Anziani muoiono dopo il vaccino COVID Cause naturali???

Analisi del Dr. Joseph Mercola Fact Checked 02 febbraio 2021

NOTIZIE IN BREVE – In tutto il mondo, si stanno riversando rapporti di persone che muoiono poco dopo aver ricevuto il vaccino COVID-19. In molti casi la morte avviene improvvisamente, a poche ore dall’iniezione. In altri, nell’arco di un paio di settimane.

Per quanto riguarda gli anziani: se muoiono prima della vaccinazione è COVID-19 e bisogna fare qualcosa per prevenirlo, se muoiono dopo, le cause sono naturali.

Da aree diverse proviene la notizia che dopo la messa in opera dei programmi di vaccinazione i decessi sono in aumento. A parte la morte improvvisa, esempi di effetti collaterali includono malessere persistente ed estremo esaurimento, grave allergia, comprese reazioni anafilattiche, sindrome infiammatoria multi sistemica, disturbi psicologici, convulsioni, convulsioni e paralisi, inclusa la paralisi di Bell.

Un caso degno di nota è rappresentato dalla leggenda del baseball Hank Aaron, 86 anni, morto il 22 gennaio 2021, 17 giorni dopo essere stato pubblicamente vaccinato per COVID-19. 1 , 2 All’epoca disse che sperava che altri neri avrebbero seguito il suo esempio e avrebbero ricevuto anche i loro vaccini.

Secondo le notizie ufficiali, è morto “pacificamente nel sonno”: nessuna causa di morte era stata annunciata. Aaron era noto come il re del’home basket per aver battuto il record di Babe Ruth di 715 homerun; raggiungendo i 755 quando si ritirò dallo sport. 

29 Morti in Norvegia – La Norvegia ha registrato 29 decessi di cittadini anziani sulla scia della loro spinta alle vaccinazioni. 3 La maggior parte aveva più di 75 anni. Un totale di 42.000 norvegesi a quel tempo avevano ricevuto il vaccino.

Mentre i funzionari sanitari inizialmente avevano minimizzato qualsiasi connessione con il vaccino, un rapporto di Bloomberg suggerisce che l’Agenzia norvegese per i medicinali sta ora riconsiderando quanto accaduto. Al momento della morte, il vaccino Pfizer era l’unico vaccino COVID-19 disponibile in Norvegia, “tutte le morti sono quindi collegate ad esso4”.

“13 decessi sono già stati valutati, altri 16 sono attualmente in fase di valutazione”. La stessa agenzia riferisce inoltre che tutti i decessi segnalati riguardavano “persone anziane con gravi disturbi di base”.

“La maggior parte delle persone ha sperimentato gli effetti collaterali attesi del vaccino: nausea e vomito, febbre, reazioni locali nel sito di iniezione e peggioramento delle condizioni di base” …

I risultati hanno spinto la Norvegia a suggerire che i vaccini COVID-19 potrebbero essere troppo rischiosi per i malati molto anziani e terminali, l’affermazione più cauta mai rilasciata da un’autorità sanitaria europea.

L’Istituto norvegese di sanità pubblica ritiene che “per coloro che presentano la fragilità più grave, anche gli effetti collaterali relativamente lievi del vaccino possono avere gravi conseguenze. Per coloro che hanno comunque una vita residua molto breve, il beneficio del vaccino può essere marginale o irrilevante. ‘”

Il dottor Anthony Fauci , direttore dell’Istituto nazionale di allergie e malattie infettive, ha commentato che le morti devono essere “messe nel contesto della popolazione in cui si sono verificate”. 5

In altre parole, erano vecchi e gli anziani muoiono. L’ipocrisia al suo meglio. In tutto ciò, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha aggiunto che poiché non esiste “alcuna connessione certa” dei vaccini con le morti norvegesi, non c’è motivo di interrompere la somministrazione ai cittadini anziani.

