Webinar R2020 – Stefano

R2020 invita Stefano Freddo per parlare di antropocrazia, sovranità individuale, riforma fiscale, e per mostrare un sistema economico alternativo nel quale l’uomo non è più vincolato alla schiavitù del lavoro ma, in virtù di un reddito garantito, diviene libero di investire tempo e passioni nelle attività sociali desiderate.

L’autore dopo avere a lungo lavorato nel settore privato, ha deciso di dedicarsi a tempo pieno alla divulgazione del pensiero staineriano, di cui è profondo conoscitore.

Gli sforzi intellettuali dell’autore si concentrano da tempo sul problema del lavoro che, dopo due secoli di meccanizzazione, lungi dall’esser diventato uno mezzo di liberazione dalle fatiche del corpo, è diventato un insostenibile aggravio del tempo vita.

Paradossalmente il lavoro meccanizzato non si è limitato a ridurre i posti di lavoro, ma ha finito per rendere insostenibili i pochi posti disponibili: orari, condizioni, tecnologie inquinanti, in breve l’uomo non lavora per vocazione ma sotto il ricatto di non poter mangiare; e nonostante il secolo dei lumi e l’avvento della macchina la condizione umana è ancora legata al ricatto della fame.

L’autore a questo punto, individua la radice dei problemi nel denaro di cui il cittadino non è sovrano, ed è costretto ad ottenerlo dietro ricatto, e del sistema di tassazione che andando a colpire i guadagni, quindi denaro-ricchezza circolante, finisce di fatto per contrarre l’economia reale ed aggravare le condizioni delle classi lavoratrici.

Stefano prosegue mostrando come qualsiasi forma di tassazione classica, dalla proporzionale, al cuneo fiscale, a quella a gradoni non fa altro che spostare il problema del prelievo, ora sul dipendente, ora sul produttore. Tuttavia in ultima istanza i produttori scaricano i costi sulla merce per cui il problema della tassazione finisce sempre per scaricarsi sul compratore e quindi sulle classi popolari.

La riforma fiscale proposta di Bellia, e con essa la soluzione a tutti i mali, segue questa logica:

  • Abolire tutti i prelievi fiscali sulle attività economiche. In questo modo si dimezzano i prezzi su mercato e si aumenterebbe il potere di acquisto, la ricchezza nazionale, anche nei confronti dell’estero.
  • Convertire tutto il denaro nazionale in moneta elettronica, istituendo un’imposta annua all’ 8% sul denaro depositato presso la banca nazionale che ha potere di emetter denaro, sebbene in maniera controllata e non indiscriminata.

Con questa forma di tassazione di otterrebbe un gettito annuo finalizzato alle emissioni statali di moneta elettronica, un reddito di cittadinanza, la possibilità di pagare il settore pubblico, e soprattutto L’ESTINZIONE DEL DEBITO PUBBLICO VERSO ENTI CREDITIZI PRIVATI.

Alla base di questa strategia vi è l’istituzione di una banca nazionale che ha il potere di emettere moneta in funzione delle reale quantità di merci-lavoro prodotto.

Dunque, secondo questa proposta concettuale, tutti i cittadini riceverebbero dalla nascita alla morte un reddito incondizionato che permetterebbe loro di uscire dallo stato di miseria e di ricatto quotidiano.

Il sistema liberista verrebbe mantenuto in essere, con tuttavia l’introduzione di questo vero e proprio mutamento antropologico della figura del lavoratore, in quale forte di un reddito base non dovrebbe più lavorare sotto ricatto ma per vocazione.

Anche la moneta cambia di sostanza: da merce di scambio ottenuta mediante ricatto, diviene diritto sociale istituito per legge.

Con l’istituzione del reddito di base anche il lavoro nero sparirebbe, poiché la tassazione non avviene sul singolo pagamento ma sul denaro digitale depositato in banca.

Dopo aver proposto la cura per il sistema economico e del lavoro, l’autore prosegue con una riforma degli assetti istituzionali:

“Nella politica, occorre eliminare i partiti, vanno eletti giudici a livello locale in carica per 5 anni, se lavorano bene dopo 3 mandati possono andate nel collegio dei legislatori a livello nazionale, che verrebbe eletto dai cittadini”

Altri interessanti argomenti, sul finir della serata, hanno lambito i temi dell’istruzione e del diritto all’apprendimento, il pericolo della sovrapproduzione nei sistemi capitalisti, e il grande problema che oggi sta diventando emergenza democratica: i recenti tentativi di limitare i diritti individuali in virtù di un presunto interesse collettivo.

 

La novità della proposta antroposofica è il tentativo di sgravare l’economia da quelli che sono i desideri e i metodi delle classi dominanti, per poterla rimodellare sulla base di valori più umani, legati all’esperienza socialdemocratica di natura redistributiva.

La grande sfida consiste invece nello scontro con quelle classi di potere che questo sistema economico lo hanno voluto e preparato da tempo.

 

L’intervento integrale.

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