Presentazione del fuoco di Napoli “Fuoco sacro” – resoconto delle attività da gennaio a giugno 2021

Natura e fondamenti di “Fuoco sacro”
Il fuoco di Napoli “Fuoco sacro” nasce nel gennaio 2021 con l’obiettivo di radunare persone che, insofferenti e critiche rispetto all’attuale situazione socio-politica, possano incontrarsi e condividere idee, iniziative e vissuti per meglio affrontare quest’emergenza che, oltre e più che un’emergenza sanitaria, è innanzi tutto un’emergenza costituzionale e democratica.
Il nome “Fuoco sacro” si riferisce alla natura spirituale delle persone che si impegnano nel sociale, e quindi del fuoco che nasce dal loro incontro, perchè senza un serio lavoro su di sè e senza coltivare i diversi livelli del proprio essere (fisico, mentale, energetico, spirituale), il lavoro sociale dell’attivismo rischia di diventare uno sterile esercizio contrifugo, che finirà probabilmente per rivelarsi, come tante esperienze passate dimostrano, un lavoro meramente propedeutico a un’azione politica fondata sul desiderio di potere e sull’ego.
Da subito, la gran parte dei membri più attivi del fuoco ha sottolineato l’importanza della natura civile (politica in senso lato) e non partitica (politica in senso stretto) del proprio impegno. Di conseguenza, un caposaldo del fuoco è sempre stato che, nel caso un domani i membri fondatori di R2020 dovessero rivelare ambizioni politiche in senso stretto, sarà altamente dubbio il sostegno che il fuoco potrà dar loro in quel senso.

Adesioni e partecipazione

Le adesioni, durante il primo mese di vita del fuoco, sono state abbastanza intense. Il sito con la sua mappa si è rivelato in questo senso un utile strumento aggregativo. In seguito le richieste di adesione sono diventate meno frequenti e sono derivate anche da incontri personali con partecipanti a manifestazioni e iniziative che non necessariamente conoscevano R2020 da prima.
Ad oggi il fuoco conta una trentina di persone, delle quali soltanto una metà partecipa più attivamente. La partecipazione attiva e assidua alle assemblee del fuoco e alle sue iniziative resta la nota più dolente di questo percorso.
Le riunioni si sono svolte per lo più online, non tanto a causa del coprifuoco e del lockdown che la maggior parte dei partecipanti riteneva impedimenti superabili, quanto a causa della difficoltà di incastrare le disponibilità di tempo di tutti. Soltanto un paio di volte le riunioni si sono svolte “in presenza” e in quelle occasioni la qualità del contatto, della comunicazione e della progettualità è stata sicuramente molto più alta.

Divisione in aree di lavoro e attività realizzate
Alla terza riunione, si è deciso di dividere il lavoro del fuoco in aree di pertinenza, per ovviare al problema della partecipazione massiccia ad ogni incontro e per ottimizzare le competenze e valorizzare le inclinazioni dei singoli.
Le aree di competenza, ricalcando un po’ anche l’esempio delle commissioni della Rete nazionale, sono state così individuate:
Area artistica.
Area comunicazione.
Area legale.
Area educazione.
Area salute.
Con uno sguardo retrospettivo, alla luce di quanto il fuoco ha proposto e realizzato finora, le aree più attive sono state quella artistica e quella legale.
Dal punto di vista artistico, la presenza nel fuoco di alcuni artisti ha reso possibile la partecipazione del fuoco a divere performance, manifestazioni e flash mob in rete con altre realtà (manifestazione “L’arte è vita” in rete con Marcia della Liberazione, flash mob “Zombie TV” in rete con Nobufale.it e Matteo Gracis, manifestazione “Per una sana e robusta costituzione” in rete con Liberi cittadini di tutta Italia, manifestazione “Libertà senza se e senza pass” in rete con il Fronte del Dissenso).
Dal punto di vista legale, la presenza nel fuoco di 4 avvocati ha reso possibile la connessione con un pool legale campano indipendente che ha predisposto un’azione contro i tamponi in Campania, in connessione con l’azione promossa a Roma dall’Avv. Sandri. Grazie al supporto comunicativo e promozionale del fuoco, in una settimana si sono raccolti 115 aderenti alla futura causa campana. Al momento, però, si è ancora in attesa dell’esito del giudizio del Tribunale di Roma, che è stato rinviato a settembre, in seguito al quale Sandri e il pool campano daranno vita alla propria azione presso il tribunale di Napoli.
Dal punto di vista delle altre aree di competenza, c’è molto da lavorare.
Sulla comunicazione il fuoco è molto debole.
L’area salute è pure quasi inesistente, se non per la connessione intrattenuta dal fuoco con alcuni medici e gruppi di medici che promuovono la terapia domiciliare covid.
Le iniziative più legate all’aspetto spirituale sono anch’esse un po’ povere, ed è questo un aspetto su cui probabilmente il fuoco si focalizzerà nel prossimo futuro.
L’azione dell’area educativa, infine, si concretizza più che altro nella vita quotidiana di alcune mamme, che si confrontano giorno per giorno non senza difficoltà con il contesto scolastico a cui pure non vorrebbero rinunciare, pur dedicando attenzione a progetti di educazione parentale o laboratori extrascolastici dove sia possibile praticare un’eduzione alternativa a quella canonica per i propri figli.

