CALL TO ACTION: NO AL COVID PASS #2 – LETTERA AI PARLAMENTARI UE

Questa è la seconda mail che vogliamo inviare per fornire ai parlamentari in buona fede delle argomentazioni ragionevoli per un voto contrario.

Egregio deputato,

Vota “NO” per il certificato digitale verde, perché non “facilita” la libera circolazione ma la impedisce.

Nonostante quanto affermato nel suo “Memorandum esplicativo”, il certificato digitale proposto non “faciliterà”, ma complicherà e persino ostacolerà la circolazione delle persone attraverso le frontiere interne. Se voterai a favore di questa proposta, minerai il più grande risultato dell’UE: la libera circolazione delle persone all’interno del blocco di 27 nazioni.

Ecco i cinque motivi legali per cui ti chiediamo di votare contro il certificato digitale verde:

  1. Condizionare la libera circolazione sullo stato di salute è una restrizione ingiustificabile a questa libertà. Introducendo un formato UE uniforme per certificare il soddisfacimento di questa condizione di salute, la proposta fissa nel diritto dell’UE un ostacolo alla libera circolazione e viola il principio della libera circolazione all’interno dell’UE garantito dall’articolo 45 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea
  2. La direttiva sulla libera circolazione (direttiva 2004/38 / CE) consente limitazioni alla libera circolazione solo nei singoli casi in cui obbliga anche le autorità a notificare alla persona i motivi per cui vengono applicate le restrizioni e garantire il loro accesso al ricorso giudiziario o amministrativo. (Articoli 29, 30 e 31) Il legislatore non ha visibilmente lasciato alcun fondamento giuridico per decisioni generali che consentano restrizioni alla libertà di circolazione, come quelle previste dalla presente proposta.
  3. L’inviolabile rispetto delle quattro libertà fondamentali di circolazione nell’Unione – persone, beni, servizi e capitali – è confermato da numerose decisioni della Corte di giustizia dell’UE. Non meno di 76 decisioni (entro il 2016) testimoniano la natura inalienabile della libera circolazione. In nessuno di essi la Corte si è pronunciata a favore di una limitazione ad essa e sicuramente non per motivi di salute.
  4. Inoltre, è anche ovvio che la proposta reintroduce i controlli alle frontiere interne nello spazio Schengen. L’esistenza del Certificato Verde lo presuppone, in quanto la sua verifica sarebbe impossibile in assenza di tali controlli.
  5. Infine, cosa ancora più preoccupante, la proposta non garantisce che non possa essere utilizzata per ulteriori restrizioni, sia per la circolazione delle persone all’interno o attraverso i confini nazionali, sia per qualsiasi altra violazione.

Continueremo, nei prossimi giorni, a inviarvi elementi giuridici e scientifici che giustifichino e sostengano l’idea che dovreste votare contro questo attacco senza precedenti alle nostre libertà fondamentali.

Cordiali saluti.

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