Diversi gruppi di attivisti, scienziati, medici e avvocati nei diversi paesi d’Europa e nel mondo negli ultimi mesi si sono organizzati per avviare azioni legali contro governi, media, social media e autorità locali. Le tematiche sotto inchiesta e accusa riguardano l’uso inappropriato dei temponi (PCR test) e la loro discutibile veridicità, le misure restrittive di lockdown e loro conseguenze socio-economiche, gli abusi sull’obbligatorietà dell’uso di mascherina e le vaccinazioni covid.
Un tribunale austriaco ha accolto il ricorso presentato dal partito FPÖ (Freiheitliche Partei Österreichs, Partito Austriaco per la Libertà) dopo essere stato escluso da un meeting a Vienna. Il tribunale ha criticato severamente le misure prese dal governo e la mancanza di dati attendibili su cui si basano, in quanto sono determinate esclusivamente dai risultati dei tamponi, che hanno un’inaffidabilità altissima, soprattutto quando vengono usati su persone sane.
Il tribunale di primo grado di Bruxelles ha ordinato allo Stato di adottare una legge per mettere fine al le misure eccezionali prese nel contesto della pandemia entro 30 giorni. Se lo Stato non si conformerà alla sentenza dovrà pagare una multa di 5000 euro al giorno. Così il tribunale ha accolto il ricorso della Ligue des droits humains.
La prima causa contro la vaccinazione obbligatoria negli USA: intervista all’avvocatessa Ana Garner, del New Mexico. Garner rappresenta Isaac Legaretta, funzionario nel Centro di Detenzione della Contea di Doña Ana e veterano dell’esercito, che ha fatto causa alla contea per la sua decisione di licenziare chi rifiuta le vaccinazioni contro il COVID-19.
Il tribunale di Weimar ha dichiarato incostituzionale il lockdown e ha affermato che il governo ha violato la “dignità umana inviolabilmente garantita” sotto le leggi fondamentali. L’ analisi forense dei dati ufficiali ha convinto il tribunale che la situazione epidemica usata per giustificare le leggi sul lockdown non esiste.
Con un’ordinanza d’urgenza, il tribunale di primo grado di Bruxelles considera che la chiusura dei ristoranti decisa il 28 ottobre 2020 è illegale, accogliendo il ricorso di 52 ristoratori e considerandolo ricevibile e fondato.
La class action in Canadaper il risarcimento dei danni provocati dalle misure anticovid è stata accettata (come conseguenza dell’eccellente memoria in appello di Michael Swinwood) dalla Corte Superiore dell’Ontario: il link è al documento ufficiale
Il governo lascia alla Corte Suprema la decisione finale se le comunità possano limitare i diritti fondamentali dopo la fine dello stato di emergenza Questa via, che precedentemente non era contemplata, significherà che l’Alta Corte potrà stabilire la linea dottrinale e tracciare una tabella di marcia giudiziaria su ciò che possono e non possono le autonomie regionali e locali