenere un vaccino sicuro?
  • Quali sono gli effetti nel lungo periodo?

6. come sono stati condotti gli studi clinici?

Uno studio clinico di dimensioni molto ampie ha dimostrato che il vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) è efficace nella prevenzione di COVID 19 nei soggetti a partire dai 16 anni di età. Il profilo di sicurezza ed efficacia di questo vaccino è stato valutato nel corso di ricerche svolte in sei paesi: Stati Uniti, Germania, Brasile, Argentina, Sudafrica e Turchia, con la partecipazione di oltre 44.000 persone. La metà dei partecipanti ha ricevuto il vaccino, l’altra metà ha ricevuto un placebo, un prodotto identico in tutto e per tutto al vaccino, ma non attivo. L’efficacia è stata calcolata su oltre 36.000 persone a partire dai 16 anni di età (compresi soggetti di età superiore ai 75 anni) che non presentavano segni di precedente infezione.

  • Dove sono finite le 8.000 persone mancanti alle 36.000 ( vista la partecipazione di oltre 44.000 persone)?

Lo studio ha mostrato che il numero di casi sintomatici di COVID-19 si è ridotto del 95% nei soggetti che hanno ricevuto il vaccino (8 casi su 18.198 avevano sintomi di COVID-19) rispetto a quelli che hanno ricevuto il placebo (162 casi su 18.325 avevano sintomi di COVID-19).

  • Come stanno i 162 che hanno ricevuto il placebo, e avevano sintomi di Covid 19?
  • Prendendo in esame i numeri 162 casi su 18.325, (coloro che hanno ricevuto il placebo), lo 0,88% ha sviluppato sintomi, fino a prova contraria senza alcun decesso (almeno così si evince da quanto scritto) : tale percentuale lo fa considerare un virus così pericoloso?

9. Quanto dura la protezione indotta dal vaccino?

La durata della protezione non è ancora definita con certezza perché il periodo di osservazione è stato necessariamente di pochi mesi, ma le conoscenze sugli altri tipi di coronavirus indicano che la protezione dovrebbe essere di almeno 9-12 mesi.

  • alla domanda 5 si afferma:” ….Perciò è stato possibile realizzare uno studio di grandi dimensioni, sufficienti per dimostrare efficacia e sicurezza…” Non sono contraddittore le risposte 5 e 9?
  • se non si sa per quanto tempo protegga, con quale certezza si dice che non sia pericoloso?

10. Il vaccino può provocare la malattia Covid 19 o altre alterazioni genetiche?

Questo vaccino non utilizza virus attivi, ma solo una componente genetica che porta nell’organismo di chi si vaccina l’informazione per produrre anticorpi specifici.
Non sono coinvolti virus interi o vivi, perciò il vaccino non può causare malattie. L’mRNA del vaccino come tutti gli mRNA prodotti dalle cellule si degrada naturalmente dopo pochi giorni nella persona che lo riceve.

  • Quali studi ci sono sulle eventuali conseguenze di un mRNA che si installa nel proprio DNA, anche se per pochi giorni?

11. Le persone vaccinate possono trasmettere comunque l’infezione ad altre persone?

Gli studi clinici condotti finora hanno permesso di valutare l’efficacia del vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) sulle forme clinicamente manifeste di COVID-19 ed è necessario più tempo per ottenere dati significativi per dimostrare se i vaccinati si possono infettare in modo asintomatico e contagiare altre persone. Sebbene sia plausibile che la vaccinazione protegga dall’infezione, i vaccinati e le persone che sono in contatto con loro devono continuare ad adottare le misure di protezione anti COVID-19.

  • Ergo: posso quindi continuare a scegliere i D.P.I. anziché un vaccino poco conosciuto?

