Formazione di gruppi coesi: competenze democratiche di base

Competenze democratiche di base per la formazione di gruppi coesi. Il contributo di Mauro Scardovelli, psicoterapeuta, giurista, musicoterapeuta, trainer e fondatore di UniAleph.

  1. Introduzione

L’Italia è una Repubblica democratica fondata: sul pieno sviluppo della persona umana; sul lavoro, anziché sul capitale; sulla partecipazione effettiva e consapevole di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del paese (art. 1 e 3 Cost).

Premessa della democrazia costituzionale è il pieno sviluppo della persona umana, attraverso la rimozione degli ostacoli di ordine economico, sociale, culturale, psicologico, che la impediscono.

Due forze opposte guidano il mondo: amore e potere.

Forze che possono manifestarsi ed essere denominate in infiniti modi, in base al campo semantico prescelto. Forze che vanno intese come continuum tra due poli estremi:

  • bene e male
  • anima e ego
  • buon umore e cattivo umore
  • vita e morte
  • verità e falsità
  • giustizia e ingiustizia
  • bellezza e bruttezza
  • libertà e oppressione
  • amore e paura
  • creatività e distruttività
  • aggregazione e disgregazione
  • unità e frammentazione
  • fisiologia e patologia
  • inclusione e esclusione
  • integrità e corruzione
  • connessione e separatività
  • forze angeliche e forze demoniache

Se osserviamo la società neoliberista di oggi, a livello planetario, essa appare dominata e forgiata dalle forze del male, dell’ingiustizia, della disgregazione, della patologia, sempre più gravi.

La società neoliberista, opposta a quella prevista in Costituzione

ci sta portando alla rovina e al collasso su tutti i fronti: fisico, psichico e spirituale; familiare e comunitario; individuale e collettivo; nazionale e internazionale; sociale e ambientale; politico, economico e finanziario; etico e antropologico; scientifico e culturale…

Non c’è un solo settore che è rimasto sano, perché patologico e demoniaco è il tipo di pensiero-linguaggio sul quale è costruito il mondo di oggi.

Questo pensiero hobbesiano, che ci mette gli uni contro gli altri, impedisce alla radice la formazione di qualsiasi comunità o aggregazione stabile che intenda ripristinare i valori costituzionali. Scissione e frammentazione sono sempre dietro l’angolo: i gruppi si sfasciano, i movimenti si dividono, i partiti si frantumano in correnti e in partitini politicamente irrilevanti. 

Occorre quindi una grande rivoluzione culturale-antropologica, che metta al centro il lavoro di trasformazione personale. Lavoro diretto alla rimozione degli ostacoli interiori che impediscono il fiorire di persone risvegliate e di una nuova umanità liberata e umanizzata.

Attuare la Costituzione significa quindi bonificare il mondo interiore di ciascuno di noi dagli inquinanti della mente (rabbia, odio, risentimento, orgoglio, individualismo ecc.). Inquinanti che ci indeboliscono e ci disorientano, avvelenando le nostre relazioni, comunicazioni e azioni. 

Attuare la Costituzione significa compiere un preventivo lavoro di crescita ed evoluzione delle coscienze, indispensabile a ripristinare la solidarietà comunitaria.

In tal modo, come cittadini, recuperiamo forza, integrità e capacità di unire le forze, per adempiere, tutti insieme, al “sacro dovere” di difendere la Patria, dovere previsto dall’art 52 della Costituzione. Difendere la Patria contro il dominio della finanza internazionale. Difenderla contro gli emissari della finanza che ci governano: corrotti, patologici e criminali, dediti a perseguire il male dei Popoli.

In tempi bui, questo è il nostro principale compito come cittadini.

L’Italia, per la sua storia, fondata sulla cultura, è destinata ad essere pioniera del rinascimento planetario che ci aspetta

Competenze democratiche di base

Per dare un’idea del lavoro necessario al pieno sviluppo della persona umana, funzionale alla creazione di comunità sane e coese, prendiamo spunto da quattro brevi testi tratti dall’archivio UniAleph. 

  1. Impegni di consapevolezza dello Staff Aleph

Ogni membro dello Staff Aleph sottoscrive un contratto di allenabilità, che si declina nei seguenti punti:

__Pieno sviluppo della persona umana (art. 3 Cost, comma 2)

Mi impegno con tutte le mie forze, nel processo di evoluzione personale, a trasformare le mie parti egoiche, ancorate ai traumi infantili del passato. Ritengo questo una priorità assoluta per il bene mio e del gruppo.

__Parti distruttive

Mi impegno ad allontanare dalla mia psiche ogni parte demoniaca. In questo delicato lavoro, cerco il sostegno e l’aiuto del gruppo.

__Piena e libera espressione di sé

Ogni volta che sento di voler esprimere un mio vissuto nei confronti di un membro del gruppo, lo farò subito o al più presto, senza lasciare che il non detto ristagni e avveleni la mia consapevolezza. 

__Confrontazione fraterna

Come membro del gruppo, mi impegno a confrontare, in modo gentile e amichevole, ogni persona del gruppo quando manifesta parti egoiche o distruttive. 

