È MAFIA, non chiamatela emergenza! (Post di Sara Cunial)

“La mafia non è un cancro proliferato per caso su un tessuto sano. Vive in perfetta simbiosi con la miriade di protettori, complici, informatori, debitori di ogni tipo, grandi e piccoli maestri cantori, gente intimidita o ricattata che appartiene a tutti gli strati della società…”. Iniziava così, con le parole di Giovanni Falcone, il mio discorso alla Camera del 27 aprile scorso. Raccontavo di cos’è per me MAFIA e di come tutta quest’emergenza ne è figlia e chi la sostiene complice e mandante.

(post di Sara Cunial)

Sabato 24 aprile, ho partecipato a una manifestazione autorizzata presso la piazza Chanoux di Aosta, organizzata dal Comitato Valdostano per la Tutela dei Diritti Umani e Costituzionali. Anche lì ho parlato di questo. Con Tutti.

L’ho fatto in una terra che conosce bene l’argomento. Un’inchiesta – l’Egomnia – sullo scambio elettorale politico-mafioso durante le elezioni regionali 2018, un’altra inchiesta della DDA per Traffico illecito di rifiuti, e ancora, l’operazione “Geenna” sulle infiltrazioni del crimine organizzato (‘ndrangheta) in Valle d’Aosta… e molto altro. Troppo per una terra meravigliosa e per i suoi abitanti così indegnamente rappresentati.

C’è chi a tutto questo e ad altre mafie si oppone tutti i giorni: cittadini coraggiosi che lottano per il bene della propria terra e in difesa dei loro diritti, TUTTI QUEI DIRITTI SANCITI DALLA NOSTRA COSTITUZIONE, E OGGI PUNTUALMENTE CALPESTATI. Cittadini offesi da quelle stesse istituzioni che dovrebbero tutelarli. Minacciati e oltraggiati, perché impegnati nel difendere verità e libertà sempre più scomode e sgradite a chi detiene forza e potere.

L’11 Maggio 2021 il Comitato Valdostano per la Tutela dei Diritti Umani e Costituzionali, per nulla intimidito dalla campagna denigratoria messa in atto attraverso i media di regime e i social, comunica di aver inviato una diffida al Governo Regionale nella persona del suo legale rappresentante il Presidente della Giunta Regionale, nonche’ prefetto, Erik Lavevaz a sospendere l’ordinanza 189 del 30 aprile 2021, ed ha inibito la sua proroga e la redazione di nuove ordinanze volte a contrastare l’emergenza epidemiologica da COVID-19 sulla base dei DPCM e di Decreti Legge. QUESTI STRUMENTI SONO STATI GIÀ DICHIARATI ILLEGITTIMI DA SENTENZE EMESSE DA TRIBUNALI DELLA REPUBBLICA.

DPCM e Decreti Legge non possono e non devono sospendere diritti conclamati e garantiti dalla Costituzione Italiana, diritti INVIOLABILI (art.2), il DIRITTO AL LAVORO (art. 4), la LIBERTÀ PERSONALE (art. 13), LIBERTÀ DI CIRCOLAZIONE (art.16) il DIRITTO DI ASSEMBLEA ED ASSOCIAZIONE (art. 17 e 18), il DIRITTO A MANIFESTARE (art. 21).

Sono dalla loro parte. Dalla parte della Costituzione. Lo sarò sempre. Non ci fermeranno. Mai.

 

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