Coincidenze discutibili – È interessante notare che da diverse aree geografiche proviene l’informazione che i decessi si sono verificati in rapido aumento DOPO l’implementazione dei programmi di vaccinazione. Le notizie in realtà non lo dicono direttamente, ma se guardando alle date è naturale porsi delle domande. Ma torniamo un momento all’esempio di Gibilterra, Spagna Meridionale con una popolazione di 34.000 abitanti. Le vaccinazioni sono iniziate il 9 gennaio 2021, utilizzando il vaccino mRNA Pfizer. Secondo un rapporto di MedicalXpress6 entro il 17 gennaio 2021, erano state somministrate 5.847 dosi, (circa il 17% della popolazione), La cosa curiosa è che la prima morte registrata nell’area a causa di COVID-19 non si è verificata fino a metà novembre 2020. Entro il 6 gennaio, tre giorni prima dell’inizio del programma di vaccinazione, il numero totale di morti per COVID-19 riferito era pari 10. Poi, entro il 17 gennaio, il bilancio totale delle vittime era improvvisamente salito a 45. In altre parole, 35 persone sono morte nei primi otto giorni del programma di vaccinazione. La maggior parte aveva 80 e 90 anni. Il primo ministro Fabian Picardo ha dichiarato: “Questa è ora la peggiore perdita di vite umane di Gibilterra in oltre 100 anni. Anche in guerra, non ne abbiamo mai persi così tanti in così poco tempo”. 7 Ufficialmente nessuna di queste morti appare causata dal vaccino: la causa indicata sembra essere legata alla nuova variante di SARS-CoV-2.

Il lancio del vaccino coincide con l’ epidemia – Dopo il lancio delle vaccinazioni, altre aree stanno segnalando “focolai” di COVID-19, con conseguente aumento del bilancio delle vittime. Caso in questione: ad Auburn, New York, un’epidemia di COVID-19, iniziata il 21 dicembre 2020, in una casa di cura della contea di Cayuga. 9 Prima di questa data, nessuno nella casa di cura era morto a causa di COVID-19.

Il giorno successivo, il 22 dicembre, sono iniziate le vaccinazioni per i residenti e il personale. Il primo decesso è stato segnalato il 29 dello stesso mese. Tra il 22 dicembre 2020 e il 9 gennaio 2021, 193 residenti (80%) hanno ricevuto il vaccino, così come 113 membri del personale.

In pari data 137 residenti erano stati infettati e 24 erano morti. Quarantasette membri del personale erano risultati positivi anche per SARS-CoV-2. Uno di questi è stato ricoverato in terapia intensiva.

Considerate inoltre le morti di individui giovani e di persone di mezza età che avvengono a pochi giorni dall’inoculazione del vaccino, appare chiaro che una riflessione più che tempestiva andrebbe fatta. Al contrario, sembra che le autorità sanitarie pubbliche e i media tendano ad evitare  questo tipo di stime. E’ quindi probabile che tutto ciò che si rivelerà in conflitto con la sicurezza e l’efficacia del vaccino sarà intenzionalmente e universalmente sepolto, come d’altro canto già accaduto nel corso degli ultimi tre decenni. Spetta quindi al singolo individuo esperire le ricerche del caso.

Enormi quantità di gravi effetti collaterali emergenti – Sebbene la campagna globale sui vaccini abbia meno di un mese, le segnalazioni di gravi effetti collaterali  stanno già arrivndo. Molti condividono le loro esperienze personali sui social media. In modo preoccupante, molti stanno vedendo le loro storie censurate come fuorvianti o false. I video, in particolare, tendono ad essere rimossi.

A parte la morte improvvisa in poche ore o giorni, 10 11 12 13 14 esempi di effetti collaterali tra i sopravvissuti ai vaccini Pfizer e Moderna mRNA includono:

  • Malessere persistente 15 16 ed estremo esaurimento 17
  • Grave allergia, comprese reazioni anafilattiche 18 19 20
  • Sindrome infiammatoria multisistemica 21
  • Convulsioni croniche 22 23
  • Paralisi, 24 inclusa la paralisi di Bell 25

Per avere un’idea di cosa stia realmente accadendo, è sufficiente controllare su prezi.com , dove qualcuno ha iniziato a mettere insieme storie tratte dai vari post sui social media. È una raccolta piuttosto scioccante che vale la pena condividere con la famiglia e gli amici che si preoccupano di essere messi in lista per il vaccino.

