Querela contro Aifa, Barillari e Cunial “Chiediamo alla magistratura un atto decisivo per la protezione della popolazione italiana. Richiesto il sequestro penale e preventivo di tutti i “vaccini” covid-19.”

Questa mattina l’Onorevole Davide Barillari del Consiglio Regionale del Lazio ha presentato denuncia presso la Procura di Roma contro Aifa.  La querela è stata firmata anche dall’Onorevole Sara Cunial, Deputata del Gruppo Misto.

“La disastrosa campagna vaccinale che ha riguardato indiscriminatamente tutta la popolazione italiana oggi mostra il suo inequivocabile volto di inefficacia e pericolosità.

Con i dati recenti si confermano tutte le perplessità e i dubbi di chi, come noi, dall’inizio di questa emergenza democratica, ha chiesto a gran voce sicurezza e buon senso.” – dichiara Barillari.

Con una richiesta di Accesso agli atti ad Aifa, l’Onorevole Barillari ha richiesto chiarimenti sulle numerose ed evidenti contraddizioni rispetto all’immissione in commercio di questo farmaco, agli studi sugli effetti a medio e lungo termine, alla procedura di farmacovigilanza e registrazione delle reazioni avverse e all’idoneità formale dei centri di vaccinazione.

“Le risposte fornite sono evasive, contraddittorie ed insufficienti – continua l’Onorevole Barillari – ricordiamo che l’AIFA ha il potere di sospendere, revocare o modificare l’autorizzazione all’immissione in commercio di un farmaco per ragioni di farmacovigilanza. Mancano gli studi, il rapporto benefici/rischi pesa in molte fasce d’età soprattutto sul rischio. Dove sono i rapporti Aifa sulle reazioni avverse richiesti?”

Si profilano mancanze molto gravi da parte dell’Agenzia del Farmaco, non esclusi il sequestro penale e preventivo, ove ne ricorressero i presupposti di legge. 

“La responsabilità di un trattamento sperimentale imposto direttamente ed indirettamente alla popolazione tutta deve trovare giustizia. Si chiede all’Autorità giudiziaria di verificare l’attuale legittimità e validità della procedura centralizzata di autorizzazione all’immissionein commercio e, conseguentemente, la legittimità della commercializzazione dei vaccini in Italia – conclude Barillari – e di valutare se le risposte fornite siano veritiere soprattutto in termini di completezza ed esaustività rispetto ad ogni singolo tema d’indagine che è stato sottoposto da me nell’ambito delle mie prerogative istituzionali. Non mi sottraggo alla mia responsabilità di rappresentante eletto, sono qui per dare voce a tutti coloro che hanno visto la propria vita sconvolta, in modi diversi, da questa emergenza.”

L’onorevole Sara Cunial aggiunge: “È finito il tempo di credere in una medicina pagata dalle case farmaceutiche e guidata da fini di lucro e potere, capace di portare con la paura, il ricatto e l’ignoranza, milioni di persone a sperimentare sul proprio corpo terapie dagli effetti tragici e sconosciuti. È finito il tempo di credere nella vostra scienza, in perenne conflitto di interesse, prona alle lobby e al denaro che, abiurando alla sua stessa missione, ben si guarda di lavorare per la salute pubblica e il bene comune. La ricerca deve tornare libera e indipendente, dando spazio a quei ricercatori che in scienza e coscienza, anche in questi tempi difficili, hanno portato avanti con dignità, coraggio e professionalità il loro lavoro.”

Si chiede quindi ora alla Magistratura un atto decisivo al fine di proteggere la popolazione italiana dalla scellerata e collusa azione politica del Governo.

Roma, 16 giugno 2022