tessera fascista 2.0, chiamata anche greenpass

I primi temporali ci ricordano che l’estate volge oramai al termine, ci siamo lasciati alle spalle un caldo ferragosto e torniamo con rinnovata energia alla nostra vita lavorativa.

Tutto come prima….. o quasi….. sì perché c’è una sgradevole sorpresa ad attendere milioni di lavoratori: la nuova tessera fascista o pass vaccinale, conosciuto dai più come green pass e da alcuni prontamente (e giustamente) ribattezzato “nazipass”.

Naturalmente per tutti i bravi soldatini del regime che si sono fatti due dosi “ottime e abbondanti” di un farmaco genico e che si preparano gioiosi a riceverne una terza, l’unica noia sarà quella di mostrare una schermata dallo smartphone, però per quelle persone che non ci stanno a essere cavie delle case farmaceutiche, che non ci stanno, a barattare la loro salute in cambio di vaghe promesse da parte di chi ha fatto della malattia il proprio business, si prospettano giornate amare e attacchi di bile.

Il governo “nazi” (governo di unità NAZIonale) ha preso la nostra Costituzione e l’ha stravolta, interpretando a modo suo gli articoli e le intenzioni dei Padri Costituenti, il tutto avallato da un Parlamento fantoccio che ha rinunciato al Potere Legislativo di cui è investito e al Presidente della Repubblica che promulga i decreti legge senza che ci siano vere necessità e urgenze.

Buona parte della colpa poi è da attribuire ai media che propongono e amplificano una sola versione (quella del regime) ridicolizzando e zittendo chiunque osi dare una versione diversa dei fatti.

Molti italiani, è noto, danno per scontato che quanto detto al TG sia la verità, perché la politica e la scienza (lo scientismo, nuova religione dogmatica e oscurantista) lavorano per il loro benessere a detta loro.

Fregandosene di ciò che è giusto, ma perseguendo un disegno criminale, i nazi arriveranno presto a promulgare nuove leggi razziali (con il plauso di 40 milioni di vaccinati che si sentono i salvatori della Patria), limiteranno non solo gli accessi ai locali pubblici e alle mense aziendali ma minacceranno di toglierci il lavoro.

Un po’ per volta ci stanno ghettizzando, dipingendoci come quelli diversi, quelli pericolosi, quelli che mettono a rischio la salute pubblica.

Ogni ragionamento sensato o ogni dubbio vengono bollati come cavolata letta sui social, non si può più nemmeno dialogare senza venire attaccati e ostracizzati.

Sputando sulla Costituzione, sulle nostre leggi, sui decreti di enti sovranazionali (considerati sacri quando fa comodo a loro), stanno discriminando milioni di onesti cittadini… è successa una cosa simile novant’anni fa, allora come ora la discriminante era il credo, prima un credo religioso, oggi un credo imposto dallo scientismo, ma la strada intrapresa ricorda molto quella percorsa dai NAZIonal socialisti.

Propongo quindi, visto che vogliono isolarci e renderci riconoscibili davanti a tutti mentre violano i nostri diritti fondamentali, di metterci ancora più in mostra portando al braccio un segno di riconoscimento, una fascia blu con una stella gialla a 7 punte (niente di esoterico, spiegherò in un secondo momento tale scelta e i valori dietro quel numero).

Sarà il nostro grido silenzioso, sarà il nostro stendardo, sarà un simbolo per trovare tra le folle altri fratelli combattenti e la storia farà il resto.

Nessuna dittatura è per sempre,

noi siamo la Resistenza.

Paolo Sandonnini, del Fuoco Anna Bontempi di Serra San Quirico e Vallesina