Ogni giorno navighiamo in rete, guardiamo film e serie in streaming, carichiamo video e foto sui social, giochiamo e facciamo acquisti online. Siamo sicuri che i nostri dati, la nostra identità digitale, la nostra libertà nel cyberspazio sia difesa e protetta?
Sovranità digitale significa tutelare i nostri diritti online
Poche multinazionali stanno gestendo le nostre vite, arricchendosi: 2,38 miliardi di persone sono iscritte a Facebook, 2 miliardi usano WhatSapp, su Google vengono effettuate 5,7 miliardi di ricerche al giorno, 2 miliardi di video caricati ogni anno su YouTube. Amazon solo nei primi 3 mesi del 2020 ha guadagnato 75 miliardi di dollari. Google durante la pandemia è cresciuta del 13%, arrivando ad un profitto di 41 miliardi di dollari.
C’è una corsa all’accesso al “tesoro digitale” delle nostre informazioni, soprattutto di natura relazionale, commerciale e sanitaria, per profilarci con lo scopo di trarne potenziale profitto e venderci un servizio su misura. La reputazione online ed il social ranking avranno un ruolo sempre più importante nel prossimo futuro.
Possiamo evitare un domani fortemente distopico alla Black Mirror?
Possediamo noi i nostri dati o sono già tutti proprietà delle big tech?
Siamo liberi di parlare, comunicare, incontrarci online oppure la nostra privacy è compromessa?
Quale il ruolo delle istituzioni pubbliche in questo dibattito sulla cittadinanza digitale?
Dobbiamo riprendere in mano, tutti insieme, la nostra sovranità digitale: i nostri diritti e i nostri dati.
La Commissione Sovranità Digitale di R2020, sempre aperta a tutti i professionisti che vogliono dare un contributo con idee e progetti, analizza gli impatti e la sostenibilità delle nuove tecnologie di comunicazione, dal punto di vista tecnico ma soprattutto politico e sociologico.
Gli obiettivi che ci siamo posti:
- Avere nelle nostre mani gli strumenti per difenderci da un mondo che ci vuole analizzare, tracciare, etichettare e profilare. Evitando che qualcuno utilizzi le informazioni sensibili e personali che non siamo disposti volontariamente a condividere.
- Informare ed educare i cittadini ad un uso consapevole delle tecnologie di comunicazione, imparando innanzitutto a difenderci boicottando gli strumenti “ufficiali” del mainstream del controllo informatico e della sorveglianza digitale.
- Promuovere tutte le campagne, le iniziative e le azioni per l’estensione dei diritti digitali e la libertà in rete, contro ogni forma di censura e compressione dei nostri diritti online.
- Fornire le competenze necessarie a tutta la rete R2020 per liberarci dell’oppressione della sorveglianza e del controllo, usando strumenti indipendenti e liberi, secondo i principi del software aperto, della decentralizzazione e della piena sovranità digitale.
Se hai competenze informatiche o sei un esperto di comunicazione digitale e diritti online…aiutaci con il tuo contributo volontario!