Non tutto in Europa è paralizzato dai lockdown anti-Covid: si è infatti messa in moto la mastodontica esercitazione annuale dell’Esercito Usa, Defender-Europe, che fino a giugno mobilita sul territorio europeo, e al di là di questo, decine di migliaia di militari con migliaia di carrarmati e altri mezzi. La Defender-Europe 21 non solo riprende il programma di quella del 2020, ridimensionata a causa del Covid, ma lo amplifica.
(Manlio Dinucci per il manifesto, 30 marzo 2021)
Perché arriva dall’altra sponda dell’Atlantico il «Difensore dell’Europa»? Lo hanno spiegato i 30 ministri degli Esteri della Nato (per l’Italia Luigi Di Maio), riuniti fisicamente a Bruxelles il 23-24 marzo: «La Russia, col suo comportamento aggressivo, mina e destabilizza i vicini, e tenta di interferire nella regione balcanica». Scenario costruito con la tecnica del capovolgimento della realtà: ad esempio accusando la Russia di tentare di interferire nella regione balcanica, dove la Nato ha «interferito» nel 1999 sganciando sulla Jugoslavia, con 1.100 aerei, 23.000 bombe e missili.
Di fronte al grido di aiuto degli alleati, arriva l’Esercito Usa a «difendere l’Europa». La Defender-Europe 21, al comando dell’Esercito Usa in Europa e Africa, mobilita 28.000 militari degli Stati uniti e di 25 alleati e partner della Nato: essi condurranno operazioni in oltre 30 aree di addestramento in 12 paesi, comprese esercitazioni a fuoco e missilistiche. Vi parteciperanno anche l’Aeronautica e la Marina Usa.
In marzo è cominciato il trasferimento dagli Stati uniti in Europa di migliaia di soldati e di 1.200 mezzi corazzati e altri equipaggiamenti pesanti. Essi stanno arrivando in 13 aeroporti e 4 porti europei, compresi quelli italiani. In aprile, da tre depositi preposizionati dell’Esercito Usa – in Italia (probabilmente Camp Darby), Germania e Olanda – saranno trasferiti in varie aree di addestramento in Europa oltre 1.000 equipaggiamenti pesanti, che saranno trasportati con autocarri, treni e navi. In maggio, in 12 paesi, tra cui l’Italia, si svolgeranno quattro grandi esercitazioni. In una di queste, oltre 5 mila soldati di 11 paesi si spargeranno in tutta Europa per esercitazioni a fuoco.
Mentre ai cittadini italiani ed europei sarà ancora vietato spostarsi liberamente, per ragioni di «sicurezza», tale divieto non varrà per le migliaia di soldati che si sposteranno liberamente da un paese europeo all’altro. Avranno il «passaporto Covid», fornito non dalla Ue ma dall’Esercito Usa, in cui si garantisce che essi sono sottoposti a «strette misure di prevenzione e mitigazione del Covid».
Gli Stati uniti non vengono solo a «difendere l’Europa». La grande esercitazione – spiega nel suo comunicato l’Esercito Usa in Europa e Africa – «dimostra la capacità degli Stati uniti di essere partner strategico per la sicurezza nelle regioni dei Balcani e del Mar Nero, mentre sosteniamo le nostre capacità nel Nord Europa, nel Caucaso, in Ucraina e Africa». Per questo la Defender-Europe 21 «utilizza le fondamentali rotte terrestri e marittime che collegano Europa, Asia e Africa».
Il generoso «Difensore» non dimentica l’Africa. In giugno, sempre nel quadro della Defender-Europe 21, andrà a «difendere» Tunisia, Marocco e Senegal con una vasta operazione militare dal Nord Africa all’Africa Occidentale, dal Mediterraneo all’Atlantico. Essa sarà diretta dall’Esercito Usa attraverso la Task Force dell’Europa Meridionale con quartier generale a Vicenza. Bisogna contrastare – spiega il comunicato ufficiale – «la malefica attività in Nord Africa ed Europa Meridionale e l’aggressione militare avversaria». Non specifica chi siano i «malefici», ma è evidente il riferimento a Russia e Cina.
Il «Difensore dell’Europa» non è qui di passaggio. Partecipa alla Defender-Europe 21 il V Corpo dello US Army che, dopo essere stato riattivato a Fort Knox nel Kentuky, ha costituito il proprio quartier generale avanzato a Poznan in Polonia, da dove comanderà le operazioni lungo il fianco orientale della Nato. Partecipano all’esercitazione le nuove Brigate di assistenza delle forze di sicurezza, unità speciali dello US Army che addestrano e guidano in operazioni militari le forze di paesi partner della Nato (come sono Ucraina e Georgia).
Anche se non si sa quanto costerà la Defender-Europe 21, si sa che a pagare saremo, con denaro pubblico, noi cittadini dei paesi partecipanti, mentre scarseggiano le risorse per affrontare la crisi. La spesa militare italiana è salita quest’anno a 27,5 miliardi di euro, ossia a 75 milioni di euro al giorno. L’Italia ha però la soddisfazione di partecipare alla Defender-Europe 21 non solo con le proprie forze armate, ma quale paese ospite. Avrà quindi l’onore, in giugno, di ospitare l’esercitazione conclusiva del Comando Usa, con la partecipazione del V Corpo dello US Army da Fort Knox.