La dichiarazione di voto di Sara Cunial in occasione del voto sulle Modifiche agli articoli 9 e 41 della Costituzione in materia di tutela dell’ambiente (C. 3156).
La proposta di legge abbinata e gli emendamenti a mia prima firma erano un tentativo disperato per inserire nel presente testo quattro elementi:
- costruire regole e azioni umane in funzione della natura e della stabilità climatica (e non solo, quindi, degli intessi umani) come inceneritori sdoganati da dl Semplificazioni o i pfas che continuano ad inquinare irreversibilmente interi territori (come il mio);
- ribaltare l’onere della prova sull’utilità e compatibilità ambientale e climatica della attività economiche, imponendo agli operatori privati e alle imprese il dovere proattivo di dimostrazione non solo di non nuocere all’ambiente, ma soprattutto di migliorarlo rispetto alla traiettoria di collasso ecosistemico che si profila con il superamento dei confini planetari della sostenibilità. Parlo di 5G ma anche Tap, Ilva, Tav, Pedemontana Veneta, Agricoltura ed allevamento intensivi etc.;
- riconoscere soggettività giuridica ai servizi ecosistemici, attraverso l’affermazione del diritto umano all’ambiente salubre, alla natura incontaminata, alla stabilità climatica, ennesimo diritto umano alienato e leso da questa legislatura;
- fondare le decisioni su un approccio ecosistemico e olistico di conoscenza della realtà nella sua complessità dei suoi equilibri termodinamici ed ecologici, come nel caso dell’impatto di NBT ed OGM.
OGM che in questo momento vengono coltivati dal criminale recidivo, Giorgio Fidenato in Friuli Venezia Giulia.
Colleghi della Lega che avete elogiato questo testo in tema di tutela della biodiversità, chiamate il vostro collega Fedriga ed esortatelo a distruggere quelle piante di mais!! Vi do anche il Comune: Colloredo di Monte Albano (UD).
I quattro elementi attualmente non risultano esplicitati dal contesto normativo italiano e né chiaramente consolidati dalla giurisprudenza italiana ed europea, né in questo testo.
Occasione persa, dunque, per invertire in modo coraggioso la rotta verso il baratro dovuto al modello neoliberista predatorio dei territori, beni comuni e diritti che voi non mancate di incoraggiare ed alimentare anche qui ed ora.