Mi impegno altresì ad accettare confrontazioni nei miei confronti.

__Racket e fratellanza nera  

Mi impegno a non praticare mai più lamentele, pretese e accuse, e ogni forma di inquinanti della mente, che offuscano la consapevolezza, producendo distorsioni percettive e proiezioni sugli altri (Racket).

Mi impegno altresì ad evitare ogni forma di fratellanza nera, ovvero il parlare dietro le spalle di un altro membro del gruppo.

__Trasparenza e giustizia riparativa

Qualora abbia praticato la fratellanza nera, mi impegno ad autodenunciarmi al gruppo e a compiere le azioni che riparano ai danni del veleno che ho prodotto.

__Qualità dell’amore

Mi impegno a praticare in modo sempre più assiduo le qualità dell’amore, o qualità della vita, o qualità dell’essere. Che la mia parola possa essere di conforto e sostegno a me e agli altri membri del gruppo, e mai di critica distruttiva. Che io possa essere fonte di felicità, leggerezza, forza ed entusiasmo, e mai di appesantimento.

Commento 1

Il testo di cui sopra, pur essendo stato elaborato per regolare i rapporti tra i membri dello Staff Aleph, onde evitare l’ingresso di forze distruttive all’interno dello Staff stesso, contiene indicazioni valide per ogni tipo di gruppo e comunità. Quindi non solo per la comunità UniAleph, ma per per ogni livello di comunità, dalla coppia alla famiglia, dalle imprese alle istituzioni, fino allo Stato comunità, previsto in Costituzione. 

Commento 2

Il punto più delicato, sul quale occorre riflettere, è il rapporto di un gruppo con l’autorità. Autorità viene dal latino augère, che significa far crescere. Autorità è colui che, per anzianità od esperienza, è in grado di svolgere questo delicato ruolo. Vera autorità non è colui che domina e ìmpera, sfruttando i sottoposti, ma colui che si mette al servizio del gruppo, per fornire sostegno, guida, base sicura. Un buon genitore, un direttore d’orchestra, un regista, svolgono questa necessaria funzione. Necessaria affinché i figli, i musicisti, gli attori diano il meglio di sé, crescendo nelle loro capacità e responsabilità. 

Oggi, in occidente, si è formata una sorta di fobia per l’autorità, una fobia per chi svolge una funzione di leader, di guida, di facilitatore. Fobia giustificata dal fatto che, nella maggior parte dei casi, l’esperienza storica ci ha messo di fronte ad una evidenza sempre più lampante: le autorità, politiche, economiche, finanziarie, culturali ecc., sono state, e sono oggi, quasi sempre false. Non sono autorevoli, ma autoritarie. Non ci si può fidare di loro, perché mentono, sfruttano, tradiscono.

Ecco quindi che, dal ’68, in alcuni luoghi, si è deciso di contestare le autorità, disconoscendo il loro ruolo e preferendo l’autorganizzazione dal basso.

In America molti bambini, dopo i sei anni, non vedono più nei loro genitori una guida, una base sicura. Preferiscono cercarla in un compagno di scuola, in un coetaneo, che per la sua immaturità cognitiva ed emotiva, non può comunque svolgere questo ruolo. 

I genitori, a loro volta, tendono ad oscillare tra due posizioni: permissivismo e autoritarismo. Due versioni diverse dello stesso concetto: falsa autorità.

E‘ giunto il momento di recuperare il concetto autentico di autorità, necessario ad ogni forma di democrazia e comunità evoluta. La democrazia non può limitarsi all’aforisma: “una testa, un voto”. E‘ un luogo dove si crea un rapporto di fiducia tra chi è più esperto e chi lo è di meno, tra chi è più grande e chi è più piccolo, tra chi è più forte e chi lo è di meno. La vera democrazia è il luogo dove si pone fine ad ogni discriminazione, e dove i deboli, in qualunque settore, vengono aiutati dai più forti. E‘ il luogo ove la competizione per far valere i propri interessi privati cede il passo alla cooperazione per il bene comune.

Questa è la democrazia costituzionale.     

 

Prime istruzioni per acquisire le competenze democratiche di base

Utilizzare parole “buone” che creano comunitàrispetto reciproco e dialogo costruttivo anziché parole “cattive” che distruggono la comunitàalimentando diffidenza e chiusura.

Parole chiare e comprensibili a tutti anziché parole oscure e incomprensibili.

Parole che uniscono le forze in nome della Costituzione, anima del Popolo italiano anziché parole che dividono e sono contro la Costituzione.

Parole essenziali, brevi e sintetiche, che trattano delle priorità piuttosto che parole riferite a dettagli e cose inessenziali.

Parole che rasserenano e danno felicità anziché parole che inquietano e accrescono paura e infelicità.

Parole che forniscono una fondata speranza anziché parole che suscitano ansia e disperazione.

Utilizzare parole animicheche provengono da uno stato interiore di quiete e pacificazione, anziché parole egoiche, che provengono da uno stato interiore inquieto e conflittuale.