L’importanza della rete
Una delle conseguenze più positive, anche se meno percettibili, dell’esistenza del fuoco è stata quella di mettere in rete i membri del fuoco tra di loro e anche con tutte le persone e i gruppi che, sul territorio, possono costituire un riferimento per la tutela dei propri diritti umani e costituzionali, nonchè del proprio lavoro e dei propri interessi.
In base al solo fatto di conoscere qualche medico o qualche psicologo o qualche avvocato o qualche agricoltore o una realtà di educazione parentale, è stato possibile ottenere supporto, consulenza e opportunità di vita che in alcuni casi si sono rivelati fondamentali.
Fare rete è stato utile fino ad oggi e sarà probabilmente tanto più fondamentale, d’ora in poi, per creare una rete di mutuo soccorso che sarà di vitale importanza in un contesto che sarà probabilmente sempre più discriminante per alcuni.

Eventi recenti e progetti per il futuro
Tre eventi hanno segnato la più recente storia del fuoco e ne condizioneranno fortemente la progettualità per il futuro.
Uno di questi eventi è stata l’ultima riunione in presenza del fuoco, durante la quale è emersa la stanchezza di molti rispetto all’atteggiamento di protesta e di conflitto rispetto a un sistema di cose che risulta spesso schiacciante. I post che continuamente ci aggiornano sul degrado politico-sociale e che sembrano costituire l’ossatura della partecipazione (via chat) all’attivismo, il continuo tenersi aggiornati sulle novità dell’informazione e della controinformazione (che risultano spesso essere entrambe terroristiche e terrorizzanti), hanno generato in molti uno stress non più sostenibile. Protestare significa pur sempre concentrarsi sul negativo. Abbiamo bisogno invece di focalizzarci sul positivo e sul bello della vita.
Un altro evento è stato l’adesione formale del fuoco al Fronte del Dissenso nazionale e la partecipazione sostanziale di alcuni membri del fuoco al nascente Fronte del Dissenso Campano, in rete con Libera Scelta Campania, Comitato Covid-19 basta paura e altre realtà.
Questi due eventi, apparentemente in contraddizione, genereranno per il futuro probabilmente una necessità duplice: lavorare da un lato sul fronte dell’attivismo civile attraverso la partecipazione al lavoro del Fronte del Dissenso Campania, e dall’altro alla programmazione di un calendario di eventi (artistici, naturalistici, olistici…) che possa nutrire e “ricaricare” di positività il corpo e l’anima dei partecipanti al fuoco e di altre persone affini.
In questo senso, sarà ancora una volta fondamentale il lavoro degli artisti e degli operatori olistici del fuoco, che giocheranno un rolo importante sia nella collaborazione all’attivismo per canalizzare in direzione creativa e vitale la rabbia e l’aggressività che contraddistinguono spesso le manifestazioni di protesta, sia nella programmazione di eventi che saranno solo apparentemente più “disimpegnati” ma anzi assolutamente necessari al benessere e ancor prima, alla sopravvivenza, di tutte le persone, adulti e bambini, che hanno ancora voglia di preservare la propria libertà e la propria umanità.
Il terzo evento è stata l’assemblea dei fuochi campani che si è tenuta a Calvanico (AV) il 20 giugno. Si è trattato di un evento importante sia perchè dai membri dello staff di R2020 abbiamo ricevuto la sollecitazione a tradurre più concretamente in una o più progettualità definite il lavoro di connessione e conoscenza fin qui svolto dal fuoco, sia perchè l’incontro con i referenti degli altri fuochi ha costituito di per sè un prezioso momento di scambio, confronto e condivisione. In particolare, siamo stati molto positivamente colpiti dall’iniziativa “Polo energetico Campano” sostenuta dal fuoco di Vietri sul Mare/Salerno, che ci pare si ponga molto in linea con le esigenze e le aspirazioni che abbiamo appena raccontato.

Napoli, 27/6/2021