Molti individui riferiscono di “sentirsi strani” e di “non sentirsi se stessi”. Vertigini, battito cardiaco accelerato e ipertensione arteriosa estrema, sembrano essere un disturbo comune, così come il mal di testa grave e cronico apparentemente “indistruttibile” che non risponde ai farmaci. Molti descrivono il disagio e il dolore che provano, affermando che è come “essere investiti da un autobus” o “essere picchiati con una mazza”.

Alcuni segnalano linfonodi gonfi e dolorosi, forti dolori muscolari e problemi gastrointestinali. Vengono segnalati sintomi che imitano l’ictus, anche se le scansioni TC non mostrano nulla di preoccupante. Uno di questi rapporti è di una ragazza di 19 anni. Diversi riportano attacchi di cuore letali.

Anche gli effetti psicologici stanno iniziando a insinuarsi. Una donna in chemioterapia riferisce “cambiamenti di umore con periodi intermittenti di euforia e lieve euforia”. Vengono segnalati anche attacchi di ansia, depressione, annebbiamento cerebrale, confusione e dissociazione e insonnia.

Una persona riferisce di aver perso “la voce nella mia testa”, che sospetto sia la capacità di sentire se stesso, di pensare. Un’altra sostiene di aver perso la capacità di formulare parole circa mezz’ora dopo aver ricevuto la prima dose di vaccino, una terza racconta di “lottare per le parole perse”. Vengono segnalate anche perdita/alterazione di gusto e olfatto, sapore metallico dopo la vaccinazione.

Una donna incinta ha riportato la rottura spontanea del sacco amniotico con conseguente parto prematuro. Due giorni dopo la vaccinazione, il bambino di un’altra ha perso il battito cardiaco ed è nato morto. Molti descrivono effetti che suggeriscono problemi vascolari, come macchie della pelle e dita blu.

Si notano inoltre sindromi da attivazione delle cellule di massa. I sintomi clinici di malattie infiammatorie. Si parla di “COVID a lungo raggio”: con stanchezza estrema, profonda e paralizzante e incapacità di produrre energia dai mitocondri. Non è COVID a lungo raggio. È esattamente quello che è sempre stato: encefalomielite mialgica , infiammazione del cervello e del midollo spinale. ~ Judy Mikovits Ph.D.

Mentre le persone sperano e pregano che i loro effetti collaterali siano temporanei, una parte significativa afferma di essere ancora alle prese con gli effetti una o due settimane dopo l’iniezione. Il tempo dirà se questi si riveleranno permanenti, ma tenuto conto del fatto che i vaccini a mRNA riprogrammano il DNA, c’è sicuramente la possibilità che possano durare a lungo.

Gli effetti collaterali erano prevedibili – Recentemente ho intervistato la biologa cellulare e molecolare Judy Mikovits , Ph.D., sulla meccanica dei vaccini COVID-19 mRNA che rappresentano attualmente la terapia genica. Non sono vaccini convenzionali. La Mikovits confronta il riepilogo degli effetti collaterali riportati nella sezione precedente con gli effetti collaterali a lungo termine che sospetta diventeranno comuni, sulla base dei loro meccanismi ed effetti biologici:

Emicranie Movimenti muscolari involontari, tic e spasmi
Morbo di Parkinson Disturbi microvascolari
Cancri Gravi sindromi dolorose
Problemi alla vescica Malattie renali
Disturbi psicologici come psicosi e spettro autistico Malattie neurodegenerative
Disordini del sonno Infertilità e altri problemi riproduttivi

Le cause alla base, secondo Mikovits, sono la neuro infiammazione e la disregolazione del sistema immunitario, nonché del sistema endocannabinoide.

“È il cervello in fiamme” , dice. “Vedrai le zecche, vedrai il morbo di Parkinson, vedrai la SLA, vedrai cose come questa svilupparsi a velocità estremamente rapide: è un’infiammazione del cervello. Quello che stanno facendo intenzionalmente è uccidere [alcune] popolazioni “.