13. Quali reazioni avverse sono state osservate?

Le reazioni avverse osservate più frequentemente (più di 1 persona su 10) nello studio sul vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) sono stati in genere di entità lieve o moderata e si sono risolte entro pochi giorni dalla vaccinazione. Tra queste figuravano dolore e gonfiore nel sito di iniezione, stanchezza, mal di testa, dolore ai muscoli e alle articolazioni, brividi e febbre. Arrossamento nel sito di iniezione e nausea si sono verificati in meno di 1 persona su 10. Prurito nel sito di iniezione, dolore agli arti, ingrossamento dei linfonodi, difficoltà ad addormentarsi e sensazione di malessere sono stati effetti non comuni, che hanno interessato meno di 1 persona su 100. Debolezza nei muscoli di un lato del viso (paralisi facciale periferica acuta) si è verificata raramente, in meno di 1 persona su 1000.

  • più di una persona su dieci = oltre 1.800 su 18.000 individui;
  • meno di una persona su 100 =  circa 180 individui;
  • meno di una persona su 1000 (paralisi facciale periferica acuta) = circa 18 individui;
  • su 18.000 che hanno ricevuto il placebo hanno manifestato sintomi di Covid 162 individui.

14, Quali reazioni avverse gravi sono state osservate durante la sperimentazione?

L’unica reazione avversa severa più frequente nei vaccinati che nel gruppo placebo è stato l’ingrossamento delle ghiandole linfatiche. Si tratta, comunque, di una patologia benigna che guarisce da sola.
In generale, le reazioni sistemiche sono state più frequenti e pronunciate dopo la seconda dose.
Nei Paesi dove è già stata avviata la somministrazione di massa del vaccino sono cominciate anche le segnalazioni delle reazioni avverse, da quelle meno gravi a quelle più significative, comprese le reazioni allergiche. Tutti i Paesi che avviano la somministrazione del vaccino estesa a tutta la popolazione raccoglieranno e valuteranno ogni segnalazione pervenuta al sistema di farmaco vigilanza delle reazioni averse al vaccino, così da poter definire con sempre maggior precisione il tipo di profilo di rischio legato alla vaccinazione.

  • Gli ultimi dati reperibili dal Dipartimento Salute e Servizi Umani degli Stati Uniti, mostra che sono già state segnalate 40.433 reazione avverse, causate dalla vaccinazione contro Covid 19, negli U.S.A.: queste includono 127 *decessi https://vaers.hhs.gov/ (*da consultare con attenta lettura in quanto gli eventi fatali sono stati descritti con differenti terminologie).
  • Considerato che siamo nella seconda fase di sperimentazione, tramite la somministrazione sul territorio italiano, e che negli U.S.A. sono state contate anche vittime, dove si possono reperire dati aggiornati sugli effetti collaterali in Italia?

30. Il vaccino protegge solo la persona vaccinata o anche i suoi familiari?

Il vaccino protegge la singola persona, ma se siamo in tanti a vaccinarci, potremmo ridurre in parte la circolazione del virus e quindi proteggere anche tutte le persone che non si possono vaccinare: la vaccinazione si fa per proteggere se stessi, ma anche la comunità in cui viviamo.

  • Quindi, perché alla domanda 11 si risponde che i vaccinati devono continuare ad adottare i D.P.I.?

32. Ci sarà vaccino per tutti?

Il Governo italiano, tramite le procedure europee, ha prenotato l’acquisto di oltre duecento milioni di dosi di vaccini anti COVID-19 da sei diversi produttori. Non ci sarà libera scelta su quale vaccino preferire: il vaccino disponibile al tempo e al luogo sarà offerto dai servizi vaccinali in piena garanzia di equivalente sicurezza ed efficacia.

  • Considerata la popolazione italiana, di circa 60.000.000 di individui, che gli under 16 sono esentati, che il vaccino non è obbligatorio, e che il virus muta, che chi avrà effetti collaterali alla prima somministrazione sarà esentato dalla seconda,  perché sono state acquistate 200.000.000 di dosi? Anche ipotizzando che venga vaccinata tutta la popolazione italiana, con doppia dose, 200.000.000 meno 120.000.000 è uguale a 80.000.000 di dosi superflue.
  • Qual è stato il costo?

“IL DUBBIO E’ SCOMODO MA LA CERTEZZA E’ RIDICOLA” (VOLTAIRE)

Fuoco Gaia di Vedelago F.R. & M.P. 14 gennaio 2021