Nel nostro Paese, come altrove, la situazione è drammatica. Tra il 2019 e 2020 i comuni di Roma, L’Aquila e Torino hanno siglato il Memorandum of Intent con l’Agenzia spaziale europea «con l’obiettivo di promuovere processi innovativi basati su applicazioni spaziali, sfruttando la tecnologia 5G».
È notizia che nel Recovery Fund, il Ministero della difesa, prevede la tecnologia 5G in orbita con una costellazione modulare di 36 satelliti.
Il 18 novembre 2020, Luigi Gubitosi, Ceo di Telecom Italia, durante l’assemblea annuale dell’Anci, ha annunciato che Tim ha siglato un accordo con Eutelsat, da 150 milioni di euro, per portare la connettività nelle zone più remote del Paese attraverso la tecnologia satellitare da gennaio 2021. Ma non solo…
Il 17 dicembre 2020, hdblog.it da la notizia che Thierry Breton, commissario europeo per il mercato interno, sarà a capo di un progetto per la costituzione di una costellazione europea di 600 satelliti, per rafforzare la connettività dei cittadini europei e per dare all’Europa l’accesso al livello di sicurezza offerto dalla crittografia quantistica spaziale. Tra i partecipanti al progetto figurano Airbus, l’italo-francese Thales Alenia Space, la tedesca OHB SE, gli operatori satellitari Eutelsat Communications SA e SES SA e le aziende aerospaziali Telespazio e Arianespace.
Il costo di tale progetto ammonterebbe a circa 6 MILIARDI DI EURO.
Un pacchetto miliardario, sulle spalle dei cittadini, che ancora non sanno cosa li aspetta. A spartirsi il cielo saranno le principali multinazionali che in quest’anno di emergenza hanno già fatto ingenti affari.
Elon Musk, CEO di SpaceX, l’anno scorso aveva già investito 10 miliardi di dollari per i suoi primi 600 satelliti, su 12.000 previsti nel progetto Starlink. Oggi Musk ha dichiarato di voler portare il progetto in tutto il continente europeo. Ofcom, nel Regno Unito, ha già dato l’«ok», aprendo le porte al lancio del servizio a banda larga satellitare in tutto il Paese. Il 21 gennaio 2021, l’Ansa ha dato la notizia del superamento della quota di 1.000 satelliti lanciati in orbita da SpaceX.
Anche Amazon ha chiesto alla Fcc il permesso di lanciare migliaia di satelliti per l’orbita terrestre bassa, nell’ambito del progetto Kuiper investendo 10 miliardi di dollari per realizzare una costellazione di 3.236 satelliti. La costellazione fornirà «servizi a banda larga affidabili ed economici» alle comunità che non hanno accesso a internet.
Non può ovviamente mancare Bill Gates. Il “filantropo” ha condotto una raccolta fondi da 85 milioni di dollari a favore della società che produce satelliti Kymeta, la quale ha accordi riservati con il Dipartimento della difesa. Il direttore strategico di Kymeta, Bill Marks, ha affermato che la società spera di essere ben posizionata per fornire l’infrastruttura per la connettività alle aziende che sviluppano programmi satellitari in orbita terrestre bassa, tra cui Amazon, SpaceX.
Di tutto questo Sara Cunial ha chiesto conto, tramite interrogazione, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell’ambiente, al Ministro della salute, al Ministro della difesa.
Quanti satelliti complessivamente saranno lanciati dall’Italia? Qual è la tempistica di lancio? Quali sono le loro caratteristiche tecniche e il fascio di onde propagate e quali saranno le prime zone di copertura?
Ho anche chiesto quali iniziative abbiano in atto per il monitoraggio dell’inquinamento elettromagnetico derivante da una costellazione di satelliti messi in orbita. Quali iniziative abbiano per proteggere fasce della popolazione sensibile all’inquinamento elettromagnetico connesso al wireless dallo spazio. Se siano a conoscenza di ricerche sugli effetti per l’ambiente, la salute delle persone e gli animali.
Di tutto ciò e molto altro si parlerà durante la Maratona Stop 5G: tre giorni consecutivi di interventi programmati per il fine settimana del 5-6-7 marzo 2021 in diretta sul canale La Casa del Sole.
La più grande tavola rotonda sui pericoli del 5G vedrà la partecipazione di oltre 20 relatori nazionali e internazionali: dagli Stati Uniti d’America interverranno la nota epidemiologa Dott.ssa Devra Davis e la ricercatrice Theodora Scarato dell’Environmental Health Trust. Tra i medici, ci saranno il Dott. Massimo Fioranelli, Dott.ssa Claudia Zuncheddu, Dott.ssa Debora Cuini. Tra i tecnici il fisico Andrea Grieco e Azul Fernandez Indulsky. Tra i politici, la deputata Sara Cunial e l’europarlamentare Piernicola Pedicini. Tra i sindaci Domenica Spinelli della Rete dei Sindaci per la moratoria 5G. Di transumanesimo e grande reset nella Gigabit Society parleranno Sonia Savioli e Silvia Guerini.