Discrepanze nel rapporto FDA di Moderna – Secondo un recente rapporto di The Defender, 26 ci sono discrepanze significative nei dati che Moderna ha presentato alla Food and Drug Administration statunitense:

” Il tasso di mortalità riportato da Moderna per il suo vaccino COVID, sulla base di studi clinici, è 5,41 volte superiore a quello di Pfizer. Eppure nessuno dei due è rappresentativo dei tassi di mortalità nazionali – questa è una bandiera rossa …

Il tasso di mortalità del vaccino Moderna di 0,36 morti / 100.000 / giorno) è 5,14 volte superiore a quello di Pfizer (0,07 morti / 100.000 / giorno). Questa grande differenza merita attenzione e richiede una spiegazione.

Il confronto del numero di decessi giornalieri di [ Moderna ] per 100.000 rapportato a quello dell’intera popolazione degli Stati Uniti dal 2019, è scioccante.

Il processo di screening e i criteri di esclusione di Moderna nello studio hanno portato a dimostrare che la popolazione generale sta morendo a un tasso di 6,3 volte superiore al tasso di mortalità nello studio Moderna , il che significa che lo studio Moderna , compreso il suo tasso di efficacia stimato e il presunto profilo di sicurezza del vaccino – non può essere rilevante per la maggior parte della popolazione statunitense.

Le coorti super-sane studiate da Moderna non sono in alcun modo rappresentative della popolazione statunitense. La maggior parte dei decessi per COVID-19 coinvolge condizioni di salute preesistenti dai tipi esclusi dagli studi Pfizer e Moderna …

Coloro che si iscrivono agli studi di sorveglianza post-commercializzazione meritano di conoscere la totale assenza di informazioni rilevanti per quanto riguarda il rapporto tra efficacia e rischio. Nel loro zelo nell’aiutare l’umanità, o per aiutare se stessi, queste persone potrebbero benissimo trovarsi in una situazione di ‘autoimmunità a causa dell’innesco patogeno, portando potenzialmente a un aumento della malattia se dovessero essere infettati dopo la vaccinazione.

Perché la terapia genica di Moderna è più letale di quella di Pfizer? – Cosa potrebbe spiegare il “vaccino” della terapia genica di Moderna che causa più di cinque volte più morti rispetto a quello di Pfizer? Una possibilità sollevata nell’articolo di The Defender è che non sono riusciti a “escludere epitopi non sicuri per ridurre l’autoimmunità a causa dell’omologia tra parti della proteina virale e del proteoma umano”.

Secondo un documento del 2020 27 sul Journal of Translational Autoimmunity, “L’innesco patogeno probabilmente contribuisce a malattie gravi e critiche e mortalità nel COVID-19 tramite l’autoimmunità”, osservando che lo stesso si può verificare dopo la vaccinazione.

Come spiegato in questo documento, tutti gli epitopi immunogenici SARS-CoV-2 tranne uno, sono simili alle proteine ​​umane. Gli epitopi 28 sono siti sul virus che consentono agli anticorpi o ai recettori cellulari del sistema immunitario di riconoscerlo.

Questo è il motivo per cui gli epitopi vengono anche definiti “determinanti antigenici”, poiché sono le parti riconosciute da un anticorpo, un recettore delle cellule B o un recettore delle cellule T. La maggior parte degli antigeni – sostanze che si legano specificamente a un anticorpo o un recettore dei linfociti T – hanno diversi epitopi diversi che gli consentono di essere riconosciuto da anticorpi diversi.

Secondo l’autore, alcuni epitopi possono causare “innesco patogeno auto immunologico a causa di una precedente infezione o in seguito all’esposizione a SARS-CoV-2 … a seguito della vaccinazione”.

In altre parole, se hai avuto l’infezione una volta e vieni reinfettato (da SARS-CoV-2 o da un coronavirus sufficientemente simile), il secondo attacco ha la grande potenzialità di rivelarsi più grave del primo. Allo stesso modo, se si viene vaccinati e poi infettati da SARS-CoV-2, l’infezione potrebbe essere più grave di quella di un individuo non vaccinato.

Per tale motivo, “questi epitopi dovrebbero essere esclusi dai vaccini in fase di sviluppo per ridurre al minimo l’autoimmunità a causa del rischio di innesco patogeno”, avverte il documento.

