Punti intervento Plenaria Interfuochi Veneto del 10 gennaio 2021, versione sintetica, sede di Marcon (Ve).
A) Proposta Franceschini. L’idea è derivata dalla condivisione con l’amico Massimo Franceschini
di una proposta contenuta in un suo articolo (vedi allegato) che dovrà essere l’introduzione di un
libricino, che sarà da lui pubblicato, entro il mese di gennaio 2021,aderendo alla quale ho fatto
richiesta a R2020 se sia possibile che tale Comitato possa svolgere il ruolo di “collettore” delle forze
alternative al sistema che mettano da parte il proprio logo per unirsi sotto un logo comune.
B) Mi pareva che ci fossero le condizioni nello Statuto: 2 punti
1) Video allegato allo Statuto: “R2020 promuove una Rete di Reti per la difesa dei diritti
Costituzionali e dell’Uomo e per favorire relazioni maggiormente democratiche e trasparenti
fra la politica e la cittadinanza”….
2) in modo che R2020 stesso possa diventare “quel tavolo di discussione permanente per
unire chi ha visioni diverse verso una meta comune”, come scritto nei documenti fondativi
del Comitato (nel capitolo Trasparenza)
C) Risposta di Davide Barilla del 4 gennaio confermata da Sara Cunial in data 9 gennaio: Non
vogliamo diventare un partito, non vogliamo candidarci alle elezioni , né fare un unico fronte di
Liberazione Nazionale ma stiamo creando una rete di reti (di Fuochi autonomi che si coordinano)
che mette insieme gruppi con le sue identità, con le sue realtà es. con il Comicost, con Fusaro, con
Vox, con M3V… stiamo collaborando con gli altri gruppi su eventi, iniziative o sulle campagne non
su un progetto generico di unire le forze . – Dice che occorre unire le forze sulle singole iniziative, di
vedersi in piazza senza i singoli loghi, le singole bandiere.
D) Deduco che R2020 è un Comitato non apolitico ma che vuole rimanere Fuori della politica, e
vedo che parecchi aderenti hanno in “allergia” la politica.
Ricordo che la Costituzione rappresenta le fondamenta della politica e che parla di Partiti.
E)Domanda: Perché dobbiamo lasciare campo libero a persone che non sono degne di gestire la
politica? D’altro canto penso che le scelte che sono state fatte di gestione di R2020 potranno
essere efficaci nel lungo periodo ma non in questo periodo “apocalittico” in cui avremmo bisogno
di scelte politiche forti e radicali che facciano sortire il loro effetto nel breve periodo.
F) Escursus: stesso risultato lo ottiene Scardovelle e Guzzi quando dicono che la rivoluzione interiore
dovrebbe avvenire prima di quella politica con la famosa frase “non siamo pronti”, mentre è la
politica che migliora l’individuo tramite la consapevolezza, la rivoluzione politica e quella interiore
dovrebbero andare di pari passo. L’ elite economico finanziaria ci sta togliendo sempre più la
possibilità di azione e una consapevolezza senza azione a che servirà per il ritorno dello Stato di
Diritto? Magari ci aiuterà nel percorso spirituale e umano ma non per ripristinare lo Stato di diritto.
G )Lo stesso effetto produce quella “neo spiritualità”, che serpeggia nelle chat, che dice di
mettere da parte le “notizie negative altrimenti si abbassano le energie positive”. Risponderei a
questi che facciano una “cura ricostituente” alle loro energie positive se si devono lasciare
abbattere dalle notizie negative, perchè il sistema è sempre un passo avanti, anche due rispetto a
noi….. Pur insistendo che per tutte le notizie occorre verificare sempre le fonti e continuare ad
esercitare sempre ed ovunque il giudizio critico perché se non allenato finisce per dileguarsi.
H) Risposta di ieri di Sara Cunial alla bozza del mio intervento di oggi e mia contro risposta:
Sara, [09.01.21 14:09]
Ti ringrazio per questo contributo.
L’unita’ esiste nelle azioni con risultati mai visti fin’ora in termini di partecipazione civile.
Confermo quanto detto nelle plenarie e quanto da te riportato da parte di Davide.
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R2020 non e’ nato come partito ma come rete di intenti, iniziative e comitati/associazioni/gruppi e
buone pratiche.
