INTERVENTO INTERFUOCHI VENETO DEL 6 DICEMBRE 2020, SULLA UNIONE DELLE FORZE ALTERNATIVE AL SISTEMA PER FAR TORNARE LO STATO DI DIRITTO

Intervento alla Plenaria R2020 Interfuochi Veneto del 6 dicembre 2020, sede di Marcon (Ve). 

Il Giappone dei samurai era suddiviso in tanti piccoli staterelli rivali l’uno con l’altro e viveva in uno stato di perenne guerra. Ma se all’orizzonte si profilava un nemico esterno si univano fra di loro “come le dita di una mano”.

E’ questo che dobbiamo fare:  unire, come le dita di una mano, le forze alternative al Sistema  per riconquistare lo Stato di Diritto che ci è stato sottratto dal nemico esterno ma che si è radicato anche nelle nostre  Istituzioni.

Facciamoci delle domande:

Chi è il nostro nemico? La casta sovra e infra-nazionale che non fa gli interessi del popolo ma della finanza speculativa i cui giochi sono da tempo impostati e va avanti con la sua agenda, qualsiasi evidenza possiamo portare. Un nemico che permea tutto, probabilmente anche la tanto elogiata Svezia che non ha applicato i lockdown solo perché  era già stata “ammmorbidita” sul piano della digitalizzazione e già asservita al Sistema.

Da chi possono essere composte le forze alternative al Sistema? Dagli sfiduciati della lega, Fratelli d’Italia, 5 stelle, da chi non ha mai votato, dai delusi della nuova sinistra fucsia, dai sovranisti di destra e di sinistra….

Cosa stiamo attualmente facendo per difenderci? Si stanno emanando dei decreti, delle leggi in sfregio ai diritti dell’Uomo e agli articoli Costituzionali e noi per difenderci ci appelliamo, con molto impegno e competenza, a quei diritti a quelle leggi rivolgendoci ad una magistratura ormai  però quasi completamente “ingessata”.
A fine novembre  si è consumato l’ennesimo tradimento ai danni del popolo italiano da parte della peggior classe politica che la nostra storia repubblicana ricordi. Il ministro dell’Economia Gualtieri  ha dato l’assenso alla riforma del MES, Meccanismo di Stabilità Europeo, che danneggia gli interessi strategici del nostro paese. Il capo politico dei 5 Stelle, Vito Crimi, ha dato il suo benestare. Si arriverà alla discussione in aula e al voto il 9 dicembre. Chi ci difenderà dalla casta infra-nazionale che permea tutto?

Cosa impedisce affinché i delusi della politica si uniscano per riconquistare lo Stato di Diritto? Ci sono vari fattori:

  • c’è una grande parte di persone che segue i mezzi di informazione mainstream e in tal modo questi effettuano un controllo tecnologico che renderebbe addirittura superflua, per la remissività degli italiani, l’emanazione di leggi liberticide come quella del 18 nov. in Germania;
  • l’obiezione, quella più insidiosa, che “non saremmo pronti” perché ancora siamo in uno stato evolutivo incompleto per cui si pensa che non si possa fare niente. Allora si parla di “rivoluzione interiore” per poter cambiare il mondo. Ma, mentre possiamo influenzare le persone dal punto di vista politico-economico, culturale, per il piano interiore possiamo intervenire solo su  noi stessi e su coloro che hanno in “nuce” questa apertura. Sono importanti queste riflessioni per non perdere il senso della realtà e per saper accettare la diversità. Inoltre si corre il rischio di spostare  il focus da chi causa le ingiustizie a chi le subisce come se ci mancasse l’intelletto e non fossimo in grado di fare una azione politica corretta. Come fa Greta quando sposta la causa del riscaldamento sulla generazione precedente o Conte che fa ricadere la seconda ondata sui “runner”o  sui giovani della “movida”.
    Per trovare conferma di quanto detto ci si può riferire all’articolo 3 della Costituzione “… È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana…”
    La premessa democratica non è lo sviluppo della persona (potremmo incorrere nello Stato Etico attuato dalle dittature), la premessa democratica è il fatto che la repubblica deve rimuovere gli ostacoli che limitano la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana. Sembra che si faccia un capovolgimento dei dettami della Costituzione, articolo 3, mentre i Padri costituenti hanno pesato le parole. La Costituzione parla di politica, è la politica stessa che migliora l’individuo. Se la gente vedesse un partito serio, che fa gli interessi del popolo, che va in Parlamento, che lo Stato di Diritto incomincia a tornare, la gente migliorerebbe molto! E’lo sforzo iniziale che bisogna fare! Occorre fare tutti un passo indietro ideologicamente e non trovarsi sui valori su cui si decide di fare una sintesi, occorre trovare il minimo comun denominatore che deve essere lo stesso della maggior parte della gente;
  • il cadere nella falsa percezione, perché lo vediamo vicino a noi, che “in tanti si stanno svegliando” a ciò che sta realmente accadendo. Mentre la stragrande maggioranza delle persone, fosse anche un 60 per cento, sta “dormendo” e non ha alcuna intenzione di svegliarsi. L’unico modo per farcela è sfruttare il momento e il potenziale elettorato che è molto grosso. Sono quelle forze alternative al sistema di cui abbiamo parlato prima (sfiduciati della lega, Fratelli d’Italia, 5 stelle, da chi non ha mai votato, dai delusi della nuova “sinistra fucsia”, dai sovranisti di destra e di sinistra….);
  • non avere ancora la capacità di capire che “non abbiamo più tempo” perché dal prossimo anno arriva la vaccinazione di massa, il crollo dell’economia, le elite che inizieranno ad azzerare i debiti in cambio dei redditi di cittadinanza, l’economia sarà messa nelle mani delle multinazionali, delle corporazioni… Non abbiamo più tempo di contrattare, di sperare che la società civile migliori. Dobbiamo prendere atto che finora si è sbagliato strategia dividendoci e non facendo crescere Statisti con i più alti valori che sono quelli dei Diritti Umani e della Costituzione.
    Attenzione che la Lega, dopo non aver fatto opposizione, con l’occupazione del Parlamento del 3 dicembre sera, sta facendo quello che le forze alternative al sistema avrebbero dovuto fare da tempo: convogliare tutti gli scontenti…;
  • manca la volontà politica. Alla mia domanda, dentro a R2020,  “perché non se ne parla di questi argomenti” mi è stato risposto che “se ne parla  ma non c’è modo di realizzare queste visioni, perché siamo ancora lontani. Benché ci si provi ogni tentativo viene boicottato o internamente o dall’esterno”. Personalmente ritengo che se anche tutti dicono che non si può fare…penso che sia solo un’idea, la VOLONTÀ POLITICA risolverebbe tutto…Questo argomento riguarda soprattutto i fondatori di partitini, movimenti, comitati, confederazioni, ecc… dove “troppi galli prendono le redini di progetti politici minoritari che puntano tutti ad essere l’aggregatore”, mentre dovrebbe vigere la volontà di “fare assieme”.

Qual è il ruolo che dovrebbe svolgere R2020?  Dovremmo approfittare di questo tempo per invitare, in ogni occasione, tutte le forze contrarie al sistema: partitini, movimenti. comitati,associazioni, gruppi, ecc.  la Società civile tutta, affinché’  il Comitato R2020 possa coordinare le varie istanze in previsione della creazione di in Partito  Unitario di Liberazione Nazionale, in modo che R2020 stesso possa diventare “quel tavolo di discussione permanente per unire chi ha visioni diverse verso una meta comune”, come scritto nei  documenti fondativi del Comitato (nel capitolo Trasparenza).Non si tratterebbe di delegare ma avere degli onesti rappresentanti che portino avanti le istanze e le necessità scaturite dalle comunità’ che hanno preso in mano il loro destino fondando le loro azioni sui talenti e acquisendo forti conoscenze in tutti i campi. In questo vedo il compito del Comitato di R2020, come precisato nel video  allegato allo Statuto: “R2020 promuove una Rete di Reti per la difesa dei diritti Costituzionali e dell’Uomo e per favorire relazioni maggiormente democratiche e trasparenti fra la politica e la cittadinanza”…politica dal greco politik ,arte di governare, da cui deriva polítēs cittadino… per una democrazia partecipativa.