L’abstract ne espone le basi.29 Come notato in The Defender: 30

“Pertanto, la preoccupazione per il priming patogeno indotto dal vaccino non è zero, ma potrebbe essere inferiore ai vaccini COVID-19 che utilizzano più di una proteina SARS-CoV-2. Tuttavia, la risposta IgG iper-focalizzata al minor numero di antigeni potrebbe causare iperimmunizzazione, una condizione considerata matura per gli attacchi di autoimmunità fuori bersaglio “.

Gli effetti letali vengono nascosti? – Il Defender sottolinea che le sperimentazioni sui vaccini non utilizzano mai placebo inerti. Molti invece usano un altro vaccino. In tal modo, nascondono efficacemente gli effetti collaterali. Nel caso di Moderna, 13 persone sono morte nello studio, sette nel gruppo vaccino e otto nel gruppo placebo. Un evento avverso grave nel gruppo placebo, tuttavia è stato rietichettato come un decesso e un decesso nel gruppo vaccino è stato rietichettato come un evento avverso grave.

Nel gruppo vaccino, i decessi sono stati elencati come arresto cardio-respiratorio, infarto, insufficienza multisistemica, trauma cranico e suicidio. Nessuno di essi risultava legato al vaccino.

Ciò nonostante, come evidenziato da The Defender, gli attacchi di cuore possono coinvolgere l’autoimmunità e sono stati già visti nelle vaccinazioni successive. L’insufficienza multisistemica è anche “compatibile con l’autoimmunità contro le proteine ​​espresse in modo ubiquitario a seguito della vaccinazione”.

“Il suicidio non può nemmeno essere escluso come non dovuto al vaccino”, scrive The Defender, sottolineando che potrebbe essere correlato all ‘”autoimmunità contro i recettori dell’ossitocina o della serotonina” che potrebbe provocare una “depressione devastante”.

Infatti prezi.com include una serie di segnalazioni di persone che affermano di aver sperimentato ansia e depressione in seguito all’iniezione. La depressione è anche un possibile esito della neuro infiammazione, come notato da Mikovits.

Si raccomanda di fare un’analisi del rapporto rischio-beneficio prima di prendere una decisione – Mentre sia Pfizer che Moderna riportano bassi tassi di effetti collaterali – Moderna è solo dello 0,5% – i tassi reali degli effetti collaterali si rivelano invece straordinariamente alti. Nonostante sia ancora difficile ottenere i dati, è sufficiente verificare quelli iniziali riportati dai Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie 31 , grazie ai quali il reale tasso di effetti collaterali si attesta al 2,79%.

Entro il 18 dicembre 2020, 112.807 americani avevano ricevuto la loro prima dose di vaccino COVID-19. Di questi, 3.150 hanno subito uno o più “eventi di impatto sulla salute”, definiti come “incapacità di svolgere le normali attività quotidiane e di affrontare gli impegni di lavoro. Necessità d’intervento di un medico oppure di un operatore sanitario”. Dividendo il numero di effetti collaterali segnalati per il numero di coloro che ha fatto il vaccino, si ottiene appunto un tasso di effetti collaterali del 2,79%.

Supponendo che tutti gli abitanti degli Stati Uniti (328,2 milioni), si sottoponessero alla vaccinazione, si potrebbero verosimilmente contare 9.156.780 di americani con lesioni da vaccino.

RACCOMANDAZIONE

Per evitare di diventare una statistica triste, esorto i lettori ad approfondire l’argomento con molta attenzione prima di optare per questa terapia genica sperimentale. Inoltre ricordo loro che la letalità di COVID-19 è in realtà sorprendentemente bassa: inferiore all’influenza per chi ha meno di 60 anni. 32

Per coloro che sono di età inferiore a quarant’anni, il rischio di morire per COVID-19 è solo dello 0,01%, il che significa una probabilità di sopravvivenza del 99,99%. Percentuale che potrebbe arrivare al 99,999% se si è metabolicamente flessibili, sensibili all’insulina e pieni di vitamina D.

Quindi, davvero, da cosa protegge un vaccino COVID-19? Questi vaccini a mRNA non sono nemmeno progettati per prevenire l’infezione, riducono solo la gravità dei sintomi. Nel frattempo, una volta esposti al virus potrebbero potenzialmente diventare essi stessi causa della malattia e/o  causare persistenti, gravi effetti collaterali come quelli sopra elencati.