Nel rispetto delle singole prerogative e caratteristiche, il numero dei fuochi e’ aumentato
enormemente anche nell’ultimo mese e questo e’ il segnale tangibile che necessitiamo di un modo
nuovo di stare insieme e di occuparci della cosa pubblica e del bene comune.
Nessun simbolo o cappello e nessun partito.
Un caro saluto.
Daniela Semenzato, [09.01.21 14:49]
Cara Sara anche se non condivido la posizione di R2020 su questo aspetto ne condivido la
posizione in molti altri. Apprezzo moltissimo le tue battaglie per la difesa dei diritti Costituzionali e
Umani e la necessità di diffondere nel territorio le buone pratiche che però (secondo me) non
dovrebbero essere alternative alla costituzione di un unico “soggetto politico”. Preciso che è da
poco che mi interesso della cosa pubblica per cui ammetto che potrei sbagliarmi, ma per ora
resto dell’idea che ho cercato di articolare nel documento inviato:
“Allora mi chiedo: perché dobbiamo lasciare campo libero di gestire la politica intesa come “bene
comune” a persone, come i nostri attuali governanti, che non ne sono degni?…
D’altro canto penso che le scelte che sono state fatte di gestione di R2020 potranno essere efficaci
nel lungo periodo ma non in questo periodo “apocalittico” in cui avremmo bisogno di scelte
politiche forti e radicali che facessero sortire il loro effetto nel breve periodo….
Ci uniamo, con altri gruppi, su eventi, iniziative, campagne i cui effetti arrivano quasi sempre in
ritardo rispetto alle nuove strategie che il sistema mette in atto, come i ricorsi verso i DPCM, resi
carta straccia per la tempestività con cui viene emesso il successivo Decreto.
Possiamo creare tutte le più belle reti di reti del mondo ma se non avremo nelle Istituzioni qualcuno
che le difenda potrebbero essere cancellate con un semplice atto amministrativo perché
considerate eversive e pericolose per la collettività, come stanno cancellando tutti i diritti per
“salvaguardare la nostra salute”.
Anche se aumenteranno il numero dei Fuochi non dobbiamo illuderci che
coinvolgeranno la maggioranza della popolazione perché troppo soggetta alle
mistificazioni del mainstream e poco predisposta a distaccarsi dal “pensiero
dominante…… Cara Sara spero di sbagliarmi. Con affetto daniela
Concludo con l’ultima parte del mio intervento che parla dei simboli e della fiducia che la politica
dovrebbe dare al popolo.
I simboli “ rafforzano i legami di appartenenza tra gli individui, consentendo la sopravvivenza della
comunità secondo le modalità che la caratterizzano”. I partigiani fecero “resistenza” sotto il
simbolo del tricolore con o senza stella a 5 punte. Noi, come “nuova resistenza” dovremmo fare lo
stesso per la riconquista del Diritti Costituzionali e Umani che ci sono stati sottratti e che non ci
restituiranno se non con la nostra “ribellione” per far ritornare lo Stato di Diritto, per attuare quella
“rinascita” che auspichiamo.
Servirebbe la creazione di una consistente “massa critica” per dare fiducia al popolo, che legittimi
le sue azioni. Un popolo che possa ancora sperare che le cose cambieranno. Occorre dare fiducia
al popolo nella politica, di una politica che si costruisce dal basso. Occorre dare fiducia, alla
politica,come bene comune, nonostante le mille disillusioni , e fare accedere alle Istituzioni degli
onesti rappresentanti che si facciano portavoce di una democrazia partecipativa e creativa.
Occorre dare fiducia a una politica che faccia sperare in un mondo migliore per i propri figli, la
propria famiglia, il proprio Paese, per l’Umanità intera.
10 gennaio 2021
Daniela Semenzato, Fuoco R2020 Venezia Mestre
Questo intervento (di cui esiste anche una versione piu’ estesa) fa seguito ai tre precedenti, fatti
sempre negli Interfuochi Veneto nei giorni 21 novembre, 6 dicembre e 20 dicembre 2020.
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Allegato:
PROPOSTA POLITICA PER LA COSTRUZIONE DI UN PARTITO UNITARIO DI LIBERAZIONE
NAZIONALE aggiornata al 15 gennaio 2021
https://www.massimofranceschiniblog.it/2020/11/13/proposta-politica-per-la-costruzione-di-unpartito-unitario-di-liberazione-nazionale/