Adesso passiamo alla lettura e analisi di parti del documento:
PROPOSTA POLITICA PER LA COSTRUZIONE DI UN PARTITO UNITARIO DI LIBERAZIONE NAZIONALE di Massimo Franceschini (viene allegato il documento completo, ultimo aggiornamento il 15 gennaio 2021).

E’ una proposta per la costruzione di un soggetto unitario di liberazione nazionale teso a restaurare un moderno Stato di Diritto,

una “”Chiamata alle armi” ai soggetti suindicati ed alla società civile tutta, per la costituzione di un partito popolare unitario teso a rinnovare la politica, la democrazia, la formazione della rappresentanza, il rapporto Stato-cittadino, lo stesso Stato di diritto, partendo dall’immediata petizione alle più alte cariche dello Stato di indire quanto prima nuove elezioni politiche, motivata dalla grave crisi socio-politico-economica, nazionale e globale.”

I soggetti che aderiranno al progetto dovrebbero modificare il logo, lasciando un po’ a margine la denominazione attuale, per inserire la dicitura di Stato di Diritto (possibile alternativa: Stato di Diritto e del Cittadino), nome unificante del Partito che  non significherebbe azzeramento della peculiarità e della memoria del soggetto storico.

 

I valori sono quelli della Costituzione del 1948 e dei Diritti Umani ai quali la Costituzione dà voce.

 

Lo scopo è quello di rinnovare la politica, la democrazia, il diritto e lo stesso Stato, affinchè la Società civile, attraverso una democrazia partecipativa (anche a livello locale) riprenda in mano la sua sovranità

 

Lo “Stato di diritto” darà rappresentanza , legittimità e forza alle azioni di gruppi, collettivi o altro per portare avanti le loro iniziative. Gli strumenti che si darà saranno: un forum un giornale e/o un canale televisivo per parlare in modo adeguato sempre portando a conoscenza a tutti i fatti, dopo averli verificati attentamente .

 

Questo documento è un work in progress, seguirà una versione dello stesso aggiornata con le linee guida della politica del Partito, anche suddivise per ogni Ministero.

 

Conclusioni:

La corretta informazione al popolo  dovrebbe andare di pari passo con il fondare un Partito di Liberazione Nazionale che rendesse giustizia al popolo stesso. Un Partito che diventasse quella forza dirompente che darebbe legittimità alle sue rivendicazioni.

C’è un sentimento importante che può far rinascere un popolo e unirlo attorno ad un Partito per il suo riscatto ed è la Speranza. La speranza è il fattore curativo per eccellenza, che permette di fare sforzi enormi, che fa guarire, credere che sia possibile un futuro migliore Questo deve fare il nuovo Partito: dare speranza al suo Popolo. Bisogna dare speranza alla politica perché alla politica non manca niente per svolgere la sua funzione perché si basa sulla Costituzione e Diritti Umani. Invece quello che ci stanno trasmettendo è tutto meno che speranza: passaporti vaccinali, protocolli, limitazioni a chi non farà determinate cose  … è la quarta rivoluzione industriale, è  il grande reset di Davos.

Concordo con Massimo Franceschini  nel non voler utilizzare la parola Partito ma “Stato di Diritto” perché l’ etimologia partito è: s. m. der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte», dato che il “fuoco” che muove questo progetto non è DIVIDERE ma UNIRE.

Questo intervento è stato ispirato dai video e dagli scritti di Massimo Franceschini dando loro una interpretazione personale.

PROPOSTA POLITICA PER LA COSTRUZIONE DI UN PARTITO UNITARIO DI LIBERAZIONE NAZIONALE

Daniela Semenzato, Fuoco Venezia Mestre

4 dicembre 2020

Viva la Libertà!!!