È una guerra alla terra e all’umanità, quella che si sta consumando silenziosa. Con il pretesto dei due anni di emergenza sanitaria prima, con il fumo negli occhi della guerra ora, con l’appiglio della crisi energetica prima e climatica poi, stanno distruggendo la nostra sovranità alimentare, la nostra agricoltura, la principale finte di vita, il nostro cibo, la nostra Umanità.
DI SARA CUNIAL
Non ci saranno sussidi, né aiuti, per gli italiani che hanno perso il lavoro, per le aziende che falliranno, per le famiglie in povertà. Ci saranno ricatti e compromessi, che vedranno la svendita finale del nostro Paese, delle sue imprese e della nostra Terra. Lo chiedono a gran voce: l’energia costa troppo, serve il nucleare! Non ci sono più soldi, vendiamo tutto! Il grano è finito, apriamo agli Ogm!
Arriveranno navi cariche di cibo che è veleno, semi ostili alla vita e alla riproduzione, con il benestare di partiti, multinazionali, lobby e associazioni di categoria.
Per far fronte all’emergenza causata dalla crisi in Ucraina, Coldiretti ha richiesto al ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli di “rivedere la Pac (Politica Agricola Comune) e riconoscere la tecnologia del genome editing senza equipararla agli Ogm consentendo la ricerca in pieno campo…”
Agrinsieme non si discosta di molto: “Agire compatti per tutelare il potenziale produttivo. Pieno utilizzo superfici agricole coltivabili e ripensare ad alcune scelte europee”.
Del resto il pressing a favore degli OGM anche negli altri Paesi europei è sempre stato più che mai insistente.
La Spagna in primis ci prova da tempo e proprio in questi giorni ha chiesto all’Ue l’allentamento “temporaneo ed eccezionale” dei requisiti dei prodotti fitosanitari e OGM e il riadattamento Pac.
In soldoni il ministro spagnolo vorrebbe facilitare l’arrivo di materie prime “da tutte le origini”.
Per esempio il mais dall’Argentina o la soia OGM dagli Stati Uniti. Ovviamente per farli entrare nei nostri Paesi dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare dovrà chiudere un occhio sui limiti massimi di residui fitosanitari…
E mentre si aprono le porte a cibi OGM, contaminati da pesticidi, dai costi bassissimi (così come i valori nutrizionali), concorrenti sleali delle nostre piccole e medie imprese agricole… dall’altra parte si prepara la spallata finale all’agricoltura Made in Italy con un Management Plan della Dg Salute Ue che investe cospicue risorse nella lotta alla Peste Suina, all’Aviaria, alla Xylella… ergo vaccini, abbattimenti e distruzione di specie e cultivar autoctone, magari da sostituire con piante e animali più “resistenti” e “produttivi”.
“Alla luce delle grandi epidemie di malattie animali come la peste suina africana e l’influenza aviaria altamente patogena e di parassiti delle piante come la Xylella fastidiosa e il virus della frutta bruna del pomodoro nel 2021, le misure veterinarie e fitosanitarie rappresenteranno la quota maggiore del bilancio dell’UE per il ceppo “catena alimentare” del programma per il mercato unico, a sostegno della prevenzione delle malattie, delle misure di emergenza, della gestione delle crisi e della disponibilità permanente di vaccini strategici nelle banche dei vaccini finanziate dall’UE”.
Intanto, venerdì 25 febbraio 2022 sul sito del Ministero dell’Ambiente viene pubblicata una Consultazione pubblica sull’utilizzo di un vaccino costituito da un ceppo di Herpesvirus geneticamente modificato allo scopo di valutarne l’efficacia contro la malattia di Marek, la bursite infettiva e la malattia di Newcastle nel pollo da carne. A questo proposito ho presentato un’interrogazione al Ministro competente.
Basta unire i puntini per capire qual è il disegno che si sta paventando neanche troppo all’orizzonte. E basta un minimo di buon senso per intuire che la strada per la salvezza non può essere questa. Dare in mano la nostra Salute, il nostro Cibo, a un manipolo di multinazionali che giocano a fare Dio, farà più danni e più morti di qualsiasi guerra l’uomo abbiamo mai fatto. È arrivato il momento di schierarsi a favore della pace, sì: facciamo pace con la Terra, con l’Umanità e con la Vita. Siamo parte di un tutto, non ne siamo a capo.