Vademecum R2020 per le sanzioni amministrative

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La Commissione legale di R2020 ritiene che i vari D.P.C.M. emanati nel tempo dal Presidente del Consiglio dei Ministri siano caratterizzati da diversi profili d’illegittimità per evidente contrasto con i diritti inviolabili dell’uomo, così come riconosciuti e garantiti dalla nostra Costituzione e dalle leggi internazionali a tutela dei diritti umani.

Tali rilievi dovranno essere sollevati in ogni sede giudiziaria (civile, penale e amministrativa), con ogni mezzo legale a disposizione.
Naturalmente la scelta se rispettare o meno i precetti contenuti nei vari D.P.C.M. è lasciata al libero arbitrio di ognuno, che potrà uniformarsi alle stesse, ove il proprio intento sia quello di non incorrere in contestazioni, ove, invece, vorrà farne uno strumento di lotta per il ripristino della legalità, dovrà per forza partire da una contestazione di una violazione, per avviare la trafila giudiziaria nella quale chiederà di accertare l’illegittimità delle norme poste alla base della contestazione.

Vi è già qualche precedente favorevole in quest’ultima direzione, come la sentenza (n. 516/2020) del Giudice di Pace di Frosinone, e come l’ordinanza del Tribunale civile di Roma del 16.12.20, resa nel giudizio civile n. 45986/2020.