Riportiamo il comunicato dell’organizzazione “Per il clima fuori dal fossile” promotrice di un’istanza contro Eni al Punto di Contatto Nazionale dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse).
Webinar Il #greENIwashing DI ENI È L’ULTIMA GOCCIA. Denuncia all’OCSE contro ENI.
Abbiamo presentato al Punto di Contatto Nazionale dell’Ocse – Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico – un’istanza contro Eni lamentando la inadeguatezza del suo piano industriale rispetto all’emergenza climatica. Tra le criticità rilevate dalle ong nel piano industriale di Eni c’è il fatto che il piano non prevederebbe un taglio sufficiente delle emissioni previste per i prossimi anni e che mancherebbe una valutazione complessiva dell’impatto climatico delle attività d’impresa. Oltre a queste due criticità, le organizzazioni ambientaliste sottolineano un’assenza generale di informazioni “trasparenti e adeguate” e una mancata elaborazione di un piano di prevenzione e mitigazione dei rischi, come invece è previsto dalle Linee Guida dell’Ocse per le imprese multinazionali.
“Parliamo di greENIwashing perché il greenwashing sembra diventato per Eni un marchio di fabbrica. Per quanto si sforzi di raccontarsi come attenta all’ambiente, inclusa la recente l’operazione Plenitude che ha imperversato anche sul palco di Sanremo, Eni resta saldamente il primo emettitore italiano di gas serra ed è circa al 30esimo posto a livello globale. A ciò va aggiunto che lo Stato italiano possiede oltre il 30% delle azioni di Eni. E i profitti di ENI nell’ultimo quadrimestre del 2021 sono saliti del 3780 % (di 38 volte) rispetto allo stesso quadrimestre dell’anno prima, a scapito degli aumenti in bolletta che paghiamo noi cittadini.
Le organizzazioni promotrici dell’iniziativa sono: Rete Legalità per il clima, A Sud, Forum Ambientalista, Generazioni Future – Cooperativa di mutuo soccorso, Fridays for Future, Extinction Rebellion Milano, Per il clima fuori dal fossile, Emergenzaclimatica.it, Europa Verde, Greens/ALEa al Parlamento Europeo, Diritto Diretto.
I relatori che interverranno sono:
- Michele Carducci, Professore ordinario di Diritto costituzionale comparato e climatico nell’Università del Salento, dove coordina il CEDEUAM,
- Marco Grasso, Professore Ordinario del Dipartimento Di Sociologia E Ricerca Sociale Univeristà Bicocca, Milano
- Federico M. Butera, Professore emerito di Fisica Tecnica Ambientale presso il Politecnico di Milano
Modera l’Avv. Veronica Dini, avvocato ambientale del Foro di Milano, Rete legalità per il Clima
Inoltre ci saranno interventi delle organizzazioni promotrici:
- Marica di Pierri, Associazione A Sud,
- Forum Ambientalista,
- Michela Spina, Fridays for Future,
- Titus Dart, Extinction Rebellion Milano,
- Renato di Nicola, Campagna Per il clima fuori dal fossile,
- Anna Coletta,Emergenzaclimatica.it, think tank riconosciuto nel Registro Transparenza della Commissione Europea e studente prima scuola italiana certificata Climate Change School dalle Nazioni Unite
- Eleonora Evi e Angelo Bonelli, Europa Verde, Greens/ALEa al Parlamento Europeo.