CALL TO ACTION: NO AL COVID PASS #6- LETTERA AI PARLAMENTARI UE

Questa è la SESTA mail che vogliamo inviare per fornire ai parlamentari in buona fede delle argomentazioni ragionevoli per un voto contrario.

Egregio deputato,

Questa settimana vi abbiamo presentato ogni giorno una ragione per votare contro questa proposta. Oggi vi formiamo altri quattro argomenti per cui questa proposta non merita di diventare legge, basate sulla sua messa in atto secondo gli standard “better regulation” della Commissione Europea:

1. Nessuna valutazione d’impatto sta sostenendo la NECESSITA’ dichiarata di un Certificato Digitale

La proposta manca della valutazione d’impatto e della Consultazione Pubblica che dovrebbero accompagnarla come succede di solito, ed il suo “Memorandum Esplicativo” dichiara che non c’è stato tempo per questo.

Sicuramente, se l’evidenza della necessità, dell’efficienza, dell’efficacia, dei benefici per la politica europea e dell’impatto positivo sui diritti fondamentali dei cittadini fosse stata così chiara, una breve analisi si sarebbe potuta fornire facilmente nella legge stessa.

Inoltre, non è sufficiente mettere la parola “verde” nel titolo di una legge per renderla rispettosa dell’ambiente. L’impatto ambientale, sociale ed economico avrebbe dovuto essere analizzato in modo appropriato.

Infine, non è perché’ questo Certificato costerà all’ Unione “solo” 49 milioni di Euro che il legislatore non deve ai cittadini una spiegazione sull’uso del denaro dei contribuenti.

2. Non si dà nessuna giustificazione della PROPORZIONALITA’ di quest’ azione

Se l’uso del Certificato riguarda il periodo rimasto, apparentemente limitato, della pandemia da Covid-19, la sua proporzionalità dev’essere messa in discussione.

Non si tratta soltanto dei 49 milioni di Euro che si dice siano necessari alla sua messa in atto, ma dello sforzo nazionale e di tutta la UE di adottare e mettere in atto una misura teoricamente destinata a durare molto poco.

3. Nessun rispetto per la DIVISIONE DEI POTERI

La sospensione dell’applicazione del Certificato Digitale dovrebbe aver luogo attraverso una Legge Delega (Articolo 190 TFEU). Questa procedura è severamente limitata dal trattato sulle decisioni su aspetti “non essenziali” delle leggi.

Nella proposta, stabilire che la pandemia è finita è un aspetto ESSENZIALE.

Questo provvedimento indebolisce ulteriormente la giustificazione democratica della Proposta e rende le sue conseguenze aperte alla discrezionalità.

4. La proposta è viziata dall’INCERTEZZA e rende impossibile accertare le responsabilità

La proposta assegna la responsabilità di decisioni importanti a istituzioni discutibili:

    1. Il Comitato per la Sicurezza Sanitaria (HSC), che è un gruppo informale consultivo composto dai Ministri della Salute degli Stati Membri e include anche rappresentanti degli stati osservatori (Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Serbia e Turchia). A un tale gruppo informale non possono essere affidate responsabilità che hanno un impatto diretto sui cittadini della UE. (Articoli 3(6) e 7(1) della proposta).
    2. OMS: Quel che è più sfacciatamente illegale, sarebbe l’OMS a dare la decisione finale di porre termine all’applicazione di questo regolamento. Si deve sottolineare che l’OMS non fa parte della struttura legale della UE, né le decisioni del suo Direttore Generale hanno implicazioni legali dirette sulla UE e sui suoi cittadini.

Continueremo, nei prossimi giorni, a inviarvi elementi legali e scientifici che giustificano e sostengono il punto di vista che voi dovreste votare contro quest’ attacco senza precedenti alle nostre libertà fondamentali.

Cordiali saluti,

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