Che il tuo parlare sia comprensibile a tutti e abbia come fine la felicità di tutti…

 

Alcune indicazioni per parlare in pubblico. Come favorire un clima comunitario di ascolto e rispetto reciproco

__Preparare una scaletta di ciò che si vuol comunicare, in modo da avere ben chiari gli argomenti da trattare

__Prima di iniziare, porsi in uno stato di quiete e pace interiore, e di profondo rispetto per il pubblico. Non siamo qui per far bella figura, ma per essere utili

__Entrare in risonanza empatica con gli ascoltatori, prendere contatto con i loro sguardi, ottenere il silenzio prima di proferire parola

__Iniziare il discorso con calma e pacatezza, sorridendo ai presenti e favorendo il loro benessere nel qui ed ora. Evitare la fretta. 

__Avere sempre in mente che la relazione e il rapporto di fiducia con gli ascoltatori sono la premessa indispensabile affinché i contenuti, i ragionamenti e le argomentazioni abbiano una qualche utilità 

__Fornire all’inizio una breve e chiara sintesi di ciò che si vuole comunicare, in modo che il pubblico possa cominciare ad orientarsi

__Esporre gli argomenti in termini concisi e comprensibili a tutti

__Essere molto direzionati, evitando digressioni inutili 

__Evitare di dire ciò che non è essenziale. Meglio dire di meno che di più

__Evitare inutili ripetizioni e sbrodolamenti verbali, che irritano la maggior parte dei presenti

__Concludere quando si è raggiunto l’apice dell’attenzione. Non prolungarsi inutilmente

 

Alcune indicazioni per gli ascoltatori

__La democrazia costituzionale presuppone a tutti i livelli lo sviluppo di competenze democratiche di base. Senza di esse la democrazia non c’è e non ci può essere. 

La prima di queste competenze è la capacità di ascolto empatico, risonante, profondo. Capacità che è al centro della creazione di una vera comunità, sia essa la coppia, la famiglia, un’azienda, un’associazione, un’istituzione. 

__Che effetto fa sui cittadini vedere in TV i loro Parlamentari che litigano e battibeccano? Che effetto fa vedere intellettuali ed esperti che, in competizione tra loro, anziché ascoltarsi con rispetto reciproco, non fanno che ribadire il loro punto di vista, sempre uguale a se stesso? 

L’effetto è di rabbia e impotenza. E’ difficile accettare che persone colte e intelligenti si riducano ad un simile livello di stupidità. Che fiducia si può riporre in persone così?

__Se i padri costituenti avessero agito in questo modo, non avrebbero scritto un solo articolo della nostra Costituzione, che è stata il frutto di un metodo di lavoro cooperativo, oggi ormai completamente dimenticato. Metodo che consentiva loro, pur partendo da ideologie molto diverse, di armonizzare i loro punti di vista in una sintesi superiore che li integrava tutti. 

Ecco perché la nostra Costituzione è universalmente considerata non solo un apice del pensiero giuridico, ma anche di quello umanistico e spirituale. 

Per questo è stata svilita e tradita da una classe dirigente inconsapevole o collusa con gli interessi della finanza internazionale.

__Per attuare la Costituzione, quindi, occorre mettere al primo posto il recupero della capacità di ascolto, risonante ed empatico, con gli interlocutori

Senza questa capacità, a nulla vale la dichiarazione dell’uguaglianza e della pari dignità sociale di tutti i cittadini.

Per la nostra Costituzione, tutti hanno diritto ad essere ascoltati e potersi esprimere, in condizioni di reciprocità. 

__Naturalmente, il diritto all’ascolto viene vanificato se si traduce nel diritto a parlare senza costrutto e senza rispetto degli ascoltatori. Prima di parlare, ognuno dovrebbe sempre chiedersi: 

le mie parole, nel qui ed ora, sono proprio necessarie? 

sono di aiuto alla comunità? 

sono di aiuto alla mia evoluzione e a quella degli altri? 

o sono parole di sfogo, di risentimento, di esibizione?

__Per essere capaci di ascoltare, occorre imparare a praticare il silenzio. Il silenzio oggi è una brutta parola, come le parole studio, riflessione, disciplina.

Poniamo fine a questa forma di imbecillità, indotta da chi trae vantaggio dal dominarci.    


 

Biografia:

  • Vedi Raimon Pannikar, teologo e filosofo del ‘900, noto per il suo pensiero interreligioso, che unisce i contributi dell’oriente e dell’occidente in una sintesi superiore di rara chiarezza
  • Mauro Scardovelli, L’amore è un azione, Rizzoli, pubblicato nel maggio 2020
  • Mauro Scardovelli, Per amore dei banchieri. La nuova teologia del mondo
  • Marco Guzzi, La Nuova umanità. Un progetto politico e spirituale
  • Mauro Scardovelli, Bellezza, Verità e giustizia. Attuare la Costituzione partendo da sé stessi; Marco Ferrini, Psicologia dello Yoga
  • Mauro Scardovelli, L’insurrezione dell’anima e il nuovo rinascimento che ci aspetta, Ed. Un altro punto di vista, maggio 2020
  • Tomas Spidlik, L’arte di purificare il cuore
  • Marco Guzzi, La vita è l’opera
  • Paolo Maddalena, Gli Inganni della finanza